23 dicembre 2013 ore 08:49 2 ARTICOLI DI GIOVANNI TAURASI : seguo con particolare affetto questo blog di un compagno militante del PD anche quando gli argomenti esposti non sono di grande peso come in questo caso (primo artic.): 1. TADDEI, ESPERTO ECONOMICO DELLA SEGRETERIA RENZI, NON HA PRESO L’ABILITAZIONE DI PROFESSORE ASSOCIATO! 2. RESOCONTO DI PARTECIPAZIONE DIRETTA ALL’ASSEMBLEA DEL PD DOVE E’ STATO ELETTO RENZI

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=IFD9TmlcPx0#t=12

da     QUINTO STATO   di giovanni Taurasi

Giovanni Taurasi

giovanni taurasi

 

QUESTI SOTTO SONO GLI AUGURI CHE GIOVANNI HA MESSO SU FACEBOOK—CHI HA ACCESSO, E’ UN SITO MOLTO INTERESSANTE CHE PARLA OVVIAMENTE DI POLITICA ED E’ MOLTO SEGUITO! ORMAI IL MIO E’ DECISAMENTE UN OMAGGIO AL BEL DON…GIOVANNI!

Che poi nel Vangelo c’è già scritto tutto. Auguri!

 

Blog di cultura, politica, società di Giovanni Taurasi e l’Articolo del Giorno della stampa italiana

I. articolo

“Taddei e gli altri che non hanno perso la speranza” di Giovanni Taurasi

Leggo articoli e commenti polemici sul fatto che Filippo Taddei, 37 anni, responsabile economico per il PD, non ha ottenuto l’abilitazione da associato. Stendiamo un velo pietoso su come funzioni il sistema dell’abilitazione scientifica nazionale. Non voglio addentrarmi in un sistema che anche io, pur partecipando al percorso per l’abilitazione che ho accolto con favore, ho rinunciato a capire. Il punto che mi ha colpito è che si fa polemica su un 37enne che si occupa di economia nel suo partito perché non ha l’abilitazione da associato (e con una cattedra di associato di quell’età ce ne sono veramente pochi), in un Paese nel quale i responsabili dipartimentali dei partiti spesso non hanno nemmeno la laurea, non sanno cosa sia un dottorato, non hanno mai provato a fare un concorso da ricercatore e nessun profilo accademico. Oppure sono entrati in università in un’epoca nella quale era molto più facile entrarvi e a volte certamente non per merito.
Taddei è un giovane brillante. Come tanti ha tentato di far valere i suoi studi e le sue competenze, ma non sono state valutate idonee per l’abilitazione di associato. Pazienza, sarà per la prossima volta, magari quando avrà qualche titolo o pubblicazione scientifica in più. Mi sarei scandalizzato se avesse cercato di essere assunto grazie ad un qualche barone come hanno fatto in tanti. Non certamente perché ha provato a mettersi in gioco.
Non prendiamocela con i giovani che ci provano ancora, che partecipano ancora ai pochi concorsi banditi, che studiano anche di notte per partecipare a selezioni nelle quali pochissimi saranno promossi, che investono tempo e risorse girando l’Italia per partecipare a prove d’esame, che non hanno perso la speranza in questo Paese. Altrimenti resta solo la rassegnazione.
GT

 

II. articolo

“Per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare. L’Assemblea del PD tra Totò e San Giovanni della Croce” di Giovanni Taurasi

Pubblicato il 16 dicembre 20131 commento

i-fratelli-capone-e-il-vigileHo partecipato come delegato all’insediamento dell’Assemblea Nazionale del PD a Milano che ha proclamato il segretario nazionale del partito Matteo Renzi ed eletto il suo (ottimo) Presidente Gianni Cuperlo e gli organismi dirigenti (Commissione di Garanzia e Direzione). È stata una splendida Assemblea. L’applauso che più ha toccato il cuore dei delegati è stato quello riservato in apertura alle immagini che ricordavano Nelson Mandela. Matteo Renzi ha fatto un ottimo discorso che potete rivedere cliccando qui. Lo condivido al 99%, perché l’unica cosa che non mi è andata giù sono i Negrita. Non potete chiedere ad uno che è cresciuto con gli Smiths di apprezzare questa scelta. Ma per il resto un bellissimo discorso. In questi mesi l’ho ascoltato spesso, ho letto le sue interviste, seguito i suoi interventi in Emilia, letto e presentato la sua mozione nel corso del congresso del PD. Sostanzialmente ieri ha ripetuto molti di quei concetti, a partire dalla presa d’atto che oggi, purtroppo, il PD rappresenta solamente il terzo partito per il mondo del lavoro (lavoratori dipendenti, precari, disoccupati, liberi professionisti, partite IVA, piccoli imprenditori) e un partito di sinistra che non riesce a intercettare il consenso in questi settori sociali e dei giovani – insomma dei settori sociali più vitali – non ha futuro. Eravamo a Milano, ed ho ripensato alla celebre scenetta di Totò e Peppino che si rivolgevano nel capoluogo lombardo al vigile per chiedergli con un dialetto approssimativo, molto approssimativo, “Noi volevamo sapere, per andare dove dobbiamo andare dove dobbiamo andare”. Ecco, credo che molte delle risposte a questa domanda siano arrivate anche dall’Assemblea. In primo luogo dall’intervento del segretario. Molti giornali parlano di una sua ‘svolta a sinistra’. In realtà Renzi non ha fatto altro che ripetere ciò che sta dicendo da mesi, come sanno gli iscritti e gli elettori del PD che lo hanno per questo motivo votato in massa. Ovvero che occorre una sinistra in grado di stare sulla frontiera e non richiudersi in un museo. Altre risposte sono arrivate nei tanti interventi dei delegati meno noti. Quelli che provenivano da tutt’Italia. Gli interventi della pausa pranzo. Quelli a cui assistono in pochi e che nemmeno un giornalista si ferma mai ad ascoltare. Li ho seguiti tutti. Erano giovani che parlavano di lavoro, condizione giovanile, ambiente, Mezzogiorno, impresa, merito e talento, scuola e saperi, cultura, diritti civili. Insomma, era il popolo più vitale della sinistra. Che spiegava dove bisogna andare per andare dove bisogna andare. Che ha ritrovato una speranza. Questo Paese ce la può fare e il suo destino è intrecciato a quello del PD e del suo segretario Matteo Renzi. Non perché lui da solo possa farcela per tutti, ed è il primo a saperlo, ma perché con la sua energia incarna quella speranza di cambiamento che non può essere delusa. Che non possiamo deludere tutti noi.
“Per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare” chiedeva Totò. San Giovanni della Croce molto tempo prima aveva in qualche modo anticipato la risposta dicendo: “Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai”.
Per farlo serve coraggio, speranza e fiducia. Consapevoli della crisi economica, politica e sociale devastante che stiamo attraversando, ieri questi ingredienti c’erano tutti: coraggio, speranza, fiducia.
Adesso occorre mettersi in cammino.
GT

 

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1 risposta a 23 dicembre 2013 ore 08:49 2 ARTICOLI DI GIOVANNI TAURASI : seguo con particolare affetto questo blog di un compagno militante del PD anche quando gli argomenti esposti non sono di grande peso come in questo caso (primo artic.): 1. TADDEI, ESPERTO ECONOMICO DELLA SEGRETERIA RENZI, NON HA PRESO L’ABILITAZIONE DI PROFESSORE ASSOCIATO! 2. RESOCONTO DI PARTECIPAZIONE DIRETTA ALL’ASSEMBLEA DEL PD DOVE E’ STATO ELETTO RENZI

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Le polemiche su Taddei ( che non conosco) mi sembrano veramente meschine e stupide ( se appena appena si ha un’idea anche vaga di che cosa siano i concorsi). Bello l’articolo di Giovanni Taurasi, pieno di entusiasmo sincero e di volontà di fare cose utili per tutti. Mantengo il mio scettiscismo, pronta a cambiare di fronte alla realtà dei fatti e speranzosa , per noi tutti, che la realtà possa essere migliorata da una politica che vuole davvero incidere positivamente sulla realtà.

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