nel link, oltre l’introduzione di Calvino che pubblichiamo, trovate quasi tutte le sue canzoni e quelle di altri da lei cantate
http://www.margotgg.it/composizione/
nasce a Torino nel 1941—è mancata nell’ultima settimana di agosto 2017
immagini da :
Margot e i Cantacronache: il cantautorato impegnato è nato a Torino
Autrice dei versi e della musica delle sue canzoni oltreché interprete, Margot è un personaggio nuovo nella scena italiana. Possiamo dire che ha due anime: quella barricadera, che l’ha portata, dal suoi esordi col gruppo di “Cantacronache”, a riprendere la tradizione dei “canti di protesta” di tutti i tempi e di tutti i paesi; e quella intimista, attenta a tutte le sfaccettature e gli spigoli della quotidiana psicologia coniugale. Che la “vera” Margot sia questa seconda — della quale il disco che qui si presenta dona un ricco repertorio, — è una constatazione fin troppo facile per essere del tutto vera: forse è più esatto dire che è proprio da questa Margot degli interni casalinghi, delle finestre cittadine, delle stanze d’albergo, con tutta la sua sensibilità per I’insoddisfazione nascosta sotto le ore apparentemente più tranquille e contente dei nostri tranquilli e contenti contemporanei, è proprio da questa Margot che matura ed esplode l’altra, quella delle canzoni di ribellione. Non stupirà quindi trovare In questo disco, accanto a sei canzoni interamente di mano margottiana, due da lei musicate su versi d’un poeta come Franco Fortini, pronto sempre a voltare la lama della sua amarezza più dal verso del “pubblico“ che da quella del “privato”. I versi di Margot delineano ogni volta un “racconto di oggetti” ma qui siamo esattamente agli antipodi del “cosmismo” narrativo di Robbe-Grillet: qui ogni oggetto è carico di tutto il suo significato umano, affettivo. Gli elenchi d’oggetti nella CANZONE DELLA VALIGIA esprimono un teso struggimento che la musica sottolinea, con quell’evidenza didascalica che Margot pone nelle più semplici trovate di composizione. Così in POMERIGGIO DI DOMENICA gli improvvisi fragori delle radio dei vicini costituiscono una specie d’illustrazione musicale all’interno della canzone; e nella fortiniana CANZONE DEI LITIGI le battute della coppia litigiosa diventano una specie di poliedro di specchi in cui la voce interseca sè stessa in angolazioni oblique o pungenti.
Italo Calvino
l’ho ascoltata l’altro giorno… non devo perdermi questa pagina.
Chiara, non ho ancora capito come ritrovar la roba!
nella prima pagina, sopra ” ultimi inserimenti ” c’è un’etichetta bianca in cui scrivere l’argomento, meglio un nome, e poi fai ” cerca “, ciao, grazie chiara
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grazie, l’ho rimessa, ma l’avevo già messa, comunque grazie di ricordare. ciao chiara