” UNO SPAZIO PER L’ANPI? ” DI MAURIZIO MAGGIANI, SCRITTORE :::: ARRIVATOMI, LO PUBBLICO E L’HO LETTO CON PIACERE COME SEMPRE CHI CHIEDE PIU’ VOCI, I GIOVANI ECC. LA DEVOZIONE AL PARTITO DEMOCRATICO DI RENZI, PERO’. E’ SUA ANCHE SE L’ACCOGLIAMO CON PIACERE…Speriamo in lettere discordi…chiara, il blog non so—

 

 

Uno spazio per l’ANPI?

Sommessamente, con tutto il rispetto e la gratitudine dovuti e voluti all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e ai suoi combattenti per la Libertà e fondatori della Repubblica, ora che il Partito Democratico e il suo segretario hanno finalmente dato un po’ dello spazio, della vista e della parola che così a lungo e con veemenza l’associazione ha perorato per accreditare nel cuore pulsante delle feste dell’Unità il suo autorevole punto di vista sulle riforme costituzionali, ora che quest’ultima battaglia per la libertà si è conclusa nella soddisfacente cornice del festival dell’Unità di Bologna e i sinceri democratici presenti hanno constatato con sollievo che se proprio non l’ha vinta questa battaglia l’ANPI nemmeno l’ha persa, e quelli assenti forse si sono accorti di qualcosa o forse di niente, ora vorrei, sommessamente ripeto, dire qualcosa al presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia, uomo che ammiro e di cui condivido grande parte del pensiero. Non ci trova qualcosa di illogico professore, come un falso suono, nel star lì a chiedere, a implorare o a pretendere, a un partito –il partito di riferimento?- un po’ di voce e di spazio? Non le sembrerebbe logico invece l’esatto contrario? Che fossero i partiti nel tempo della loro grande e forse mortale crisi esistenziale, a chiedere, supplicare un poco di spazio all’ANPI per illustrare alla Nazione le loro posizioni sui grandi temi della democrazia? Non dovrebbe forse essere l’ANPI, per statuto e vocazione, lo spazio più grande e nobile e progressivo dove si custodiscono, si discutono, si studiano e si rinnovano le ragioni fondanti della nostra democrazia? Sì, ma non lo è. Avete nel corso dei decenni innalzato centinaia di monumenti, affisso migliaia di lapidi, deposto milioni di corone, pietra fredda e fiori che seccano, forse energie e risorse potevano essere impiegate più creativamente e per più feconde edificazioni. Ci avete messo sessant’anni per prendere atto che le grandi idee non muoiono mai ma gli uomini sì, e dunque aprire l’ANPI ai non ex combattenti, alle nuove generazioni, ma a fronteggiare Matteo Renzi c’era lei, e invece sarebbe stato bellissimo e assai significativo che ci fosse stato un vent’enne, l’immagine plastica di un‘idea viva e progressiva; a parte belle ma sporadiche esperienze la vostra associazione è ancora assai più di categoria che di idee. Siete stati e siete tuttora per quel che potete assai generosi della vostra esperienza di vita e di pensiero, forse avreste dovuto essere altrettanto generosi nel consegnare assieme alla vostra memoria anche l’onere della responsabilità e dell’azione alle nuove generazioni perché la memoria non si rinsecchi ma sia plastica esperienza di conoscenza. Sono onorato di dare il mio piccolo contributo al museo della Resistenza di Fosdinovo, è un posto bellissimo dove accadono una quantità di cose interessanti e piacevoli e istruttive, ce ne sono altri, ma conosco una quantità allarmante di strutture museali che sono imago mortis di ciò che dovrebbero tenere vivo. Ecco professore, il fatto è che forse è troppo tardi perché la sua associazione sia il luogo che non è, e questa sarebbe una perdita tragica e irreparabile per l’oggi e per il domani di questo Paese, e il carico di questa perdita, mi permetta, grava innanzitutto sulle spalle di chi ha voluto caricarsi dell’onore di non consentirla.

Il Secolo XIX, 11 settembre

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9 risposte a ” UNO SPAZIO PER L’ANPI? ” DI MAURIZIO MAGGIANI, SCRITTORE :::: ARRIVATOMI, LO PUBBLICO E L’HO LETTO CON PIACERE COME SEMPRE CHI CHIEDE PIU’ VOCI, I GIOVANI ECC. LA DEVOZIONE AL PARTITO DEMOCRATICO DI RENZI, PERO’. E’ SUA ANCHE SE L’ACCOGLIAMO CON PIACERE…Speriamo in lettere discordi…chiara, il blog non so—

  1. ... scrive:

    Non mi è molto chiaro con chi ce l’abbia Maurizio Maggiani. L’ANPI si è aperta da molti anni a tutti i cittadini che condividono gli ideali della Resistenza, non quelli imbalsamati nelle lapidi e nei monumenti molte volteb retorici. Aprirla ha voluto rimarcare che c’è bisogno di Resistenza, che bisogna battersi perché la Costituzione venga attuata e non rottamata, se mai maggiormente attualizzata perché di strada ce n’è tanta da fare. Nella Resistenza e poi nella stesura della Costituzione hanno operato forze politiche diversissime, non un solo partito, nemmeno troppo legittimato dalle elezioni, a colpi di maggioranza. Onestamente mi pare che i pericoli siano altrove: la famosa pagliuzza a confronto della trave. Se il fascismo in Italia è stato sconfitto, lo dobbiamo anche perché le forze antifasciste, di diversissime estrazioni, hanno faticosamente trovato un’unità di azione. Mi sembra meschino, in questi momenti in cui davvero la nostra democrazia bambina viene minacciata seriamente, fare le pulci, pur con tutti i rispettosi distinguo, a chi fa di tutto per difenderla.

  2. nemo scrive:

    A nemo pare di capire che Maggiani incoraggi l’ ANPI ad avere più considerazione di se stessa senza chiedere di partecipare agli altri ( qui, al Pd renziano ), semmai, concedendo spazi perché i suoi sono più importanti di quelli dei partiti di oggi, che non hanno lo ‘spessore’ e la tradizione dell’ ANPI. Bella l’ osservazione che sarebbe stato meglio che, ad ‘affrontare’ Renzi alla festa dell’ Unità di Bologna, fosse stato un giovane al posto di Smuraglia. Insomma, un incoraggiamento ad aprirsi al nuovo per non fare scomparire l’ Anpi perché ” ….sarebbe una perdita tragica e irreparabile per l’oggi e per il domani di questo Paese …” come scrive Maggiani ( che afferma anche di condividere le idee di Smuraglia. Quindi, di essere per il NO ).

    • Chiara Salvini scrive:

      molta contenta dell’approvazione dei miei capi: nemo& Co–Siamo a Sanremo e vi mandiamo un salute particolarmente ispirato di sole, ciao notte miei Peynet cari

  3. .Donatella.. scrive:

    Probabilmente non avevo capito fino in fondo il significato dello scritto di Maggiani. Giusto chiedere all’ANPI di essere di più di quello che tradizionalmente è stata e di farsi ancora di più centro di chi può portare avanti, anche per ragioni di età, la battaglia (sarebbe meglio dire la guerra) per la difesa e per la messa in pratica degli ideali della Resistenza. Che però un resistente novantenne sia in prima linea, in questo mondo che ci vuole tutti giovani, a me non dispiace ( anche se capisco le buone ragioni di Maggiani).

  4. roberto scrive:

    sarò molto più banale perchè condivido quel che “scrive” e Donatella, meno, Nemo. Trovo che un “giovane novantenne” ancora in prima linea sia un fatto meraviglioso!
    Quest’idea che la giovane età valga per tutto non mi convince.
    Venendo a Maggiani e alla mia banalità: quando ho cominciato a leggere ed ho letto il primo avverbio”sommessamente”, ahimè mi si è rivoltato lo stomaco.
    Perchè?
    Perchè certe allocuzioni, per me per validi motivi, col tempo vengono usurate ed usurate male: è l’inizio di ogni sproloquio della Meloni che, subito dopo, comincia ad alzare la voce, come quando dice da brava scolara”il non l’ho interrotta” e da quel momento da sulla voce a tutti. No, “sommessamente” lo trovo urticante,

    • Chiara Salvini scrive:

      bravo Robby! Però anche ” urticante “…quizàs? A sanremo dove sono arrivata sabato sera, non mi funziona la posta più di tanto, però essendo che a Milano non mi è accessibile, sono già contenta: ho trovato una tua poesia che non avevo mai letto. Adesso ” me la sospiro ” un po’ tra di me, poi la pubblico… finalmente ritornando al nostro gioco: tu grosso (non ” grossier “) poeta, io grosso editore…e così banalmente si andasse avanti fino alla fine dei tempi! ciao la tua amica chiara

  5. roberto scrive:

    Trovo urticante “sommessamente” da quando se ne è appropriata la Meloni.
    Chiara chiara non è una poesia! sono ben sette!
    e pure lunghe
    alcune buone
    altre meno buone (immagino) quando si scrive a lungo su un argomento ci si ripete e un po’ si cade
    Non sono dante ..anche se il naso…
    e
    aahh ed una è anche un pochino blasfema ma io ho sopportato poco Woytila ( ma dove a Y?)

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