…all’insegna del rock psichedelico, influenzato dai Beatles. Per creare certe atmosfere sonore la band ricorre anche all’uso di strumenti, al tempo pionieristici per il pop, come il mellotron e l’harpsichord (clavicembalo elettrico), il sitar(suonato da Mason) e svariati altri strumenti etnici. Inoltre dal vivo i quattro si esibiscono in lunghe jam, che concedono molto spazio solistico a ciascun componente[2], nonché tendenti ad incorporare nella loro musica concezioni esecutive ispirate all’improvvisazione jazz, pratiche artistiche anch’esse piuttosto in anticipo sui tempi in ambito pop[2].
Capaldi e Wood si ricongiungono a Winwood nel 1970, per realizzare l’album forse più rappresentativo della band, per i notevoli consensi di critica e pubblico ottenuti[2], ovvero John Barleycorn Must Die, inizialmente previsto come esordio solista del cantante e tastierista, col titolo di Mad Shadows[3]: diventerà il loro primo Disco d’oro[3].
Steve Winwood (1948)
Formazione centrata sul genio compositivo e interpretativo di Steve Winwood (già stimato autore al tempo della fondazione del gruppo, avendo firmato i successi Gimme Some Lovin’ e il blues-rock I’m a Man, incisi con lo Spencer Davis Group), a differenza di molti gruppi a loro contemporanei i Traffic sono difficilmente catalogabili in un preminente genere musicale specifico dato che, per la loro versatilità e le differenti predilezioni musicali, nel tempo esplorarono generi e stili diversi[10].
Esordirono esibendo uno stile inizialmente basato sul rock psichedelico che mescolava assieme blues, folk, rock e rhythm and blues[11]. La loro ricerca toccò volta a volta il rock progressivo, il pop e il blues di Dear Mr. Fantasy, il folk-jazz di 40,000 Headmen, il soul di Feelin’ Alright, il folk, il jazz e il country rock britannico presenti in John Barleycorn Must Die, fino al funk di Walking in the Wind nell’album When the Eagle Flies e al pop rock di Far from Home[10]. Un punto di svolta fu l’abbandono di Dave Mason, evento che spostò l’attenzione del gruppo verso il jazz e il soul[11].
Traffic – John Barleycorn Must Die 1970 (Full Album)
https://www.youtube.com/watch?v=li-3B6ofyTc
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Side one
“Glad” (Winwood) 6:59
“Freedom Rider” (Winwood/Capaldi) 6:20
“Empty Pages” (Winwood/Capaldi) 4:47
Side two
“Stranger to Himself” (Winwood/Capaldi) 4:02
“John Barleycorn” (traditional-arr. Winwood) 6:20
“Every Mother’s Son” (Winwood/Capaldi) 7:05