giuseppe arcimboldo Milano 1526 – Milano, 1593
I poeti impaludati
I poeti impaludati
hanno fondato
un circolo vizioso
dove s’inculano tra loro
col prepuzio cinto d’alloro
Col massimo rumore
e il minimo piacere
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proseguiamo con gli intellettuali
Sono un intellettuale.
Sono vuoto come un uovo alla coque
tutto succhiato
Sono bianco e levigato
neanche un po’ di cacca:
mi sono tutto lavato!
Con un tremendo sforzo
Da un culo di gallina son saltato
Ma inganno tutti perché
Non ho neanche il forellino:
mi sono succhiato da solo!
Sono vuoto come
Uno scherzo di carnevale:
tutto l’anno!
E in questa grande e bella società
Ci vivo come un pascià
E faccio il gioco dei si e dei no:
Ascolto assorto un poco assonnato
E quando sono interpellato
Dico un si o un no, molto ponderato
Oppure dico “ouì” o “non” col mignolo piegato
La fatica, tutti lo sanno, mi ha stroncato
Chiudo gli occhi e m’addormento rilassato.