30 gennaio 2014 ore 10:13 FURORE CANINO DONATELLA D’IMPORZANO ///video : “solidarietà canina /// canzone della BANDA BASSOTTI al fondo

 

 

l’ultima foto della vostra Donatella- di pochi giorni- scattata dal marito, il navigatore Franchino, che-mi giura- “adesso è così!”

 

 

 

 

 

 

 

Furore canino.    

 

 


robby, la sua vita precedente (razza a parte)

 

ROBBY NELLA SUA SECONDA VITA


 

 

Mi chiamo Robby e non ne posso più di essere un cane. Mia mamma, povera cagnolina, mi aveva avvertito quando ero ancora un cucciolo pieno di illusioni e di speranze : “ Non affezionarti troppo agli umani, perché  mirano solo al proprio interesse. Quando non gli servi più, ti danno una pedata e via. Soprattutto quando invecchierai, dovrai fare attenzione, perché a loro piace solo chi è giovane, bello e sano. Non fidarti mai del tutto, conserva sempre una parte di te solo per te stesso, così non ci resterai troppo male”. Non è che non volessi dare ascolto a mia madre. E’ che quando si  è giovani ci sembra di essere eterni e di non avere bisogno del consiglio di nessuno.  Io sono nato in un bellissimo allevamento, tra i migliori in Italia. Sono un boxer, sia mio padre che mia madre erano di razza purissima. Come potete vedere sono entrato nella vita da una posizione privilegiata e aspiravo al meglio. Fino all’adolescenza ho giocato con i miei fratelli, con mia mamma, con tutti quelli che incontravo. Ero molto curioso e si può dire che dell’allevamento conoscevo tutto. Andavo a giocare ogni giorno con i cuccioli delle altre famiglie ed ero benvoluto da tutti, sia dagli umani che dai miei simili. Quando smisi di succhiare il latte dolcissimo di mia madre, mi dettero delle pappe buonissime, mi pare le chiamassero omogeneizzati. Ancora adesso ne ricordo il sapore. Poi passai alla carne e al riso ed anche quello mi piacque. Ero ormai diventato un bel cane e alla compagnia dei miei famigliari preferivo quella dei miei coetanei.

 

LA PADRONA DELLA CASA

Che periodo spensierato e pieno di mistero. Ricordo che provavo un brivido ogni volta che avvicinavo una cagnolina, ma ancora non riuscivo a spiegarmelo. Un giorno vennero dei tizi al mio allevamento. Sapevo che tutti noi saremmo andati via, in qualche casa, e che la vita precedente sarebbe stata solo un ricordo, ma la curiosità per il futuro che mi attendeva me la facevano vedere come una bella prospettiva. Quelli che sarebbero stati la mia  futura famiglia erano in tre: padre, madre e figlia. Gli piacqui subito ed io ne fui un po’ orgoglioso. Credo di essere costato caro, perché quando l’allevatore sparò il mio prezzo sentii che contrattavano. Io ero abbastanza indifferente alla cosa, perché pensavo che se erano disposti a sborsare tanto, dovevano tenere molto a me. L’affare si concluse ed io mi trovai su una bella macchina. L’auto era di lusso, ma a me era riservata la parte di dietro, separata con una grata dal posto degli umani. Già questo particolare non mi fece piacere.

 

IL PADRONE DELLA CASA

Mi sentii  isolato, tenuto a distanza. Mi consolai pensando  che quella grata fosse  un  modo per preservare me da eventuali urti. A sentire come guidava il padrone fui contento di non essere sui sedili anteriori. Io ero già stato in auto all’interno dell’allevamento, per tragitti brevi e mi ero anche molto divertito.

 

TUTTI I PADRONI DELLA

CASA INSIEME

 

 

 

IN FILA ORDINATA STANNO USCENDO DI PRIGIONE

 

 

 

Ma quella era un’altra cosa. Sentii che la donna e l’uomo parlavano di come sistemarmi una volta arrivati a casa. La donna e la bambina avrebbero voluto che stessi all’interno, ma l’uomo era inflessibile.” Non se ne parla nemmeno di tenerlo in casa- e la cosa mi diede molto fastidio- perché gli animali sporcano e portano delle malattie”. Io mi sentivo pulitissimo e sano come un pesce, ma a quel punto mi sarebbe piaciuto  rotolarmi nel fango e poi  passare sui pavimenti lucidi di quella stupida casa. Arrivati a quella che sarebbe stata la mia dimora, vidi una villetta pretenziosa, a due piani, con un cortile minuscolo davanti, il tutto racchiuso da un cancello sproporzionato alla dimensione della casa. Da un lato del cortiletto c’era una cuccia, che sarebbe stato il mio ricovero per la notte, oppure quan do avesse piovuto o fatto troppo caldo. Rimasi molto avvilito, anche quando mi misero un collare di metallo che sembrava oro. Tutto aveva un’aria falsa, inutile, scomoda. Mi portarono del cibo per cani in una ciotola e in un ‘altra misero dell’acqua. Finalmente capii che da lì non mi sarei più mosso. Mi avevano preso perché facessi la guardia alla loro stupida roba. La bambina, quando passa, mi dà qualche carezzino: si vede che vorrebbe giocare con me, ma teme i rimproveri dei genitori. Qualche volta mi porta anche un pezzo di torta o una tavoletta di cioccolato ed io scodinzolo un po’.

Insomma, sono incastrato in questo posto monotono, dove l’unica variante è spostarmi leggermente man mano che si sposta il sole.

 

 

la banda bassotti decisa all’assalto della casa—Presto saranno liberati!

 

In una villetta vicino abita un cane che la pensa come me. Anche se non possiamo incontrarci, comunichiamo con la voce e siamo d’accordo su un sacco di cose.

 

TOM, IL PRIGIONIERO VICINO,PRESO MENTRE NON STA ALLEGRO

Si chiama Tom ed è sempre allegro, anche se la sua vita non è migliore della mia. E’ un meticcio e quando fu preso dal canile  gli pareva di avere avuto una grande fortuna. Ben presto si accorse in quale trappola era finito: ristretto anche lui in un cortiletto, senza far nulla tutto il giorno a farsi mangiare dalle mosche e ad aspettare eventuali ladri. Io e lui saremmo tanto contenti se fossero arrivati dei ladri : di certo non abbaieremmo e ce la fileremmo dai cancelli aperti. Io e lui abbiamo deciso che il primo di noi che riesce a scappare aiuta l’altro.   http://www.youtube.com/watch?v=oHjtkFxJeSQ (video: solidarieta’ canina)

 

 

 

In giro c’è pieno di ladri che svaligiano le villette e noi li aspettiamo con ansia. Ce ne andremo noi due in cerca di cibo e di avventure nel mondo vasto e terribile ma non noioso.

 

 

i padroni di casa—puliti come sono rimasti, non prenderanno più un cane!

 

 

 

il gruppo musicale “la banda bassotti” canta “Bandiera rossa” che per una volta la cantano i cani e tutti gli animali torturati in modi vari:   AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA….

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2 risposte a 30 gennaio 2014 ore 10:13 FURORE CANINO DONATELLA D’IMPORZANO ///video : “solidarietà canina /// canzone della BANDA BASSOTTI al fondo

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    QUANDO GLI UOMINI OPPRESSI E GLI ANIMALI, MOLTO PIU’ OPPRESSI DEGLI UOMINI OPPRESSI, SI CAPIRANNO, SARA’ DAVVERO UNA BELLA FESTA- OPPRESSI, OFFESI, UMILIATI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI. SIAMO,SIETE IL 99% DEL MONDO!

  2. nemo scrive:

    Resta comunque un ‘vaste programme’, non credi, cara Donatella ?

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