domenica 29 luglio 2012 ore 6:45 vi avevo promesso delle mollezze e dei tenerumi, insomma più precisamente delle cose belle di cui si ha più bisogno che del pane per sopravvivere…almeno è così per me, come sono sicura è per moltissimi: io, se non ci fosse la bellezza, tantissima bellezza da tutte le parti, sarei già morta da quel dì! E voi?

 

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ATTENTI A QUEI TRE! SONO I MIEI FIGLI. La foto presa dal loro sito su Facebook non è venuta nitidissima, ma cosa volete, alle 7 e 25 del mattino: un’altra volta “pazienza!”

 

Nicolo’ a duemila metri cerca – a partire dal culetto – come è fatto il mondo lassù lassù…l’anno scorso l’aveva visto dalla pancia della mamma e, insomma, qualcosa non gli quadra!

 

 


qui vedete la “casetta-attico-con terrazzo ancora più grande della casa”, pieno centro storico, vede e sente le campane della cattedrale di San Siro, perfetto Romanico, situata in un palazzo del Seicento, facciata tutta dipinta…be’ basta! Ah no, vede il mare benissimo! e di chi?, mi direte, ma della vostra Donatella, sciocchini!

 

 

 

 

foto da Internet

 

 

 

 

 

il “nostro” Nicolò ha otto mesi appena suonati, qui eravamo in un rifugio – dove si pappa molto bene- in montagna a duemila metri; con questo caldo di Milano, i tre sono ospiti dei nonni milanesi che hanno affittato un appartamento a Cavalese in Trentino: qui la mamma gli fa i suoi bilubilù, tutti speciali, che a Nico piacciono da morire, come si vede!

 

l’attico ruspante della vostra  DONATELLA D’IMPORZANO  a Sanremo: lei, presa dallo spleen della vita e del tempo, che inesorabilmente batte alla nostra porta, a volte e anche spesso, con minaccia del tipo “memento homo…tu e la pulvis ti convertirai”  – anche lei è una 68, con l’aria di bambina eternamente stupita…quando non prende fuoco! allora, ahimé – lo sa il galante marito Franchino il Navigatore che, quest’anno, per la crisi deve navigare senza barca-  lo so io…lo sa il carissimo fratello, scrittore conclamato…e poi, basta…anche lei, come il …non so come chiamarlo per ragioni di segretezza alla Pulcinella…diciamo, il mio convivente…se la prende brutalmente (la Do, una volta spaccava tutti i piatti della cucina…il convivente spaccava anche le palle che non avete!) con gli intimi, e untuosa e falsa (untuosi e falsi – i miei due) con tutto l’altro mondo intero…e la ragione è vecchissima: si scaricano solo ed esclusivamente con quei poveri cristi che non gli toglieranno mai accettazione e amore: ragazzzzi! violenti sì, ma scemi no! Scusate, al solito mi perdo nelle mie stesse chiacchiere, chino il capo fino a terra e, voi se potete perdonatemi, ch.

PS. finisco il periodo: “presa dallo spleen…preferisce puntare tutto su una vita da fotografo, non troppa fatica-risultato immediato-plauso sicuro del minuscolo pubblico che si degna di guardare le foto- che scrivere, attività per la quale ha una valanga di doti, ma bisogna stare seduti e lei ama l’aria aperta, ristare seduti, e lei vuole passeggiare in giro per il mondo con le ruote sotto il sederino, rileggere e correggere, ma la vita è troppo breve per perderla così! Inoltre è sempre stanca e spesso non sta bene: ha ragione lei, ovviamente, per l’amor del cielo è la sua vita, ma io soffro di vedere tante gemme chiuse in uno stipite a marcire! Pazienza pazienza pazienza, io ho la mania di scalpitare sui sandali, come dice Franchino!

 

è venuta storta, ma se la guardate due volte, è perfetta così!

 

qui Nicolo’, sul suo cavallino Valerio, è pronto ad andare ben oltre i due mila! Come vedete chiaramente…hanno dimenticato di chiedere il suo parere! Ci vuole il ditino per reggere!!

 

sarà vera questa principessa?

 

volevo finire presentandovi “il” Bardelli in uno dei tanti momenti che gioca, ma non riesco ad andare sotto la foto di Nicolo’ in meditazione trascendentale!

 

 

questo è- per quel poco che lo conosco- certamente un autoritratto, la faccia è la sua, io devo essere quella papera-megera in piccolo  OVVIAMENTE!…e lo stato mentale – non vi obbligo a credermi- ma metto- e subito- la mano sul fuoco più grande che mi volete portare…novello Scevola…forse anche lui era una papera megera…insomma, e chiudo, lo stato mentale è SUO! Glielo lascio volentieri, falso genio vero genio, tute cazzate, il genio è prima di tutto un grandissimo travet che vive di olio di gomito, ma per carità non entro nel tema, mi aspetta la mia passeggiata igienica e bella, però non posso non dire, non potete impedirmelo, non impeditemelo! : “E grazie a dio, non è il mio!”, ch.

 

 

 

 

 

 

 

 

qui sotto Nicolo’ non ha ancora otto mesi, non so quanti, ma lo vede che sforzo fa – con una tinta di malinconia- a comporre questo mondo nella sua testolina: chi saranno mai quei sei scemi (genitori e nonni) che mi ridono in continuazione e pretendono anche di farmi sempre ridere? La vita è durissima per i piccoli, lui lo sa di suo, ed io glielo dico sempre! Non lo sa, ma anche noi vecchi…a comporre questo nostro mondo fa un gran caldo, come si diceva una volta, al punto che la maggioranza vive e sopravvive solo avendo rinunciato a questo compito impossibile: ch. e i suoi mulini a vento con cui si misura da piccola, non riesce, e – godetene malignamente – si tormenta!

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