ore 21:20 PAULA COOPER – NEL 1986 – A 15 ANNI AVEVA ASSASSINATO UNA VECCHIA–LA PIU’ GIOVANE NEL BRACCIO DELLA MORTE —OGGI, ALLA VIGILIA DI USCIRE DALLA LIBERTA’ VIGILATA –45 ANNI (TRENTA DI PRIGIONE, MI PARE…) E’ STATA TROVATA MORTA E LA POLIZIA HA PARLATO DI SUICIDIO—

 

gentilmente da Alberto Zanini:

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Paula Cooper, è morta suicida la donna che fu il simbolo della lotta alla pena di morte

Redazione, L’Huffington Post
Pubblicato: 27/05/2015 16:35 CEST Aggiornato: 4 ore fa
PAULA COOPER

 

Si è uccisa Paula Cooper, figura simbolo delle campagne contro la pena di morte negli Usa.

 

 

La donna di 45 anni, che nel 1986 da minorenne divenne la più giovane detenuta in un braccio della morte, è stata trovata morta a Indianapolis e la polizia ha parlato di suicidio.

Paula aveva 15 anni quando assassinò una vecchietta, 16 quando la giuria la condannò alla sedia elettrica. Il caso suscitò scalpore internazionale e mise in luce l’atrocità della legge dell’Indiana: ammetteva la pena di morte per bambini sopra i 10 anni. Dopo tre anni di death row (= braccio della morte) la condanna della teenager venne commutata a 60 anni di reclusione che si ridussero a 27 per dimostrata buona condotta.

Contro la condanna a morte di Paula si mobilitò l’Italia: su iniziativa dei radicali nacque il movimento “Non uccidere”. Papa Giovanni Paolo II chiese la grazia mentre, su iniziativa di Ivan Novelli e Paolo Pietrosanti, 2 milioni di firme vennero portate all’Onu per implorare clemenza: il primo atto, tanti anni fa, di una battaglia internazionale sfociata nel 2007 nel voto dell’Assemblea Generale  (dellOnu, penso) sulla moratoria delle esecuzioni.

Ora l’ultimo capitolo della sua storia, un suicidio arrivato a pochi mesi dall’uscita dallo stato di libertà vigilata. Paula aveva fatto sapere di voler girare gli Stati Uniti per parlare ai giovani, per esortarli a stare lontani da delinquenza e crimini. Ma se n’è andata prima di incontrarli.

 

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