19 luglio 2013 ore 08:56 “USCIAMO DAL PD E RIFACCIANO UN NUOVO PARTITO”? PENSATE CHE: CHIARA PUR ESSENDO GRAMSCIANA FINO ALLE UNGHIE DEI PIEDI, OGGI RITIENE SIA STATO UNO SBAGLIO LASCIARE I SOCIALISTI E FORMARE CON BORDIGA UN NUOVO PARTITO!

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LA BASE AL PD: “NOI ELETTORI TRADITI VI PUNIREMO” (Tommaso Ciriaco)

19 luglio 2013

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I sospetti sul no alla sfiducia: volete salvare le poltrone

Apri la pagina Facebook di Guglielmo Epifani e ti accoglie un insulto: «Bravo… buffone!!!». Scorri quella di Anna Finocchiaro e ti colpisce una citazione: «Io nun ce l’ho co’ te, ma co’ chi te c’ha messo e nun te sputa in faccia». Clicchi sul profilo di Dario Franceschini e ti imbatti nella peggiore delle accuse: «La dignità è persa per una poltrona». Insomma, per il Pd è una Caporetto del web. Subìta in nome di Angelino Alfano.

Il colpo di frusta sul caso kazako è doloroso. Insultati su Twitter, dileggiati su Facebook e messi alla berlina in Rete, i dirigenti democratici sono costretti ad assistere a un’escalation di critiche. Durissime. Un assaggio? Basta spulciare: «Ogni volta che un ministro di (irriferibile-ndr) fa (irriferibile- ndr) si invoca dal Pd l’emergenza del Paese. Ecco cos’è il Pd, una banda di ipocriti», scrive Paolo con incontenibile rabbia.

Il picco della delusione si registra nel pomeriggio, alimentato dall’annuncio del no alla mozione di sfiducia al ministro berlusconiano. La cosa migliore, per chi ha a cuore le sorti di via del Nazareno, è evitare almeno per un giorno il terreno minato di Twitter.

Le parole chiave “Alfano” e “Pd” vanno forte. E a mettere in fila i commenti si ottiene un risultato e uno soltanto, in barba a ogni media statistica: «Chi lo avrebbe mai detto che votando Pd — dice ad esempio Mauro — avresti salvato la poltrona di Alfano?». «Se domani il Pd non voterà la sfiducia per Alfano — sostiene Giorgio — decreteremo la sua morte #echecifregadellabase?». «Curioso di sapere quanti voti ha perso il Pd nell’ultimo mese tra balletti giudiziari e spettacoli kazaki».

Tanti, tantissimi giurano che mai più voteranno democratico. Nessuna prova che l’abbiano fatto in passato, ma comunque: «Non vi interesserà — premette secco Walter — ma da oggi avete un voto in meno». O Anna Maria: «Così facendo tradite i vostri elettori e pagherete tutto questo alle prossime elezioni. Preparatevi a scomparire!».

Letteralmente sommerso da cinguettii infausti è soprattutto il segretario a tempo Epifani. Lo prendono di mira e lo bersagliano per l’intero pomeriggio. Basta cercare “@gu-epifani” e attendere pochi istanti. «Vergogna — siindigna Innocenzo — salvare Alfano… sono da oggi un ex pd». «Mi astengo dal giudizio per evitare una querela», si contiene a stento un altro utente. O, ancora: «Prima o poi si tornerà a votare. Allora raccoglierete i frutti di questa incomprensibile, ininterrotta semina». Andrea, addirittura, sembra aver perso le parole: «#clap clap clap clap!!!! #Pd #Alfano #fidatevi».

Pochi, pochissimi la prendonocon ironia. Una è Maria Francesca: «Ma quindi “Mi Fido Di Te” di Jovanotti… era una dedica ad Alfano? ». E come Fabio: «Tra un po’ ad Alfano gli danno la tessera del Pd ad honorem. È come se l’Inghilterra naturalizzasse Maradona ». Anche la compagnia di voli low cost Ryanair deride il ministro dell’Interno per promuovere la tratta tra Roma e la siciliana Comiso.

Qualcuno chiama in causa anche Matteo Renzi, che in tv spiega perché avrebbe sfiduciato Alfano. C’è chi ironizza sulla divisione dei senatori vicini al sindaco e chi invece punta tutto sul politico fiorentino. Come Monica: «E allora perché non fondiamo un altro partito? Lasciamoci alle spalle il Pd con le sue incongruenze».

E “Angelino”? Grande appassionato dei social, il ministro dell’Interno non cinguetta da cinque giorni. Dopo il 13 luglio, il silenzio.

(La Repubblica)

 

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