Edizione del 29 agosto 2015
• aggiornata oggi alle 20:56
Ecatombe sulla costa libica
Le spiagge di Zuwara, città costiera della Libia proprio di fronte all’Italia, sono disseminate di cadaveri come non si vedeva dal periodo più incandescente della guerra civile scoppiata quattro anni fa, quando la piazza principale era teatro giornaliero delle scorribande di diverse tribù in lotta nella zona. Solo che adesso i corpi che affiorano e che la gente cerca di portare a riva e lavare con acqua pulita, secondo i doveri dell’Islam, per poi procedere alla sepoltura, sono i corpi dei migranti.
Hussein Asheini, locale capo della Mezzaluna Rossa, intervistato da Al Jazeera, dice che ne sono stati raccolti già 105, che pare siano africani e che tra questi ci sono 9 donne e 2 bambine. Ma il bilancio è del tutto provvisorio. Gli abitanti di Zuwara sanno bene che quei barconi di legno come il peschereccio affondato a un miglio dal porto la sera di giovedì trasportano di solito tra le 300 e le 400 persone, stipate fin nella stiva. Zuwara prima della guerra era una cittadina fiorente, dove sorgeva una grande fabbrica di prodotti chimici e altre di ceramica e vetro. Quando le fabbriche sono state distrutte, alcuni degli abitanti si sono riconvertiti al traffico di esseri umani. Giovedì sera gli abitanti hanno inscenato una protesta contro i contrabbandieri di corpi. Forse per ripulirsi la coscienza rispetto ai dettami del Corano, o magari per far vedere che Zuwara non è solo un nodo strategico della rotta del Mediterraneo centrale. Magari sono stati gli stessi scafisti, che non potendo nascondere o negare che il peschereccio fatiscente sia partito da quel porto, hanno organizzato il mini-presidio. Le foto pubblicate da un fantomatico Zuwara Media Center mostrano vecchi e bambini stranamente sorridenti che imbracciano cartelli su cui gli scafisti vengono definiti «vampiri» e collage di macabre foto di naufraghi scattate chissà quando.
se vuoi, segue qui:
http://ilmanifesto.info/ecatombe-sulla-costa-libica/
la città, come avrete capito, è sulla costa, e si trova a 60 km a est del confine con la Tunisia