30-07-12 ORE 8:15 prima cosa, un carissimo saluto a NEMO, che non vedo da anni, e che mi ha insegnato a scrivere l’ora come fanno i ferroviere come lui: grande nostalgia …dei binari di ferro! Si’, è tipo recanisso ma amabile… OGGI, I GIOVANI, L’ITALIA LA CANTANO COSI’! Al concerto di De Gregori, che chiudeva la festa di REPUBBLICA A BOLOGNA, un’esperienza magnifica di cui vi parlerò, ce n’erano una valanga: tutti bellissimi ed entusiasti. “VIVA L’ITALIA” la cantavano battevano le mani qualcuno in piedi…Lo spettacolo dei giovani era per me più importante di quello sul palco, De Gregori era un po’ gigione, se so cosa vuol dire, ma QUESTA EDIZIONE CON DALLA! SENTITELA DI CORSA!

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE    ACHTUNG   ATTENTION   ATTENTION   OLHO!  ZI GRAVIUF !!!

 

 

Questa mattina, come vedete, mi sono svegliata canterina e fissata con Dalla:

 

alla fine della canzone “Viva l’Italia”, trovate tanti quadratini che, con qualche magica e balletti del ventre e dei piedi, vi faranno ascoltare tante cose belle!

 

Vi raccomando assolutamente  “Santa Lucia” – bellissima canzone di De Gregori –

 

e “Canzone” di Dalla che un tempo, molti anni fa, dedicai (con disco e tutto, niente di platonico) alla do (Donatella D’Imporzano) dicendole chiaramente che l’avrei scopata in un cesso di un bar – benissimo – se solo la smetteva di non parlarmi: ah non posso raccontarvi! Forma retorica conosciutissima per iniziare il racconto, ma questa volta lascio lì perché mi aspetta la bici-igienica…artrosi lancinantissima reumatismo galoppante e soprattutto indurente al marmo…mi hanno promesso una sedia a rotelle…pensate quanto tempo potrei stare al blog per felicità vostra…ma loro, i malvagi ortopedici, rimarranno delusi: mi metto pure le budella al balcone e ci faccio pure i nodi, detto nostrano, e ce la farò! State buoni, altrimenti vi metto “Vincerò!”

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2 risposte a 30-07-12 ORE 8:15 prima cosa, un carissimo saluto a NEMO, che non vedo da anni, e che mi ha insegnato a scrivere l’ora come fanno i ferroviere come lui: grande nostalgia …dei binari di ferro! Si’, è tipo recanisso ma amabile… OGGI, I GIOVANI, L’ITALIA LA CANTANO COSI’! Al concerto di De Gregori, che chiudeva la festa di REPUBBLICA A BOLOGNA, un’esperienza magnifica di cui vi parlerò, ce n’erano una valanga: tutti bellissimi ed entusiasti. “VIVA L’ITALIA” la cantavano battevano le mani qualcuno in piedi…Lo spettacolo dei giovani era per me più importante di quello sul palco, De Gregori era un po’ gigione, se so cosa vuol dire, ma QUESTA EDIZIONE CON DALLA! SENTITELA DI CORSA!

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Non riesco a sentire questa canzone senza commuovermi e provare un profondo affetto per questo povero e ricco Paese che è il nostro. Ci sono alcune cose che mi fanno piangere di commozione e non riesco a frenarmi anche in pubblico. Sicuramente è l’età, ma anche una maggiore consapevolezza della sofferenza e della gioia che è propria di ogni essere umano. Mia mamma e anche noi figli prendevamo un po’ in giro mio papà perché sovente si commuoveva, soprattutto per cose che ci riguardavano. Questa facilità al pianto, che da parecchi anni provo in prima persona, mia mamma la chiamava, con un po’ di sufficienza, ” ciangiurìn”; fortunatamente, quando mi viene da piangere per la commozione, mi viene in mente questo termine e allora tutto si sdrammatizza.

    • Chiara Salvini scrive:

      Ciao, mia bella e cara, sarà l’amore che ho per te, sarà che sei così, sarà magari diverso ancora, ma per è sempre un tale piacere leggerti, riesco a sentire così bene le cose che tu dici di te “dentro me stessa”: credo di essere capace di immedesimarmi nel vetro di un negozio, sai quella bella lastra piatta e trasparente, a volte lucida e a guardarla e a…sentirla in me, divento lei e sono anch’io piattissima spianata su una superficie diciamo a due dimensioni, trasparente, sì, lo sono, anche se “nell’ambito dell’umano”, a volte anch’io un po’ lucida e splendente come quando sono felice a contatto con delle bellezze straordinarie…come quella tua fogliolina di primavera cresciuta in un tronco (che non sono riuscita a pubblicare, non ho saputo salvarla giusta)…be’, dicevo, ho certamente un eccesso di “neuroni specchio”, di relativamente recente scoperta di un italiano, DAVIDE RAGOZZINO E LA SUA EQUIPE DI SCIENZIATI, ormai accettati da tutta la comunità scientifica di neuroscienziati, ne parlerò (troppe cose per una testa e una mano sola -scrivo con due dita e moltissima incertezza, sempre più sbagli con gli anni), neuroni che spiegano come mai l’essere umano si caratterizza per la capacità di commozione ad un fatto che riguarda un altro, questo detto in soldoni…io, certamente ne ho troppi, un bisonte è mio fratello di sangue, l’albero di mimosa in fiore, lo abbraccio di ammirazione e mi rimane addosso tutto quel leggero plumage giallo ecc, ma in te che conosco-credo- non solo per gli oltre cinquant’anni di condivisione di esperienze ed intimità, ma anche perché ho cercato di conoscerti con studio et amore…sei una “figurìna difìcil”!, come si dice in Brasile, cara la mia bella, tutti lo siamo, chi più chi meno, tu per me sei “tra i più”, perché non abbiamo molte affinità né caratteriali né di storia…fai parte della mia tribù di cui mi sono -con varie scelte prevalentemente non coscienti – circondata e tutti siete per me (ed io, forse per voi) “l’altra metà della mela ” del mito di Platone, ossia il mio “altro” o il mio “diverso”, tutti prosecutori di quel filone iniziato, per me, col Petrarca (il mio oggetto di identificazione era popo’ di meno che Dante) che ho subito odiato – mi riferisco al tipo caratteriale- e poi tutti i suoi vari prosecutori…il carissimo Tasso, ma se vuoi anche il santo Agostino che ha inventato la psicologia in occidente (le Memorie, circa V sec. dopo C.), “vedo il bene e seguo il male”…il Leopardi, pur piagnone, ma ne aveva donde, lo situerei a metà…lascio lì, qualcuno mi aiuterà con più strumenti, ma è il discorso che è proprio inutile, a chi può mai interessare questa categorizzazione caratteriale della letteratura italiana ??? Già da piccola e già deformata…io e la psicologia!! Chiudo: risentirti in me, così “rotonda e femminile come sei”…e poi parli da sola! non si ha bisogno di inventare la tua bellezza…la esprimi spontaneamente con un pensiero originale sempre tuo, ma ci credi che comodità?! Insomma grazie, ch.

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