Puoi anche dire “no”
L’assertivita al femminile
di Bagnato Gabriella, Bauer Beatrice…
EDITORE BALDINI CASTOLDI 2002
” PUOI ANCHE DIRE : ” NO ” ” —UNA DELLE COSE PIU’ DIFFICILE PER UNA DONNA//
PER CARITA’ : NON TUTTE—OLTRE A CHI HA IMPARATO CON ENORMI DIFFICOLTA’ //
C’E’ ANCHE CHI, IMPARARE AVRA’ IMPARATO—SPECIE SE DEI NOSTRI “QUARANTA”—
MA GIA’ AVEVA UN TIPO DI CARATTERE CUI ERA “QUASI” PIU’ FACILE OPPORSI CHE ACCONDISCENDERE—
LA GRANDE DISTINZIONE E’ SEMPRE LA STESSA : SE QUESTA EVENTUALE SIGNORA STA PARLANDO CON UNA DONNA / O CON UN UOMO–
PER QUESTE PERSONE—ANCHE MILITANTEMENTE FEMMINISTE —C’E’ SEMPRE UNA GRANDE DIFFERENZA DI COMPORTAMENTO “ALLA BASE”.
POI CI SONO ALTRE, IN PIU’ O MENO CARENZA DI AFFETTO COSTANTE –O CARENZA DI STIMA —IL CHE E’ QUASI LO STESSO
ED ALLORA —A DIRE “NO” — SANNO CHE IL PREZZO E’ PER LORO TROPPO ALTO ;
C’E’ ANCHE CHI LO FA…MA POI, SPECIE CON GLI ANNI —DIVENTANO “MARAGRESTE”
e POI, C’E’ —CHIARA L’HA CONOSCIUTA BENE // PIU’ D’UNA // FORSE ERANO SUGLI OTTANTA—QUINDI QUALCHE ANNO C’E’ ANCORA PER CRESCERE —
DONNE VISSUTE BENE CHE SAPEVANO DIRE ” NO ” / CON FERMEZZA GENTILE / E POI ANCHE UN SORRISO!
L’assertività di cui si parla in questo libro è “al femminile” (e può riguardare anche dei maschi ) solo perché si rivolge a persone “intimidite” / intimidate —che hanno “troppa” paura per esistere vicino a degli altri—
” Al mattino mi sveglio allegra, in una disposizione meravigliosa verso l’universo. Poi ci sono gli altri. ” –ha scritto una volta Alda Merini—
Inoltre è “al femminile” perché si vuole subito prendere le distanze da quei modi assertivi in cui uno vuole vincere (non arrivare ad uno scambio, se non ad una comprensione) —e —attenzione —anche con mezzi “scivolosi”—del tipo che il fine giustifica.
Il titolo secondo chiara dovrebbe essere: come arrivare ad una ” fermezza gentile” : allora queste riflessioni varrebbero sia per ragazze che per ragazzi.
Quanti ragazzi / e anche, oggigiorno, quante ragazze giovani conoscete che avrebbero necessità di partecipare a questo corso ?
Ma tutto è rimandato a domani…
oggi è già notte, quella notte della domenica che “quasi sempre” prelude al famoso lunedì nero del ricomincio la settimana–
E CHIARA CHE è GIA’ UNA ZUCCA NON SA CHE MEZZO PRENDERE PER ARRIVARE ALLE LENZUOLA +++MOLTE COPERTE…
IN BRACCIO? OH SUBITO, MON PRINCE BLUET
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” Al mattino mi sveglio allegra, in una disposizione meravigliosa verso l’universo. Poi ci sono gli altri. ” Non è da tutti svegliarsi in questo felice stato: sembrerebbe ‘ più comune ‘ il contrario. Forse perché la Merini era una poetessa.
no, nini, io non ” poetesso” niente, ma mi sveglio sempre così, anche con tutti i dolori di questa malattia, e sempre convinta che oggi andrà meglio di ieri…” Ma poi ci sono gli altri. E i miei non sono semplici “altri, sono tutti “caporali”, quelli di Totò —ciao, grazie di strami un po’ vicino, M non scrive?
No, M. legge ma non ‘sa’ scrivere …. come i famosi carabinieri delle barzellette …..