28 dicembre 2013 ore 06:44 FATALITA’ DESTINO INDIFFERENZA —DA ANTONIO GRAMSCI ( “INDIFFERENTI”—11 FEBBRAIO 1917)

 

Questo pensiero non è un’illusione dei tempi andati! Vale per la politica comunitaria come per quella personale: in entrambi i casi “il salto” -qualcuno oggi direbbe salvifico- è passare “dalla passività all’attività”–Come? Non ho la risposta pronta, dovremmo riflettere insieme. ch.

……..

Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

 

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(ANTONIO GRAMSCI—-DALL’ARTICOLO “INDIFFERENTI”, 11 FEBBRAIO 1917)

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