DARWIN DAY- istituito negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni Ottanta mentre si stava diffondendo nel paese la teoria del “DISEGNO O PROGETTO INTELLIGENTE”

Noi lo festeggiamo con questo articolo, diciamo, di Chiara, in realtà un montaggio sintetico di un testo di Wikipedia molto ben fatto che potete consultare sotto la voce “Creazionismo”.

Charles Robert Darwin nasce il 12 febbraio 1809 a Shewsbury e muore a Londra il 19 apirle 1882. La sua opera più importante, “L’origine della specie”, è pubblicata nel 1859.

Il disegno intelligente (in inglese intelligent design – ID) o progetto intelligente, altrimenti noto come creazionismo evolutivo e creazionismo scientifico, è la corrente di pensiero secondo la quale «alcune caratteristiche dell’universo e delle cose viventi sono spiegabili meglio attraverso una causa intelligente, non attraverso un processo non pilotato come la selezione naturale». Anche se la traduzione diretta del termine inglese “design” sarebbe “progetto” (e quindi “Progetto Intelligente”), la denominazione Disegno Intelligente è da preferirsi poiché questo è il termine con cui la teoria è stata ed è usualmente denotata  negli articoli di stampa  da quando  è diventata nota ed oggetto di discussione anche in Italia. Come saprete il vicedirettore del CNR Roberto De Mattei è seguace e divulgatore di questa dottrina con libri e convegni utilizzando anche fondi pubblici. Confesso che non so se il movimento di rivolta che si è levato nel paese e soprattutto sulla rete sia riuscito a dimetterlo. E’ importante però ricordare che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è un ente pubblico nazionale italiano che ha il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca scientificatecnologica nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico e tecnologico, economico e sociale. Il CNR è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Letizia Moratti è ministra dell’Istruzione dal 2001 al 2006. Nei nuovi programmi della Riforma della Scuola (circolare n. 29 del 5/3/04) per i primi otto anni di scuola, il ministro Letizia Moratti ha cancellato l’evoluzionismo dagli argomenti di Scienze naturali. Se ne fa un cenno indiretto solo nel programma di Storia, ma relegandolo insieme ai miti ed alle leggende della preistoria. Un provvedimento inatteso, che però è frutto di un crescente antidarwinismo, cominciato in Italia più di vent’anni fa. Mi permetto di ricordare con vero piacere che all’epoca del varo della riforma Moratti, la Fondazione Veronesi, dichiaratamente contro la riforma e il diffondersi nelle scuole della dottrina del “progetto intelligente”, pubblica la rivista bimestrale “Darwin”, il cui primo numero esce nel maggio-giugno 2004 edito dalla S.r.l. Editoriale Darwin. La riforma Moratti è del 5 marzo dello stesso anno, come già citato. Questa teoria non ha finito di camminare nel mondo ed è, a mio parere, molto pericolosa almeno nella forma diffusa dai suoi più intelligenti ideatori, perché fa appello ad un sentimento comune a tutti noi poveri mortali: ” il mondo è così straordinario che non riusciamo a pensare che sia un prodotto del caso o più precisamente di mutazioni che avvengono a caso secondo la selezione naturale”. pre-messa all’articolo o “post-messa” (cioè dopo aver letto il commento di N.): è parte di questo testo il contributo di Nemo senza il quale  quello che dico sarebbe monco dando adito, magari, a possibili fraintendimenti.

 

LA DOTTRINA DEL DISEGNO INTELLIGENTE

Questa teoria è presentata come un’alternativa al “materialismo” della teoria di Darwin e al metodo scientifico che pretende di spiegare la vita attraverso processi osservabili come la mutazione e la selezione naturale Il disegno intelligente ebbe origine in risposta ad una sentenza del 1987 della Corte Suprema degli Stati Uniti, riguardo al principio costituzionale della separazione tra stato e chiesa. L’anno successivo venne fondato il Discovery Institute, i cui membri iniziarono a promuovere l’inclusione del disegno intelligente nei corsi delle scuole pubbliche. Il suo primo utilizzo significativo in una pubblicazione avvenne in Of Pandas and People(I panda e noi), un libro di testo per i corsi di biologia nella scuole superiori del 1989. William Dembski, matematico, uno dei principali proponenti del disegno intelligente, ha detto che l’affermazione principale del disegno intelligente è che «esistono sistemi naturali che non possono essere spiegati adeguatamente in termini di forze naturali non governate e che mostrano caratteristiche in qualunque altra circostanza sarebbero attribuite all’intelligenza». I sostenitori del Disegno Intelligente affermano che i sistemi viventi mostrano grande complessità e ne deducono che alcuni aspetti della vita sono stati disegnati, sebbene la prova a favore della natura di una “causa o agente intelligente” possa non essere osservabile direttamente, ma sono scientificamente osservabili in natura i suoi effetti. L’obiettivo dichiarato del disegno intelligente, infatti, è quello di indagare l’esistenza di prove empiriche che implichino che la vita sulla Terra debba essere stata disegnata da uno o più agenti intelligenti. Nel suo libro The Design Inference, Dembski elenca diverse possibili opzioni per l’identità del progettista, come Dio o una “forza vitale aliena“; ma in Bridge Between Science and Theology (Ponte tra scienza e teologia) Dembski afferma esplicitamente che «Il disegno intelligente è parte della rivelazione generale di Dio […] Non solo il disegno intelligente ci libera da questa ideologia [materialismo o teoria dell’evoluzione di Darwin] che soffoca lo spirito umano, ma secondo la mia personale esperienza, ho trovato che apre la strada attraverso la quale la gente possa giungere a Cristo». Tutti i diversi sostenitori di questa dottrina, infatti, nonostante le diverse accentuazioni hanno in comune il fatto di essere cristiani. Questo movimento prese piede negli Stati Uniti soprattutto negli anni Novanta e nei primi del XXI secolo fino a quando nel 2005 un gruppo di genitori di studenti delle superiori contestarono l’obbligo per i professori delle scuole pubbliche del distretto a leggere, all’inizio dei corsi di biologia, una comunicazione nella quale si informavano gli studenti dell’esistenza del Disegno Intelligente come spiegazione alternativa dell’origine della vita, reindirizzando chi fosse eventualmente interessato al libro Of Pandas and People presente nella biblioteca dell’istituto. Si arrivò così al Processo Dover che mise sotto giudizio la legittimità dell’insegnamento la legittimità dell’insegnamento del DI nei corsi di scienze delle scuole pubbliche. Il giudice sentenziò che il Disegno Intelligente non è scienza e concluse che la sua promozione da parte del distretto scolastico (scuole pubbliche) violava la clausola di riconoscimento del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Tutti noi sappiamo quanto sia grande in questo paese la diffusione delle scuole private nonché la varietà e la potenza dei suoi media.   La chiesa cattolica e il Disegno Intelligente. A livello personale autorevoli personalità cattoliche hanno preso posizioni favorevoli o contrarie rispetto alle idee del disegno intelligente, ma la Chiesa cattolica ha in generale evitato di prendere una posizione ufficiale nella disputa sul disegno intelligente. Ne riportiamo due diverse, pur volendo rimarcare, per convinzione personale, che a colpi di citazioni a mosaico non si può fare “cultura”. I. Il tema è caro anche al papa Benedetto XVI che nel 2006 ha discusso il rapporto tra creazione ed evoluzione nella sua annuale Schülerkreis. In realtà Ratzinger aveva già scritto nel 1968 un articolo sull’argomento dal titolo “Schöpfungsglaube und Evolutionstheorie” (traducibile come Credere nella creazione, e la teoria dell’evoluzione). In esso egli discuteva le conseguenze sulla fede della visione evoluzionista del mondo e sosteneva che l’evoluzione, pur presentando una sfida alla fede, non può né confermarla né distruggerla; è necessario tuttavia un approccio pacato da ambo i lati per non sconfinare in una spiegazione della totalità dell’esistenza che renderebbe superflui Dio e la metafisica. La stessa posizione è sostanzialmente ritrovabile nel discorso dell’udienza generale del 9 novembre 2005, in cui il papa commentava un’omelia di san Basilio:

« Trovo che le parole di questo Padre del IV secolo siano di un’attualità sorprendente quando dice: ‘Alcuni, tratti in inganno dall’ateismo che portavano dentro di sé, immaginano un universo privo di guida e di ordine, come in balia del caso e cercano di dimostrare che è scientifico. Il Signore con la Sacra Scrittura risveglia la ragione che dorme e ci dice: all’inizio è la Parola creatrice. All’inizio la Parola creatrice – questa Parola che ha creato tutto, che ha creato questo progetto intelligente che è il cosmo – è anche amore. »

II. Mons. Fiorenzo Facchini, docente di Antropologia e Paleontologia all’Università di Bologna (Osservatore Romano, 16-I-2006) scrive:

« Con il ricorso a interventi esterni suppletivi o correttivi rispetto alle cause naturali viene introdotta negli eventi della natura una causa superiore per spiegare cose che ancora non conosciamo, ma che potremmo conoscere. Ma così non si fa scienza. Ci portiamo su un piano diverso da quello scientifico. Se il modello proposto da Darwin viene ritenuto non sufficiente, se ne cerchi un altro, ma non è corretto dal punto di vista metodologico portarsi fuori dal campo della scienza pretendendo di fare scienza. »

Chiara: pubblico questo articolo senza musica perché vorrei che fosse letto con molta attenzione e, possibilmente, per piacere mio, criticato e migliorato.

Questa è una battaglia fondamentale non solo per la difesa della scienza, che in verità si difende da sola, ma per l’affermazione del pensiero laico che riguarda tutti i cittadini: religiosi o atei o agnostici.

 

E’ per me importante confessare che questo è l’articolo che pubblico con più soddisfazione di tutti gli altri: magari “il mio unico lettore”, cui tengo appassionatamente, potrebbe avere un interesse, qualche distratto interesse sia pure, a conoscere qualcosa che riguarda la mia identità più profonda o, se non la mia identità che non viene al caso, quella di questo blog  che è una guerra giurata contro tutti i pregiudizi che circondano la scienza della mente con incalcolabile danno per chi, come me, sente o ha sentito la sua mente differente da quella di tutti gli altri senza che gli fosse accordato alcun diritto di appartenenza al genere umano.

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8 risposte a DARWIN DAY- istituito negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni Ottanta mentre si stava diffondendo nel paese la teoria del “DISEGNO O PROGETTO INTELLIGENTE”

  1. nemo scrive:

    [ … Cosa dicono questi signori ( i creazionisti ) ? Molto poco. Sostengono di non credere che tutto quello che abbiamo sotto gli occhi possa essere spiegato soltanto con mutazione e selezione, cioè con una serie di eventi casuali; ci deve essere una mente (non sappiamo quale), ci deve essere un progetto, ci deve essere una visione che sottende a tutte le meraviglie osservabili. Come si vede, questa non è una critica scientifica, è semplicemente un’ affermazione gratuita sull’ insufficienza delle spiegazioni scientifiche. Oggi ci troviamo in questa situazione: da una parte, nella scienza, nessuno dubita più della teoria evolutiva, e chiunque faccia il biologo oggi dà per assunta la verità della teoria neodarwiniana; dall’ altra esiste un clima di sospetto, di critica, di insicurezza, che certamente non fa bene a nessuno, su quello che può essere il vero motivo per cui le cose sono diventate come sono diventate. Ripeto, dal punto di vista scientifico non c’è dubbio, c’ è poco da discutere, i sostenitori dell’ Intelligent Design non hanno mai portato un elemento valido per mettere in discussione il neodarwinismo, che non è mai stato in buona salute come oggi, … […]

    ( Edoardo Boncinelli racconta Charles Darwin , da la Biblioteca di Repubblica. )

    • Chiara Salvini scrive:

      ti ringrazio caro Nemo del tuo importante contributo: mancava al mio articolo il punto di vista della scienza che ho omesso senza neanche rendermene conto -e naturalmente sbagliavo – tanto “nella mia mente”, che ovviamente riguarda solo me, lo davo per ovvio e lampante. Inoltre Edoardo Boncinelli è un intellettuale, uno scienziato in senso lato oltre che biologo, che ha pubblicato molto ed è conosciuto da tutti quelli che si occupano di “buona cultura”. Certamente i creazionisti non dicono “niente” di scientifico, se per scientifico riteniamo quel metodo (da Galileo) che permette una verifica “pubblica” (s’intende da altri scienziati) riproducendo le stesse condizione teoriche ed empiriche, ma è un’ideologia che si è diffusa molto celermente in vent’anni ( non so dire quanto conti ancora ), il che mi pare dimostri che ha un grosso potere “persuasivo” molto pericoloso. Certamente questo potere gli viene da teorie pseudo religiose tipo “New Age”, per quel poco che so, e soprattutto dall’ignoranza alla quale, è ovvio, si può rispondere solo raccontando dei fatti che, almeno “informino”. Penso di mettere una premessa all’articolo rimandando a questo tuo contributo che è necessario al testo. grazie, chiara

  2. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Io credo che una cosa sia la scienza, cioè cose scoperte attraverso l’esperienza ,l’osservazione e lo studio; altra cosa è il desiderio che tutto questo casino abbia un senso. Tutte e due le cose a parere mio sono legittime e profondamente umane: basta che una delle due o tutte e due non pretendano di avere per forza ragione e che i due campi siano ben distinti. Il cercare un senso alla realtà penso che sia di tutti gli uomini , magari anche inconsciamente: questa aspirazione fa parte della natura umana, appena il cervello umano ha raggiunto una certa complessità. Credo che lasciare aperte tutte e due queste strade sia laicità del pensiero. Non ho mai capito poi come l’evoluzione possa essere una negazione del “Progetto Intelligente”. Penso che Dio, nel caso ci sia e abbia creato tutto questo” ben di Dio”, abbia infinite forme per raggiungere il suo scopo, quindi perché no l’evoluzione. Fossi in Lui mi farei rappresentare da ben altro personale ( un umile suggerimento! ). Do

    • Chiara Salvini scrive:

      Credo che tu abbia detto delle cose molto profonde sulle quali sono assolutamente d’accordo, e come il tuo solito, anche divertenti almeno nella conclusione. Questa gente (ID) non va assolutamente sottovalutata dicendo che “non dicono niente di scientifico”. Allargando il discorso, c’è una categoria di intellettuali, per quel poco che posso capire dalla mia tana sempre più stretta, che vanno per la maggiore e che, tramite valanghe di libri, rubriche sui giornali e talk show, non hanno un’influenza solo su altri intellettuali, ma allla fine diventano “opinione pubblica”. Faccio l’esempio di quel Steven Pinker di cui ho pubblicato un articolo su suggerimento di Nemo: estremamente brillante, giovanissimo, la faccia del classico ragazzo trendy, i cui libri (una fila enorme) vendono moltissimo perché hanno (lui come tanti altri anche in Italia, si capisce) l’estrema abilità di miscelare “dominadole alla perfezione”,le teorie più nuove e le più profonde come fossero novelli Leonardi. Poi ti capita magari, sui loro libri, di leggere qualcosa di cui tu osi dire che “conosci molto relativamente” previ studi seri negli anni e scopri (parlo sempre di questo Steven Pinkerc) che sono degli emeriti arroganti nonché ignoranti: oggi giorno, per es., questa caro signore, senza aver avuto bisogno neanche di informarsi dagli scienziati specialisti sull’argomento, “perché lui sa”, afferma che l’ereditarietà è un fatto determinante per sapere come siamo fatti, senza bisogno di tirar fuori “questa assoluta scemenza” (le virgolette sono per me) che è l’ambiente. Insomma siamo ai tempi del Lombroso, o comunque agli anni cinquanta o anche prima nella genetica moderna. Vedi, almeno per me, un particolare di questo genere mi inficia tutto il resto che questi signori scrivono e non li potrei mai leggere perché capisco che non sarei mai in grado di giudicare se anche tutto il resto è una bufala per fare soldi. Questo, però, non significa – fosse solo per la teoria della probabilità – che non dicano niente di interessante e valido.
      Questi ID, come ho potuto vedere dal matematico che ho citato di più nell’articolo, e di cui in questo momento non ricordo il nome, fanno esattamente la stessa cosa come operazione intellettuale. Non dobbiamo dimenticarci mai ” la cultura” degli anni in cui queste idee (ID) si sono sviluppate: cultura in generale, ma in particolare politica ed economica – e governativa, sottolineo – cultura che, mi permetto, per quel poco che so, vedi Italia, di giudicare un grave deterioramento dei valori della cultura alta nonché della moralità. La risposta ai tuoi argomenti è parziale, ma il solito letto e la solita cultura da strapazzo mi chiamano, ciao bimbìn , tante volte mi succede di essere proprio contenta che tu sia al mondo: GRAZIE!

  3. nemo scrive:

    [ … ] … non si può nascondere il fatto che se ne discute tanto, soprattutto, direi, per quanto concerne l’ uomo e la sua origine. Le persone più illuminate dicono : . Però ci sono persone che sono interessate al passato e si sentono lese dall’ ipotesi che l’ uomo derivi da un animale, non importa quale, e preferiscono pensare che sia stato creato appositamente e in maniera determinata da Dio . ( Edoardo Boncinelli, Racconta Charles Darwin, la Biblioteca di Repubblica . 2012 ).

  4. nemo scrive:

    [ … ] … non si può nascondere il fatto che se ne discute tanto, soprattutto, direi, per quanto concerne l’ uomo e la sua origine. Le persone più illuminate dicono : . Però ci sono persone che sono interessate al passato e si sentono lese dall’ ipotesi che l’ uomo derivi da un animale, non importa quale, e preferiscono pensare che sia stato creato appositamente e in maniera determinata da Dio . ( Edoardo Boncinelli, Racconta Charles Darwin, la Biblioteca di Repubblica . 2012 ). ( riscritto il commento in quanto, nell’ invio precedente, ne era ‘saltata’ una parte )

    • Chiara Salvini scrive:

      in compenso l’ha scritto due volte in segno di protesta?! Ma succede sempre ai miei. Ieri mi è sparito un “lungo” (!) commento al tuo, e qualche giorno fa, per tre volte si è cancellato l’articolo su Salvatore, nuovo collaboratore “A vieremu”, come dici sempre tu…”A speremu” si dirà? Scherzo naturalmente, ho già avvisato il meraviglioso “ragazzo” che mi ha fatto il blog tecnicamente, ieri sera ha promesso che guarderà. E ha degli occhi così belli! A stargli vicino il mio cuore si illumina di giovinezza, non solo per il look, ma per la sua testa e il suo cuore: ieri sera al telefono (sta a Milano e si chiamo Alberto, come Alberto Magno…) mi ha detto che, secondo lui, c’è un po’ di magia in queste macchine ed è stato d’accordo con me (il primo tecnico nella mia vita!!) che questi animali strani “hanno un’anima che le porta lontano”. Questa notizia sul caro Alberto è dedicata alla DO, da cui aspetto anche notizie sul dialetto ligure. ciao tutti mie belli, ch.

  5. nemo scrive:

    Mi spiace, ne salta sempre una parte … correggi tu Chiara, magari cancellando il commento così ‘sconciato’.

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