DONATELLA / CARINE
Non c’entra niente, ma forse sì: ieri ho rivisto in televisione un film del 2008,” Pranzo di ferragosto”, di Gianni Di Gregorio, che è anche l’attore principale. Parla in maniera concreta e gentile di persone che si incontrano per caso e che riescono in qualche modo a sopportarsi e a volersi bene, pur abbandonati nella calura e nella solitudine della Roma di Ferragosto. Delicato e crudo allo stesso tempo, fornisce un’oasi, seppur temporanea, nel “mondo grande e terribile”.
55 min.
Pranzo di ferragosto |
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Un film di Gianni Di Gregorio. Con Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza. «continua
Commedia, durata 75 min. – Italia 2008. – Fandango uscita mercoledì 3 settembre 2008. Gianni ha un lavoro: occuparsi dell’anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell’afa estiva Alfonso, l’amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l’estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L’accordo non prevede però l’arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l’amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza “mamma abbandonata” quando l’amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte.
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Scie di vita
Scorre veloce il fiume della vita;
invano lo inseguiamo sul filo
del ricordo.
Nostalgia è il dolore
del ritorno.
Dolorosa e incerta
è la via dell’approdo.
Una scia di schiuma
è il ricamo
che fa la nostra barca
sul mare scuro e ignoto.
Forse la vita
è quella scia di spuma.
Poesia
Poesia è la terra
dove nascondiamo i semi
perché ricrescano
nella bella stagione;
poesia è il saluto
del buogiorno,
l’allegria di un sorriso del cuore,
il battito azzurro
delle ali di un colombo.
Poesia è il rumore
della strada che sbadiglia al mattino,
la luce delle finestre
che si accende alla sera.
Poesia è ilsaluto dell’estate,
promessa di tiepidi fuochi,
di cieli scuri superbamente stellati.