ROBERTO RODODENDRO, DA ” STORIE DI DONNE ” ::: 2. SELVAGGIA

 

 

 

STORIE DI DONNE: 

 

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                                                                                      FOTO MARIO BARDELLI

2. 

Selvaggia

 

Da quando ricordo
ho vissuto d’istinti
convinta che fossero
scelte emancipate
ponderate decisioni

Fummo tanti fratelli e una madre
mio padre innamorato del calcio
– capitano allenatore ed arbitro –
fece di noi una squadra
che non vinse mai

Così presi a calci la vita
che amavo come un pallone
la seguivo dove rotolava
giocatrice appassionata e inesperta

Ma è un modo per vivere questo?
Ero donna

A sedicianni lo volli scoprire
tra le braccia di un ragazzo
che non si lasciò marcare
e si unì alla squadra di mio padre

Smisi pantaloncini e scarpe chiodate
quando conobbi Alfiero
uomo atticciato pomposo e sposato
che finalmente mi rese donna veramente
lontano dal campo

Calciai la mia vita in corner
dimenticando i palloni
in quell’unica passione
in rabbie e rimorsi mai risolti

mi regalava mazzi di rose rosse
stanze nascoste e frasi appassionate
e a volte ancora lo sento
dentro di me

Sono passati gli anni
mio padre è caduto sul campo
Scontento e irascibile all’angolo
commemora i suoi tempi

Io sicura come sono
che siano i miei liberi convincimenti
continuo a sopravvivere d’istinto
ma non voglio rientrare nella squadra

roma 1992

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2 risposte a ROBERTO RODODENDRO, DA ” STORIE DI DONNE ” ::: 2. SELVAGGIA

  1. roberto scrive:

    mario è sempre un grande ma immagino (sentite le sue condizioni attuali) che l’impostazione sia stata la tua: bellissima, grazie.
    E non è vero che ti ho dimenticato..
    nota , ragazza distratta, gli appunti che ho aggiunto qua e là 🙂

  2. Donatella scrive:

    Tante foto di donne, tante ragioni, tante illusioni e verità.

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