ore 22:20 —- —LA VITA DI EMILIO SERENI DELL’ISTITUTO CERVI DA LUI STESSO FONDATO–a chi mai potesse interessare…

 

 

 

E’ certamente una storia patria, del PCI, della DC  e del PCUS  : Emilio Sereni è un personaggio non facile da immaginare, ancor più oggi, ma anche per chi l’ha amato nel lavoro pubblicato da Einaudi PBE, “Storia del paesaggio agrario…” o anche quale “tu amato, amatissimo” della prima moglie, Xenia, una giovane russa, figlia di due socialisti rivoluzionari russi fatti impiccare, che poi prese il nome di Marina Sereni,  con il quale pubblicò ( il partito pubblicò) “I giorni della nostra vita”, un libro che ancora è parte  delle “fondamenta” della nostra adolescenza, certamente di donatella e di chiara, come di altre  persone…

Donatella spero che leggerà…Chiara è nella triste epoca …delle “passioni tristi”, direbbe quel-là famoso, cioè nell’epoca delle delusioni della vita a partire dalla propria. Ebbene, forse sarà per questo, ma anche “questo non grande, ma straordinario” personaggio, è una delusione -almeno in relazione ai ricordi. Dovrebbe ricominciarlo ad amarlo da zero, ma non pensiamo che ne avrà il tempo…

 

 

http://www.istitutocervi.it/2014/03/18/emilio-sereni/

 

 

 

E SE ANCHE NOI CI CHIAMASSIMO ”  SAUVAGE 27 ” …alludendo agli anni  ? (vedi nome del blog da cui…)

 

da :.   I giorni della nostra vita, 1955–ed. Riuniti
“Mimmo mio dolce, per la tua venuta, non aver fretta: vieni quando puoi.
Sono invece contenta di non averti vicino, perchè già che abbiamo un’organizzazione tanto comoda di essere due in uno, bisogna sempre approfittare se si può risparmiare a uno quello che deve fare Marina l’altro.
La stessa gioia che ho provato quando a Milano erano venuti ad arrestarti e tu non c’eri, l’ho provata nello stendermi sul tavolo operatorio, al pensiero che tu non ne sapevi niente e non avresti incominciato a preoccuparti che a cose fatte”.

 

 

A diciotto anni Marina si ritiene “un puntolino trascurabile nello spazio… una ragazza come tante, senza idee originali, senza speciali, qualità, incapace di fare grandi cose nella vita”.
Il fatto che l’abbia chiesta in sposa “un ragazzo a cui tutti attribuivano le più straordinarie qualità” – si chiama Emilio Sereni – la fa piangere per la paura che quel ragazzo possa lasciarla il giorno in cui si accorga della sua inferiorità.
E nasce il romanzo del grande amore di Emilio e Marina, nasce l’adorazione di Marina per questo giovane che ha un anno meno di lei, che divora i libri, che le parla di cose a lei sconosciute, di profitto, di plusvalore, di Marx, Engels.
Poi la piccola borsa di studio alla Scuola Agraria dì Portici che permette ad Emilio di ingolfarsi negli studi e di sposare Marina…, la prima figlia…, la vita clandestina di partito…, due anni di felicità goduta avidamente nel costante, pericolo…, ed infine l’arresto di Emilio, da cui comincia la vita eroica di Marina: quando il marito è in carcere, per corrispondere con lui, per salvare i compagni, per tenere i collegamenti col Partito…, quando egli è nell’emigrazione, per svolgere con lui i lavori più pericolosi…, lei, sola, contro i poliziotti, i carcerieri, L’Ovra, la Gestapo, la fame, il freddo, i bombardamenti, gli agguati…, in difesa delle sue tre creature e per la salvezza di Emilio…, sempre serena e forte, seguendo l’esempio di lui, che sotto le torture canta l’inno di Garibaldi.., contendendolo ai carnefici quando egli, dopo la condanna del Tribunale Militare a diciotto anni di reclusione, evaso e catturato dalle SS, è per sette mesi nel “Braccio della morte” delle SS di Torino…, organizzando i tentativi di fuga e riuscendo per sette volte a farlo cancellare dalle liste della fucilazione, l’ultima volta all’una di notte, quando la fucilazione avrebbe dovuto aver luogo all’alba…, portando a termine il piano della sua liberazione…

 

 

http://sauvage27.blogspot.it/2010/05/i-giorni-della-nostra-vita-marina.html

 

 

attenzione!

 

il nome della vice-presidente della Camera sembra una pura omonimia!

http://www.marinasereni.it/Documents.asp?DocumentID=13

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1 risposta a ore 22:20 —- —LA VITA DI EMILIO SERENI DELL’ISTITUTO CERVI DA LUI STESSO FONDATO–a chi mai potesse interessare…

  1. Donatella scrive:

    ” I giorni della nostra vita” è il libro galeotto che mi fece innamorare perdutamente e misticamente di Ivo, che tu conosci. I libri possono essere delle armi terribili, altro che i Kalasnikov, e colpiscono in fondo chi è predisposto ad essere colpito, per l’età adolescente, per il desiderio travolgente di conoscere l’amore, per l’avere intravisto o sognato un mondo diverso, per tutta l’energia che abbiamo dentro in quel preciso momento della nostra vita in cui ci sentiamo in grado di cambiare il mondo, l’ultima cosa che il ” mondo” voglia da noi.

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