STRESS DA LAVORO: 9 MILIONI DI ITALIANI SOPRATTUTTO DONNE…

 

[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2011/12/Radiohead-Karma-Police.mp3|titles=Radiohead – Karma Police]

 

donne a Milano che vi guardano dai cartelloni:

il conto in banca abbassa lo stress?

E’ certo meglio dello stress senza conto in banca…

ma ho nel cuore un’enorme “pietas” per tutti.

E voi?

 

foto e montaggio di Mario Bardelli

 

 

Stress da lavoro: colpiti 9 milioni di italiani (soprattutto donne)

Stress da lavoro: colpisce 9 milioni di italiani, soprattutto donne. La O.N.Da e un ospedale di Milano supportano le aziende con un team di psicologi.

Lavorare stanca? O lavorare nobilita l’uomo? In base a una ricerca – i cui risultati sono stati diffusi dall’Osservatorio nazionale salute donna (O.N.Da) e dal dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano – sicuramente non nobilita le donne, visto che hanno una incidenza doppia rispetto al sesso forte di soffrire di disagi psichici e disturbi dell’umore proprio collegati all’attività d’ufficio. Insomma: stress da lavoro.

In totale sono comunque 9 milioni gli italiani che dal lavoro ricevono, oltre a una remunerazione più o meno giusta, anche una forte dose di stress.

In base alla ricerca, comunque, il 45% delle donne soffre di ansia, il 41% di forte irritabilità associata a eccessiva tendenza al pianto e il 39% di insonnia. Da non sottovalutare anche le sindromi depressive, che sono in agguato presso il 20% delle lavoratrici.

Le cause? Le forti pressioni lavorative, le barriere che rendono la carriera della donna più difficoltosa e impegnativa, le remunerazioni non in linea con le medesime posizioni ricoperte dai colleghi, la competitività, i rapporti interpersonali e il difficile clima aziendale, cui si sommano le responsabilità legate alla vita personale.

Peggio ancora va alle donne giovani – complici le alterazioni ormonali nelle diverse fasi del mese – e quelle che lavorano a contatto con il pubblico. Ancora poche le azioni di tutela contro i fattori di stress all’interno delle aziende, nonostante il monito del governo a prendersi cura della salute psichica delle proprie dipendenti.

Gli uomini, per contro, tendono invece a essere colpiti dalla depressione.

Naturalmente tutto ciò non è solo un fenomeno italiano, visto che lo stress correlato al lavoro affligge tutta la popolazione europea con una tendenza all’aggravamento: le stime pubblicate sulla rivista European Neuropsychopharmacology attestano infatti che i disturbi psichici dal 2005, hanno registrato una progressione di più del 10% assestandosi nel 2010 su valori oltre il 38%, con una suddivisione tenuto conto del numero di persone e dei gruppi di età, in disturbi d’ansia (69,1 milioni), depressione unipolare (30,3 milioni), insonnia (29,1 milioni) e consumo di alcool (14,6 milioni). Condizioni, tutte, che hanno importanti ripercussioni non solo sullo stato dell’umore ed emotivo, ma anche sul piano professionale con il maggior numero di giorni lavorativi persi, specie per la donna. I costi? La stima è che si avvicini all’1% del Pil.

Per questo motivo, O.N.Da si propone alle aziende sensibili a questo tema mettendo a disposizione, grazie a un accordo con il Fatebenefratelli di Milano, un team di psicologhe in grado di rispondere alle richieste anche personalizzate delle aziende per la gestione dello stress lavoro correlato.

Andrea Barbieri Carones

17 Ottobre 2011

 

 

Karma police, arrest this man
He talks in maths
He buzzes like a fridge
He’s like a detuned radio

Karma police, arrest this girl
Her Hitler hairdo is
Making me feel ill
And we have crashed her party

This is what you get
This is what you get
This is what you get when you mess with us

Karma police
I’ve given all I can
It’s not enough
I’ve given all I can
But we’re still on the payroll

This is what you get
This is what you get
This is what you get when you mess with us

And for a minute there, I lost myself, I lost myself
Phew, for a minute there, I lost myself, I lost myself

For for a minute there, I lost myself, I lost myself
Phew, for a minute there, I lost myself, I lost myself

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Polizia del karma
arresta quest’uomo,
parla in termini matematici,
ronza come un frigo,
è come una radio mal sintonizzata.

Polizia del karma
arresta questa ragazza,
il suo taglio di capelli hitleriano
mi fa sentire male
e le abbiamo rovinato la festa.

Ecco quello che vi succede,
ecco quello che vi succede,
ecco quello che vi succede,
quando ve la prendete con noi.

Polizia del karma
ho dato quanto ho potuto
non è abbastanza,
ho dato tutto quanto ho potuto
ma siamo ancora sulla lista paga.

Ecco quello che vi succede,
ecco quello che vi succede,
ecco quello che vi succede,
quando ve la prendete con noi.

E per un minuto lì, mi sono perso, mi sono perso.
E per un minuto lì, mi sono perso, mi sono perso.

Per un minuto lì, mi sono perso, mi sono perso.
Per un minuto lì, mi sono perso, mi sono perso.

 

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3 risposte a STRESS DA LAVORO: 9 MILIONI DI ITALIANI SOPRATTUTTO DONNE…

  1. nemo scrive:

    Bene il team di psicologhe. Ma si tratta sempre di ‘curare’ e non di ‘prevenire’: molte cause di ‘malattia’ potrebbero essere rimosse solo che la società conservasse un po’ di socialismo.

    • Chiara Salvini scrive:

      Mah! Quale socialismo? In Russia, anche agli inizi della rivoluzione c’erano meno matti? A Cuba, in Cina nei suoi tempi migliori? Io non lo so, ma ne dubito. Se tu con “socialismo” vuoi dire – non cancellare che credo impossibile (ci ha provato il Comunismo) – ma diminuire di molto le ingiustizie sociali, questo porterebbe ad un’enorme cambiamento dell’habitat in cui si sviluppa una malattia mentale. Ma siamo divisi sul fatto che per me non è immaginabile una malattia mentale senza una componente (potenziale finché si vuole) biologica-ereditaria che potrebbe anche essere la semplice “maggiore vulnerabilità allo stress”, come senz’altro è stato il mio caso. Preciso che questa vulnerabilità ha trasformato un carattere che avevo ereditato (il carattere ciclotimico, quanto il tuo umore va a cicli) in malattia. A mio modo di vedere, sostenere che è l’ambiente che ci fa malati, è come sostenere che siamo disincarnati, che non c’è un cervello, che non c’è “un nucleo biologico”, un organismo, detto precisamente che si mette in rapporto all’ambiente e viceversa, ciascuno-diciamo così-con il suo potere contrattuale.

  2. nemo scrive:

    Il riferimento all’ URSS, alla Cina, a Cuba mi pare una ‘forzatura’ …ingiustificata. Guai se fossimo socialisti per quello che abbiamo ‘visto’ … o che i cattolici fossero ‘cristiani’ per quello che la Chiesa ( come struttura ) ha ‘combinato’ …. Non metto in dubbio che la ‘malattia’ possa colpire anche la mente e che ogni individuo abbia un ‘organismo’ ( un fisico ) più o meno capace di difendersi dalla malattia . Ma questo ‘più o meno’ può dipendere da come viviamo e quindi dalla società che ci circonda: e questo è una cosa che può fare la differenza. In molti casi non sarà l’ ambiente che ci fa malati, ma potrebbe essere l’ ambiente che ci ‘cura’ ( e accoglie ‘le differenze’ ) .

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