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< 9/13 > Tra le foto singole candidate per il premio al fotogiornalismo naturalistico troviamo anche questo emblematico ritratto di un cavalluccio maculato (Hippocampus kuda) che faceva letteralmente la spola tra un rifiuto e l’altro, nelle acque inquinate del reef vicino all’isola di Sumbawa Indonesia. Il fotografo Justin Hofman ha catturato non solo il drammatico passaggio che il cavalluccio ha preso – affidandosi a un cotton fioc, più stabile di un’alga o di un pezzo di plastica flessibile – ma anche il fondale torbido delle acque indonesiane, tra le più ricche di rifiuti di plastica al mondo.| JUSTIN HOFMAN/2017 WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR
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Quale perdita per il nostro mondo, anche pensando in modo egoistico. Eppure sembra l’ultimo dei problemi per i grandi della Terra.
Stupenda per la sua efficacia questa foto. Il povero ippocampo non sa su quale porcheria si mantiene stabile. Riusciamo ad ingannare anche i poveri, innocenti cavallucci di mare.
ovviamente noi non ci saremo, ma poco importa (di noi): Stiamo correndo come pazzi verso la dissoluzione.
Un po’ così:
il canto delle balene
Il canto delle balene è finito
e sulla scia delle petroliere
le orche piangono i figli non nati
Il delfino tenta voli innocenti
soffocando in plastiche colorate
e il ventre della balena
sulla riva grigia arenata
è un supermarket abbandonato
Il sole lascia piaghe sulla pelle
mentre i topi sulle spiagge
abbronzano sdraiati sulla pancia
con occhiali rosa su orecchie rotonde
Il mare è un prato di alghe ondeggianti
con sinuosi sentieri di fanghi petrolchimici
Ci nascondiamo nudi tra le canne
sulle sabbie accecanti e infinite
raggruppati in nuclei disperati
e il vento ci porta da lontano
da molto lontano
il lamento soffocato del mare.