Lorca nella Rambla dei sogni interrotti
La via più allegra del mondo, la strada dove vivono insieme alla volta le quattro stagioni dell’anno, l’unica via della terra che vorrei non finisse mai, ricca in suoni, abbondante di brezze, bella di incontri, vecchia di Sangue: Rambla di Barcellona.
Federico García Lorca
Proprio nel giorno in cui il poeta fu assassinato, le sue parole sulla Rambla fanno eco come quelle di un sogno interrotto. Solo temporaneamente interrotto…
– Cos’è l’uomo senza libertà
Oh Mariana dimmi
Dimmi come posso amarti
Se io non sono libero, dimmi
Come posso offrirti il mio cuore
Se lui non è a me
Oh Mariana dimmi
Dimmi come posso amarti
Se io non sono libero, dimmi
Come posso offrirti il mio cuore
Se lui non è a me
–
(Il 19 agosto 1936 Lorca fu fucilato dai fascisti di Franco. Negli ultimi istanti declama la sua ultima poesia.)
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maledetta volgare e stupida ignoranza …di ogni tipo …di ogni razza ….
Mescolarsi all’allegria festosa e rumorosa della rambla di Barcellona è un modo per comprendere l’animus spagnolo.espansivo,passionale,amante della libertà.Non è un caso che il primo desaperecido, la prima vittima illustre del franchismo sia stato il grande Garcia Lorca,il poeta della libertà.Senza libertà non c’è l’amore,non c’è la vita,non esiste la soggettività del singolo.Per esercitarla in tutta la sua pienezza la sua parola profonda e gridata è stata messa a tacere dalla barbarie franchista.Si sbaglia a credere che la libertà sia un bene scontato e garantito per sempre,essa è una conquista permanente della storia.Ce lo insegna Garcia Lorca con la sua arte irripetibile,con la sua tensione ad essere uomo libero,con la sua tragica e prematura fine,programmata e realizzata con ferocia dagli scherani fascisti di Franco.