27 APRILE 2013 ORE 10:32 MARIA CALLAS SEMPRE LIBERA DEGG’IO (VERDI, LA TRAVIATA) “AH QUELL’AMOR CHE E’ PALPITO DELL’UNIVERSO INTERO”

 

 

VIOLETTA (sola)
È strano! È strano! In core
scolpiti ho quegli accenti!
Saria per me sventura un serio amore?
Che risolvi, o turbata anima mia?
Null’uomo ancora t’accendeva — O gioia
ch’io non conobbi, esser amata amando!
E sdegnarla poss’io
per l’aride follie del viver mio?
Ah, fors’è lui che l’anima
solinga ne’ tumulti
godea sovente pingere
de’ suoi colori occulti!
Lui che modesto e vigile
all’egre soglie ascese,
e nuova febbre accese,
destandomi all’amor.
A quell’amor ch’è palpito
dell’universo intero,
misterioso, altero,
croce e delizia al cor!
Follie! follie! Delirio vano è questo!
Povera donna, sola,
abbandonata in questo
popoloso deserto
che appellano Parigi.
Che spero or più?
Che far degg’io? Gioire,
di voluttà ne’ vortici perir.
Gioir, gioir!
Sempre libera degg’io
folleggiare di gioia in gioia,
vo’ che scorra il viver mio
pei sentieri del piacer.
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
sempre lieta ne’ ritrovi,
a diletti sempre nuovi
dee volare il mio pensier.
ALFREDO (sotto al balcone)
Amore, amor è palpito…
VIOLETTA
Oh!
ALFREDO
…dell’universo intero —
VIOLETTA
Oh amore.
ALFREDO
Misterioso, misterioso, altero,
croce, croce e delizia,
croce e delizia, delizia al cor.
VIOLETTA
Follie! follie! Ah sì! Gioir, gioir!
Sempre libera degg’io
folleggiare di gioia in gioia,
vo’ che scorra il viver mio
pei sentieri del piacer.
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
sempre lieta ne’ ritrovi,
a diletti sempre nuovi,
dee volare il mio pensier.
ALFREDO
Amor è palpito
dell’universo —
VIOLETTA
Ah! Dee volar il mio pensier.
Ah! il mio pensier. Il mio pensier.

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