Stanziale
Sono felice
Perché è ancora agosto.
Delle mie ferie
non pago mai il costo.
io che rimango
fisso in città
posso spassarmela di qua e di là.
Dormo al mattino
fin quando mi piace;
mi guardo allo specchio
e lui mi compiace.
Penso con gioia:
tranquillo io sto qui
mentre per gli altri
non è mai così.
Devono fare
le sudate vacanze
e divertirsi,
magari un istante;
poi fare foto,
conoscere gente
di cui in fondo
non gli importa niente.
Cielo d’agosto:
una stella cadente
accende di gioia
la nostra mente.
Cielo d’agosto,
non parto mai più:
io qui sto bene
e guardo all’insù.
Gioventù
Quand’ero giovane
fui conquistata
dalla speranza
d’una grande ondata:
pace, benessere
in abbondanza,
amore , gioia e fratellanza.
Abbasso i padroni,
viva la gente;
non più barriere
ma solidi ponti,
che ci congiungano
senza più affronti.
Niente più guerre,
abbasso i “caimani”,
mettiamo su un mondo
con le nostre mani.
Dicevano in tanti:
spargiamo fiori,
non più violenze,
non più oppressioni,
che l’uomo diventi
per l’altro uomo
un buon fratello
e chieda perdono
per tutti i delitti
e le cose cattive
che in tanti secoli
hanno fatto soffrire.
Che la natura
ci sia sorella,
che la gallina
non cuocia in padella;
che gli alberi siano
nostri amici
insieme a ginestre,
rose e lombrichi.
Di tutto questo
ben poco rimane,
ma nel mio cuore
e nella mia mente
penso che quello
era un mondo decente.
Uhh, Donatella! Brava, brava. Divertenti e sagge, con il giusto contenuto ‘filosofico’, come si addice alla bella poesia.
D’accordo perfettamente con nemo, anche a me piacciono molto le osservazioni filosofiche nella poesia. Però com’è che esiste una Donatella di un tempo in cui scriveva in rima ed una di adesso che in rima non scrive più? La poesia non deve mai perdere…niente!
Ti rispondo come secoli fa in Brasile mi ha risposto il pediatra di F. : gli raccontavo che la piccola ogni tanto faceva così, ma poi cosà…una cosa lunga. Lui mi ha lasciato parlare fino alla fine, poi ha aperto la bocca e mi ha detto: “Cara Donna Chiara, i bambini sono mutevoli!” Come gli adulti, aggiungo io.