ore 21:36 GIUSEPPE CHIELLINO DE IL SOLE 24 : +++ IL REALISMO CHE MANCA SUL NODO DEL DEBITO—VALE!

 

Mondo Europa

Il realismo che manca sul nodo del debito

di  30 Giugno 2015  Commenti (19)

 

 

Dalle dieci slides pubblicate domenica dalla Commissione europea per rendere pubbliche le richieste formulate al Governo greco ne manca una. La più importante, probabilmente avrebbe dovuto essere la prima. È la slide in cui la troika si sarebbe dovuta impegnare a cancellare una parte consistente di quei 350 miliardi di debito che stanno schiacciando l’economia del Paese . Lo aveva già riconosciuto dieci giorni fa il capo economista del Fondo monetario, Olivier Blanchard, definendolo un «trade off», uno scambio con le riforme. Lo ha ripetuto ieri il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, forse fuori tempo massimo e comunque rinviando la discussione all’autunno. È alla ricerca della “prova inconfutabile” che il governo greco è intenzionato davvero a fare le riforme. E non gli si può dar torto, visto l’atteggiamento negoziale tenuto da Alexis Tsipras e dai suoi ministri.

Tsipras, invece, ha chiesto di invertire l’ordine temporale, per portare a casa il trofeo dell’haircut e poter chiedere agli elettori di sopportare i sacrifici imposti dalla troika. È il tentativo di mascherare una perdita di sovranità ineluttabile per un Paese così indebitato. Anche questo è comprensibile.

Ciò che invece non è comprensibile all’uomo comune europeo, cittadino ed elettore, è l’assoluta incapacità della politica di trovare – in mesi di negoziati – un punto di incontro, un compromesso, nella consapevolezza reciproca che i creditori e i loro contribuenti non possono continuare a versare risorse «in un secchio bucato» – come è stato definito il bilancio di Atene – ma che allo stesso tempo l’austerity imposta in questi anni ai greci non ha funzionato e il rapporto debito/Pil ha continuato a crescere in modo inesorabile.

Senza scomodare Bismarck (guarda il caso, un tedesco) si è dimenticato che la politica è l’arte del possibile, soprattutto in una Unione giovane, cresciuta troppo in fretta e perciò gracile. E inesperta. Il dubbio, fondato, è che sin dall’inizio ci sia stata da una parte e dall’altra la volontà di arrivare al punto di rottura, spinti anche da profonde divergenze ideologiche.

L’esposizione dei creditori nei confronti della Grecia è destinata ad aumentare e solo un bambino ingenuo può illudersi che l’ennesimo piano lacrime-e-sangue consenta di recuperare tutti i quattrini da un debitore nelle condizioni della Grecia. Tanto vale prenderne atto, prima possibile e con una buona dose di realismo, per cercare una via d’uscita che metta al primo posto l’interesse comune dell’Unione monetaria e, forse, dell’Europa. È ancora possibile evitare di infliggere umiliazioni troppo pesanti ai greci e ulteriori perdite ai creditori.

 

 

 

un altro aggiornamento, sempre dello stesso autore, Chiellino, a chi interessa!

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-30/per-bce-ora-grexit-e-possibile-varoufakis-andremo-corte-ue-082307.shtml?rlabs=1

 

 

 

 


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Commenti (19)

Non sono un fanatico dell austerita’ ma mi viene automatico chiedermi dinnanzi a tutte queste critiche all’austerita’ (che ha comunque portato paesi come italia, spagna e portogallo ad implementare riforme strutturali impopolari e che oggi rivedono il segno + sulla crescita del PIL) quale sia l’alternativa… viviamo chiaramente una crisi generata dal debito e dalla mancanza di rispetto delle regole (tutti sforavano il tetto del 3% del deficit). Il debito mi sembra ovvio sia la radice di ogni male. Se oggi condanniamo l’austerita’ stiamo indirettamente dicendo di incremementare ulteriormente il debito.. misure piu morbide per la grecia significherebbero infatti disavanzi maggiori con chiare ripercussioni sul debito pubblico. L’Europa e’ un organismo a cui partecipano molti paesi e come tale ha una sua governance e delle regole che vanno rispettate da tutti! L’atteggiamento greco e’ quello di voler rimanere nell’euro ma non rispettare le regole a cui tutti gli altri sottostano.

giacomocapital

30-06-2015 17:58:00

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Io penso che l’uscita della Grecia non sia cosi’ drammatica come viene dipinta specie dai grandi boiardi della BCE.Questi boiardi paventano ai cittadini scenari terribili per costringerli a rimanere nell’euro e non perdere il potere finanziario.Hanno paura di sottoporre una scelta libera ai cittadini.Dopo qualche anno difficile, la Grecia potra’ contare sugli aiuti della Cina che si sta comprando gia’ mezza Africa,sull’aiuto della Russia e altri paesi.Con l’uscita non dova’ pagare piu’ alcun debito dei 350 milardi e sara’ libera da imposizione estera.Hanno paura i boiardi che i cittadini di altri paesi si accorgano che senza la spremiura dei boiardi tutto vada meglio.L’Inghilterra ,senza euro ha un PIL che sale.Gli stessi boiardi hanno dei pardroni :gli U.S.A. che anche loro temono per i loro interessi da una Grexit:caduta del dollaro,invesimenti europei zero,paura che cina e russia aiutino la Grecia,cioe’ motivi prettamente utilitaristici

Andreagugl

30-06-2015 17:30:59

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Ma si può sapere dove sono andati a finire questi benedetti € 350 miliardi???
Mangiati dal settore pubblico…e quindi se la grecia fallisce e non paga statali e pensionati, beh, chi se ne frega…

fabioguglielmi

30-06-2015 16:53:51

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Molto bene, anche l’Italia nonostante tutte le manovre vede il debito aumentare, ergo chiediamo anche noi una ristrutturazione!!!

BERIANGELO

30-06-2015 13:09:26

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Sapete cosa c’è di troppo in questi negoziati, e che ha contribuito a farli fallire ? L’educazione.
Troppa educazione, a volte, è un ostacolo alla chiarezza.
Ci sarebbero volute parole grosse, del tipo “imbroglioni e farabutti” da una parte, e “farabutti ed imbroglioni” dall’altra.
Le urla avrebbero fatto la loro funzione, dando sfogo ai sentimenti, favorendo il reciproco riconoscersi, strozzini da una parte ed insolventi abituali dall’altra.

MarcoAP66

30-06-2015 12:22:50

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Ieri i mercati hanno bruciato un impoal debitrto superiore al debito greco.Basta questo a dimostrare la scarsa capacità dei negoziatori.Se i creditori avessero accordato un taglio del 50% al debito sarebbe successo esattamente il contrario.

toniardens

30-06-2015 12:20:37

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Tutto giusto, ma tutti questi continui, saremmo al terzo o quarto se non sbaglio, ristrutturazione del debito oltre all’austerità che non ha prodotto grandi risultati, non mostra anche l’incapacità, l’inettitudine di questi politici greci?!! Anche un bambino capirebbe a che livello sono. Ma poi tutti i soldi affluiti nelle casse greche, compresi i continui afflussi di denaro verso le banche greche chi li paga? Noi tutti cittadini che in quanto a sacrifici non siamo più disposti a farne se non quelli strettamente necessarie. Ma poi questi ricatti devono finire, se si continua così i prossimi saranno la Spagna, a ragione, e il Portogallo. E vero che la solidarietà è importante ma non può essere solo questo. Se mi chiedessero di mettere una somma a favore dei cittadini greci lo farei, ma non lo farei per i politici inetti che hanno. Inoltre uscendo, ma pochi lo dicono, che fine farebbe il popolo greco e la grecia non potendosi sovvenzionare sui mercati per molti anni?! Questo è!!!

val9

30-06-2015 12:14:50

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Quanto sta succedendo non e’ che la conseguenza di aver voluto imporre ricette economiche strafallite a ogni costo e a dispetto dei piu’ elementari principi di buonsenso.

Non bastava il fatto che dove passa la FMI, qui sorge impoverimento delle masse e bancarotta di stati?

Sbagliare una volta e’ normale, ma perseverare e’ diabolico

Phitio

30-06-2015 11:25:05

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è comprensibile che la grecia e i greci siano stremati.

ma i tagli del debito vanno controbilanciati con la ferrea volontà di cambiare le cose. la tassa di solidarietà, nel contesto reale di un paese corrotto e in crisi, è una farsa.

la verità è che Syriza è un partito populista ed idealista. se i greci vogliono rimanere immersi nei sogni del patriottismo, qualsiasi haircut, poichè su un piano diverso da quello dei sogni, è superfluo.

ed in definitiva la faccenda è avvolta da un assordante menefreghismo da tutti i lati. tutti vogliono stare o far stare in europa senza chiedersi cosa sia. ognuno vuole lo status quo senza essere disturbato in alcun modo…

franberg

30-06-2015 11:24:16

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Forse bisogna smettere di enfatizzare la storia delle “umiliazioni” e dei “disastri umanitari”: i greci sono tendenzialmente inaffidabili e il duo di pigolò che li governa attualmente lo é alla massima potenza. Chi presterebbe ulteriore denaro a chi palesemente sta facendo il gioco delle tre carte con i propri creditori? Il popolo greco ha scelto democraticamente di farsi governare da Syriza e neonazisti? “Lo siento”, come direbbero in Spagna…ma son problemi loro

CorteSconta1

30-06-2015 11:07:06

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    di Giuseppe Chiellino – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/joF6sJrischiano di mettere a repentaglio l’intero progetto europeo. Questo è il nodo vero su cui si è incagliato il negoziato: il debito. Lo aveva già riconosciuto dieci giorni fa il capo

     

     

     

    http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-30/il-realismo-che-manca-nodo-debito-070755.shtml?rlabs=2

     

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    1 risposta a ore 21:36 GIUSEPPE CHIELLINO DE IL SOLE 24 : +++ IL REALISMO CHE MANCA SUL NODO DEL DEBITO—VALE!

    1. Donatella scrive:

      E’ incredibile che si voglia continuare ad usare una medicina che fa morire il malato. Eppure anche grandi economisti e premi Nobel hanno sostenuto da tempo che l’austerità cosiddetta, imposta dalle grandi potenze finanziarie ai vari Stati, è una medicina che fa morire l’economia, lo stesso libero (?) mercato, idolo dai piedi d’argilla, e soprattutto falso idolo in ogni senso.

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