21 gennaio 2013 ore 17:28 AHIME’ RIPUBBLICO: COME MAI LA SESSUALITA’ NON INTERESSA A NESSUNO? “Immaginario sessuale”, Willy Pasini, Claude Crépault, Umberto Galimberti—

 

CHIARA: SE SIETE D’ACCORDO CHE “IL DESIDERIO SESSUALE CONOSCE SOLO LA SATURAZIONE PER POSSESSO”…QUESTO RIGUARDA TUTTE NOI DONNE (LE ECCEZIONI SERVONO ALLE REGOLE…) E FORSE, MA NON SO, ANCHE UNA PARTE DI UOMINI.

E VI VA BENE COSI’? A ME NO, ASSOLUTAMENTE NO, NON MI E’ MAI ANDATA QUANDO E’ STATO COSI’ CIOE’…QUASI SEMPRE. CONFESSO E FIRMO, MA SEMPRE DIRO’: NO!

MEGLIO:  “PORTARLA A SAN PIETRO!”

AVETE VISSUTO L’AMORE SESSUALE COME DONO RECIPROCO? VALE PER DONNE E UOMINI SI CAPISCE.

TUTTI MUTI COME PESCI…ALLORA RAGAZZI, E’ GRAVE!

 

 

PUBBLICATO il 4 gennaio 2013 ore 19:09 FORSE CON TROPPE FOTO E CANZONI CHE SPEZZAVANO IL TESTO:

 

(SOTTOLIN. DEL TESTO DI CH)

 

TESTO

 

( da : “ Immaginario sessuale”, Willy Pasini, Claude Crépault, Umberto Galimberti—Raffaele Cortina Editore, 1988)—CITAZIONI DA PAGINA 143 E DA PAGINA 139—-

 

 

“Nell’incontro non c’è fruizione di un corpo, ma accoglimento di un dono; i gesti non afferrano, sfiorano; gli sguardi non possiedono, accolgono la gratuità di un’offerta Ci sono sguardi d’amore e sguardi di desiderio. L’amore è povertà, è carenza; è attesa che l’altro corpo percorra uno spazio e, colmando un vuoto, incontri. che l’altro, nella pienezza della sua soggettività, “ graziosamente concede”.

Il desiderio, invece, non conosce incontri, non riduce la propria soggettività per creare quello spazio indispensabile all’apparizione della soggettività altrui. Il desiderio conosce solo la saturazione per possesso. Nel suo sguardo non ci sono le tracce di un’attesa, ma la smaniosa concupiscenza di incontrare nell’altro solo se stesso, per cui se spoglia un corpo è per possederne la carne, è per sottrargli, con le vesti,ogni traccia di soggettività che lo sguardo di desiderio, a differenza dello sguardo d’amore, non sa fronteggiare.

Chiuso nella sua solitudine, lo sguardo di desiderio si satura di quelle immagini ossessive e pesanti che solo i corpi spogliati delle loro vesti e della grazia dei loro gesti offrono come inerzia della carne.

Di qui la rivolta del pudore, “ l’inizio di quell’ira per qualcosa che non deve essere”. Ciò che il pudore difende non è lo spirito dalla volgarità del corpo, ma la vita del corpo dall’inerzia della carne, la soggettività di un corpo vivente dalla penosa oggettività di una carne posseduta” (pag. 143).

 

“Perverso è ogni amore che si vive senza reciprocità”.

( pag. 139)

 

 

 


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1 risposta a 21 gennaio 2013 ore 17:28 AHIME’ RIPUBBLICO: COME MAI LA SESSUALITA’ NON INTERESSA A NESSUNO? “Immaginario sessuale”, Willy Pasini, Claude Crépault, Umberto Galimberti—

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Sono d’accordo con l’ultima frase che trascrivi: ” Perverso è ogni amore che si vive senza reciprocità”. E’ perverso in quanto si ritorce su se stesso, sia da parte di chi lo offre, sia da parte di chi non lo vuole ricevere. Penso che ci sia amore in un rapporto quando c’è accoglienza da entrambe le parti, altrimenti non si riesce nemmeno a conoscere l’altro. Credo anche che l’amore, cioè l’attenzione, l’accoglienza verso l’altro si possa imparare.

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