[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2012/07/Horowitz-plays-Liszt-Consolation-No.-3.mp3|titles=Horowitz plays Liszt Consolation No. 3]
nota umilissima di ch. : perché questo titolo? Ma la mente del Bardelli è imperscrutabile! Lasciamolo lavorare e pace! E ciaoooooooooo!
“nuovo studio per il sito” -2012
Vinceremo ! (anche nel dizionario) bai Dooks
Che io sappia i francesi sono gli unici che non chiamano l’ AIDS (‘Acquired Immune Deficiency Syndrome“) AIDS, ma la chiamano SIDA (Syndrome de l’ImmunoDéficience Acquise). E il dilagante computer per loro è il francesissimo “ordinateur”.
Noi preferiamo di gran lunga usare il vocabolo originale. Certo non è chiaro , al meno per chi non sia filologo o semiologo, quali significati ci siano nella parola inglese “gossip” che non ci siano nel nostro “pettegolezzo”. E che differenza ci sia fra una “spending review” e una “revisione di spesa”, o fra uno “spread” e un “differenziale”.
Diverso è il caso di parole straniere che corrispondono a oggetti, pratiche, idee nuove, che in quei paesi si sono sviluppati e hanno trovato all’interno di quelle lingue la loro genesi come vocaboli.
In questi casi una soluzione di comodo è la traslitterazione, credo si dica così, cioè la trascrizione della parola straniera cercando di mantenere ( più o meno) la corrispondenza fonetica con la lingua originale. Così in portoghese “yacht” diventa “iate”, “bureau” diventa “birò”, “chauffer” diventa “chofer” ( si legge sciofer). E naturalmente il Football diventa FUTEBOL, il tentativo di qualche benintenzionato nazionalista anglofobo di chiamarlo “balìpodo” è naufragato in un oceano di omeriche risate. Ve la immaginate la Selezione Brasiliana che diventa campione mondiale di balìpodo!
Qui in Italia,durante il ventennio fascista, forse ricordando gli “exploits” ( volevo dire le gesta) dei futuristi, si è battuta coraggiosamente la via del neologismo.
Così al ritorno da qualche oceanica adunata si poteva fare tappa in una mescita, ovvero quisibeve, e bere una buona bevanda arlecchina , ovvero una coda di gallo( mai in un bar a bere un cocktail). Per i meno virili c’era il cappuccino con bombolone (croissant). All’occasione si poteva usare lo sciacquone (water-closet, ma non esisteva l’italianissimo cesso?). Anche i più maschi potevano avere mal di testa, e allora ecco pronta una cialdina (cachet). Per il proseguo della serata si poteva prendere un torpedone (non un pullman e meno che mai un bas, come degeneratamente si dice oggi) e andare alla propria consociazione di palla corda (il club di tennis) a sfoggiare un bel farsetto (pullover) di casemiro (cashmere, questa è facile). In alternativa, se si è vitaiolo (playboy e viveur, questa si usa tutt’ora) si può portare una brillante (è una soubrette) alla propria giovanottiera ( garçonniére) ovvero al nostro fuggicasa (pied-a-terre).
Se si è tifosi del Milan, il cui nome ufficiale dalla fondazione è Milan Football and Cricket Club, in verità tieni per il Milano Gioco del Calcio e Pallamaglio, ma se tieni per l’Inter è meglio che vada a nasconderti. Inter sta per INTERNAZIONALE (arghh !!!!!!!!!!!!!!), meglio che si chiami AMBROSIANA.
E dove andremo a passare le vacanze? Ma a Cormaggiore (Courmayeur), camerata ! Dove fra l’altro si gode un ottimo tuttochesivede (non è quello che pensate, sostituisce la parola “panorama”, che, peraltro, credevo italiana, anche se un po’ prefabbricata, anzi postfabbricata, dal greco).
E’ divertentissimo come le parole abbiano una vita loro propria e quelle inventate a scopo politico per essere usate al posto di altre, straniere, ma di uso corrente, siano sparite quasi del tutto. Il lessico è una delle poche cose assolutamente e spontaneamente democratiche, e si fa beffe di tutte le possibili imposizioni. Almeno lui! Grazie per le risate.
ma non vorresti aggiungere qualcosa alla lista, di tuo e magari consultando quella perla amabile di tuo fratello, anche se è un famoso scrittore? grazie ciccy bella! Ti amo, ch.