Keith Haring (Reading (Pennsylvania), 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990) è stato un pittore e writer statunitense.
« Mio padre realizzava per me personaggi dei cartoni animati, e questi erano simili a come disegnavo io – con un’unica linea e un contorno fumettistico »
“…essendo insofferente alle forme espressive e ai sistemi di diffusione artistica tradizionali, per esprimere la propria vocazione Haring scelse la scena urbana cittadina, riconoscendo nel tessuto metropolitano di New York un luogo ricco di fermenti e di indirizzi. Fu proprio sotto l’egida del graffitismo che Haring iniziò a definire la propria identità artistica, divenendo gradualmente consapevole dell’originalità delle proprie creazioni grafiche; celebre l’icona del cane angoloso che abbaia, immagine di vitalità per eccellenza. “—WIKI/ sotto il nome
La metà degli anni 1980 conobbe l’esplosione della sindrome da immunodeficienza acquisita, meglio conosciuta con la sigla di AIDS; il sesso, senza le adeguate precauzioni, era ormai divenuto un’attività letale. Haring era ben consapevole della pericolosità del virus, che aveva già annientato diversi suoi amici:
(EN)« I didn’t stop having sex, but had safe sex or what was considered and understood to be safe sex at that point. […] But by 1985, AIDS had changed New York » | (IT)« Non smisi di fare sesso, ma stavolta lo praticavo in maniera sicura (o, perlomeno, in una maniera considerata sicura in quel tempo). […] Ciò malgrado, nel 1985 l’AIDS aveva cambiato New York (Keith Haring) |
La salute di Haring si fece via via sempre più malandata, fino a quando gli fu persino impossibile dipingere. L’ultima opera pubblica che eseguì fu
Tuttomondo, sulla parete esterna del convento di Sant’Antonio a Pisa; si tratta dell’ultimo inno alla vita di Haring, e di uno dei «progetti più importanti che […] abbia mai fatto». Malgrado la salute declinante, inoltre, Haring fondò la Keith Haring Foundation, che si propone di continuare la sua opera di sostegno alle organizzazioni a favore dei bambini e della lotta contro l’AIDS.
ANDY WARHOL E KEITH HARING
Keith Haring at work in the Stedelijk Museum in Amsterdam; AUTORE: Nationaal Archief
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« All’inizio la mia firma fu un animale che diventò sempre più simile a un cane » (Keith Haring[5])
We Are The Youth (1987), ( ” Siamo la gioventù “), un murale a Ellsworth Streets, Philadelphia
murale a Barcellona
« Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi: l’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare »
Nel corso della sua vita, Haring veicolò numerosi messaggi politici tramite la sua arte. Mentre si trovava a New York, era sua abitudine ritagliare titoli di giornale e formare dei collage di carattere ironico e dissacrante, riguardanti spesso personaggi pubblici come Reagan e il papa, che poi fotocopiava e incollava per strada. Fu molto attivo nell’ambito dell’emancipazione degli omosessuali e nella lotta all’Aids. Faceva parte di ACT UP, movimento politico per la lotta all’Aids.
Lavorò anche in ambiti umanitari, dedicando molte sue opere a ospedali, organizzazioni di beneficenza e orfanotrofi. (wiki)