22:15 —+++ EDUARDO GALEANO : COSA POTREBBE SUCCEDERE SE LA GENTE, INVECE DEL DIRITTO DI VEDERE, ASCOLTARE E STARE ZITTA…COMINCIASSE AD ESERCITARE IL MAI PROCLAMATO DIRITTO DI SOGNARE, DI DELIRARE UN PO? …PER IMMAGINARE CHE UN ALTRO MONDO E’/SARA’ POSSIBILE?

 

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“Il diritto al delirio” di Eduardo Galeano

31 dicembre 2014 2 commenti

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Sognando un anno nuovo, sognando un mondo più nobile. Con le parole e la voce di Eduardo Galeano Popoffquotidiano vi augura un delirante 2015

 

EDUARDO GALEANO NEL 2012

 

Donostia Kultura – https://www.flickr.com/photos/donostiakultura/7313863382/

Eduardo Galeano in 2012, at University of Deusto, Literaktum.

UNIVERSITA’ DI DEUSTO, A BILBAO IN SPAGNA (PAESI BASCHI)—

Risultati immagini per BILBAO SPAGNA MAP

 

 

 

 

Il diritto al deliro

 

https://youtu.be/a_tW9WJUVdw

 

 


Anche se non possiamo indovinare il tempo che sarà,
abbiamo almeno il diritto di immaginare
ciò che vorremmo che fosse.

Le Nazioni Unite hanno proclamato
estese liste di diritti umani,
ma la maggior parte dell’umanità
non ha altro che il diritto
di vedere, ascoltare e stare zitta.

Che sarà se cominciassimo ad esercitare il mai proclamatoauguri 2015
diritto di sognare?
Che sarà se iniziassimo a delirare per un po’?,
alla fine dell’anno,
andiamo a posare gli occhi al di là dell’infamia
per immaginare un altro mondo possibile.

“L’aria sarà ripulita da ogni veleno che non venga
dalle paure umane e dalle umane passioni.
La gente non sarà guidata dall’automobile,
non sarà programmata dal computer,
non sarà comprata dal supermercato,
né sarà guardata dalla televisione.

Il televisore non sarà più
il membro più importante della famiglia.
La gente lavorerà per vivere,
invece di vivere per lavorare.
Entrerà a far parte del codice penale
il delitto di stupidità,
che commette chi
vive per avere o per guadagnare,
invece che vivere
per vivere e niente più.

Come canta il passero,
senza sapere cosa canta,
e come gioca il neonato,
senza sapere a cosa gioca.

In nessun paese saranno arrestati i ragazziauguri 2015
che rifiutano di fare il servizio militare,
ma quelli che vorranno farlo.
Gli economisti non chiameranno livello di vita
il livello di consumo;
non chiameranno qualità della vita
la quantità delle cose.

I cuochi non crederanno
che le aragoste adorano essere bollite vive.

Gli storici non crederanno
che ai paesi piace essere invasi.

Il mondo non farà più la guerra ai poveri,
ma alla povertà.
E l’industria militare non avrà altro rimedio
che dichiarare fallimento.

Il cibo non sarà una merce,
né la comunicazione un commercio.
Perché il cibo e la comunicazione
sono diritti umani.

Nessuno morirà di fame,
perché nessuno morirà di indigestione.

I bambini di strada non saranno trattati
come se fossero immondizia,
perché non ci saranno bambini di strada.auguri 2015
I bambini ricchi non saranno trattati
come se fossero danaro,
perché non ci saranno bambini ricchi.

L’educazione non sarà un privilegio
di chi può pagarla,
e la polizia non sarà la maledizione
di chi non può comprarla.

La giustizia e la libertà,
gemelle siamesi,
condannate a vivere separate,
torneranno ad unirsi,
torneranno ad unirsi vicine vicine,
spalla a spalla.

In Argentina, le pazze di piazza di maggio
saranno un esempio di salute mentale,
perché si sono rifiutate di dimenticare
in tempi di amnesia obbligatoria.

La perfezione,
la perfezione continuerà ad essere
un noioso privilegio degli dei.

Ma in questo mondo,
in questo mondo inetto e molesto,
ogni notte sarà vissuta
come se fosse l’ultima,
e ogni giorno come se fosse il primo.”

Eduardo Galeano

(traduzione di Marina Zenobio)

 

 

 

 

 

 

http://popoffquotidiano.it/2014/12/31/il-diritto-al-delirio-di-eduardo-galeano/

 

 

  • Español

Dicen que Eduardo ha muerto

Versión para impresión
16/04/2015
Opinión

Me dijeron que Eduardo ha muerto, pero yo, creo que anda por la América, la América Nuestra, disfrazado de Galeano, viviendo lo que escribió.

 

MI DISSERO CHE EDUARDO E’ MORTO,  PERO’ CREDO CHE STIA ANDANDO  QUI E LA’ IN AMERICA, LA NOSTRA AMERICA, FACENDO FINTA DI ESSERE GALEANO, PER VIVERE QUELLO CHE SCRISSE.

 

En mil novecientos setenta y uno le llevaron a una mujer enferma, y exclamó -¡Pero señores, señoras, yo, yo no soy doctor! Meditativo, se dijo a sí mismo, -Esta mujer está preñada de historia… -Escuchen todos, escuchen todas, se nos desangra esta mujer, ¡tiene las venas abiertas!, ¿Quién es el culpable?, preguntó… Todos callaron, todas callaron. Solo una pequeña niña, solitaria, con una estrella de fuego rojo marcada en el brazo, señaló al norte. Y Eduardo comprendió, -Claro, claro, la memoria, el fuego, he ahí la receta medicinal…y se puso a buscar los ingredientes debajo de cada pie descalzo de los hijos, de las hijas, de aquella señora desarmada.

 

Cuentan los vientos cálidos del Sur que, cuando nació, no cumplió con el requisito clínico de llorar, al parecer, se negó a replicar lo que consideró una marca occidental de inconformidad; decidió hacer silencio y observar, hasta los días siguientes. La última vez que se le vio con los ojos de este mundo, estaba escribiendo, escribiendo su nombre, Eduardo Galeano, Eduardo que en las manos de Hugo, el arañero, dijo al gigante de las siete leguas, “América Latina despertó, el Caribe despertó, y aquí está el testimonio del parto de aquella mujer preñada que una vez me trajeron a la imaginación.”

 

El Rey no Está desnudo, dijo a los incrédulos miedosos en algún pasaje de la memoria andante, -¡Es el mundo que está al revés! ¡Patas arriba!…y riendo -con toda la seriedad del caso- se puso a caminar con los pies en el cielo, y a soñar con la cabeza en la tierra.

 

Ayer, o hace unos días sin noche, poco importa, la prensa (des)informó que Eduardo murió. Pero yo, creo que él quiere que lo alcancemos, allá, en el horizonte de la memoria del porvenir, y con cada paso en que nos acercamos, el muy travieso, se aleja, quiere ayudarnos a caminar.

 

Me dicen que Eduardo ha muerto, pero yo, no me lo creo. Creo que Eduardo es un hijo de los días, y los hijos de los días nunca mueren.

 

– See more at: http://www.alainet.org/en/node/169005#sthash.M3wplQYm.dpuf

 

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5 risposte a 22:15 —+++ EDUARDO GALEANO : COSA POTREBBE SUCCEDERE SE LA GENTE, INVECE DEL DIRITTO DI VEDERE, ASCOLTARE E STARE ZITTA…COMINCIASSE AD ESERCITARE IL MAI PROCLAMATO DIRITTO DI SOGNARE, DI DELIRARE UN PO? …PER IMMAGINARE CHE UN ALTRO MONDO E’/SARA’ POSSIBILE?

  1. Donatella scrive:

    Leggere queste parole, queste poesie, ci fa vivere meglio e affrontare con un sorriso e con più forza ( la nostra è poca) la giornata.

  2. nemo scrive:

    Un mondo ‘capovolto’ rispetto a com’è.

    • Chiara Salvini scrive:

      eh sì, ma dentro ci siamo noi con la testa in giù e le gambe all’aria| Dato questo stato…quando ci vediamo, noi quattro con le scarpe in cielo? Se non posso vedere Enzo, pazienza! ciao a tutti, grazie, chiara

  3. nemo scrive:

    Domani pomeriggio ? Nemo ti (vi) viene a prendere e poi ti (vi) riporta: si vede anche Enzo …

    • Chiara Salvini scrive:

      non discuto perché altrimenti non si fa più! Obbedisco e basta. Ma a che ora? vorrei almeno essere vestita! c’è Mario a SR che penso verrà molto volentieri! A suo modo (autistico) ti è molto affezionato…grazie, chiara

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