Esperto di armi elettroniche sparì nel nulla nel 1990: si riapre il caso Cervia
Originario di Borgomanero, venne rapito alla vigilia della guerra del Golfo. Il tribunale di Roma respinge l’archiviazione: due ministeri a processo per aver ostacolato le indagini
Si riapre il caso di Davide Cervia, lo specialista di armi elettroniche borgomanerese rapito vicino a casa nel settembre del 1990. La famiglia di Cervia ha chiamato in causa lo Stato su una vicenda che presenta numerosissimi lati oscuri e inquietanti: ha trascinato sul banco degli imputati i Ministeri della Difesa e della Giustizia con l’accusa di condotta negligente per avere ostacolato l’accertamento delle cause che hanno condotto al rapimento di Cervia.
La causa per «violazione del diritto alla verità» è iniziata nel 2012, ma l’Avvocatura dello Stato aveva chiesto la prescrizione. Adesso la seconda sezione del Tribunale Civile di Roma, tramite il giudice Paola D’Ovidio, ha invece accolto la richiesta dei familiari: il processo continua, e Marisa Gentile, moglie di Cervia, potrà portare in dibattimento prove e documenti contro i Ministeri. Davanti al Tribunale era stato organizzato un sit in dell’associazione «Dove sei?», che riunisce i parenti delle persone scomparse.
segue nel link se vi interessa!