14 agosto 2013 ore 15:50 SENTITE, OH SENTITE QUESTO MERAVIGLIOSO QUARTETTO DI CLARINETTI DI WOLFANG AMADEUS MOZART—QUESTO E’ UN VERO GIOCO DEGLI AFFETTI-INTELLIGENZA, E’ GIOCO PERFETTO, COSI’ SI POTESSE VIVERE ALMENO OGNI TANTO!

 

Quartetto Italiano di Clarinetti

Tempo Allegro (alternativo al Divertimento n°2 Kv 239b)

 

 

 

Il clarinetto è uno strumento a fiato ad ancia semplice. Il legno utilizzato per costruire il clarinetto è l’ebano che gli conferisce il caratteristico colore nero. Il suono del clarinetto è limpido e grintoso. Nella sua estensione si divide in diversi registri, ognuno con le proprie particolarità.

Il registro grave è dolce, vellutato e malinconico, quello centrale è goliardico e allegro, invece, quello acuto è chiaro e cristallino. Il suo ingresso in orchestra è avvenuto solo alla fine del 1700 per merito di Mozart, che ne intuì l’originalità del timbro e le risorse tecniche.

Fra le prime composizioni che prevedevano partiture per clarinetto possiamo ricordare una ouverture per due clarinetti e corno (1742) di G.F.Haendel e il concerto per clarinetto (1791) di W.A.Mozart. Grosso rilievo ebbe nelle formazioni di jazz attorno al 1930.

Del clarinetto esiste una numerosa famiglia (vedi fig.1) (vedi fig.2): clarinetto piccolo in Mi bemolle, clarinetto in Do, clarinetto basso in Si bemolle, clarinetto contrabbasso in Mi bemolle ed altri ancora, ma quello che abbiamo nella nostra banda è il clarinetto in Si bemolle. Grazie al suono pieno e corposo in grado di eseguire sfumature di colore, dinamiche espressive e virtuosismi, è decisamente lo strumento più rappresentativo dell’organico bandistico in cui generalmente esegue la melodia

 

 

 

 

 

 

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