DONATELLA D’IMPORZANO CONTINUA A VEDERE I NOSTRI FILM::: IL SENSO DELLA BELLEZZA- ARTE E SCIENZA AL CERN, DI VALERIO JALONGO

Risultati immagini per ginevra il cern

IL CERN, A GINEVRA

 

 

 

 

Sull’onda di queste belle musiche, vi parlo dell’ultimo film che ho visto. Certo, non è come danzare, ma ancora una volta, pazienza:
“Il senso della bellezza. Arte e scienza al Cern” di Valerio Jalongo; produzione Italia-Svizzera, 2017.

 

 

 
Il film parla del CERN di Ginevra, creato nel secondo dopoguerra dai fisici europei quasi come antitesi al progetto Manhattan, che portò alle bombe americane di Hiroshima e Nagasaki. Il CERN ha scopi pacifici, non ha finalità di lucro e le sue scoperte sono condivise e a disposizione di tutti. In questo gigantesco laboratorio, alla periferia di Ginevra, diecimila scienziati di tutto il mondo collaborano intorno alla più grande macchina mai costruita dall’uomo, alla ricerca di ciò che ha dato origine al nostro universo, un milionesimo di secondo dopo il Big Bang. Questa grande comunità di scienziati, lavorando per la scienza pura, senza alcuna applicazione pratica, è stata all’origine dell’invenzione che più di ogni altra ha rivoluzionato le nostre vite: è infatti al CERN che nel 1990 nasce il World Wide Web, l’internet libero di un mondo senza più confini. Il cuore del film è la ricerca della realtà della natura, che ama nascondersi, come diceva Eraclito. La bellezza sta nel desiderio stesso di conoscere ciò che è da sempre in noi e fuori di noi, ma che non riusciamo a comprendere perché non si svela ai nostri cinque sensi. E’ l’intuizione degli artisti e la ricerca dei fisici, che parlano con linguaggi molto differenti tra loro, l’arte e la matematica, entrambi espressioni di un desiderio, quasi una costrizione molto umana di ricerca e di conoscenza. Nonostante la complessità in cui ognuno di noi vive immerso, la frammentazione e l’estrema specializzazione delle competenze e dei lavori, resta il bisogno di superare la paura che tutto questo ci infonde e l’aspirazione a comprendere di cosa siamo parte.
I fisici del Cern, che intervengono nel film: Fabiola Giannotti, la prima donna a dirigere il CERN dal 2016. Afferma che il fisico deve essere capace di sognare per spingersi oltre. E’ convinta che il mestiere del fisico si avvicini a quello dell’artista perché la sua intelligenza deve andare al di là della realtà che ha ogni giorno davanti agli occhi; Louis Alvarez Gaumè, fisico spagnolo che lavora alla “Teoria delle stringhe” e alla “Teoria della gravità quantistica”; Sergio Bertolucci, fisico italiano delle particelle, nel luglio del 2012 ha annunciato la scoperta dell’esistenza del bosone di Higgs o comunque di una particella che ne presenta tutte le caratteristiche; John Ellis, fisico britannico; Paolo Giubellino, Gian Francesco Giudice, Michelangelo Mangano, Marzio Nessi, fisici italiani.
Un film affascinante per i misteri che ci fa intravvedere e per la semplicità e la simpatia di questi scienziati, che parlano di cose difficilmente comprensibili in maniera umana.

 

 

NOTA DEL BLOG:

 

Risultati immagini per VALERIO JALONGO WIKI

Valerio Jalongo (Roma1960) è un registasceneggiatore e produttore cinematografico italiano, autore dei film Messaggi quasi segreti (1997), Sulla mia pelle (2003) e La scuola è finita (2010).

 

Laureato in filosofia, frequenta la Scuola di cinema Gaumont e in seguito si trasferisce a Los Angeles, dove studia cinema alla University of Southern California. Nel 1983 debutta dietro la macchina da presa dirigendo Il volo, episodio del film collettivo Juke box, a cui partecipano anche altri registi come Carlo CarleiAntonello GrimaldiDaniele Luchetti e altri[1].

Nel 1988 vince il premio De Sica per il docudrama DreamCity (La città dei nostri sogni), girato a Los Angeles. Nel 1997 esordisce nel lungometraggio di finzione con il film Messaggi quasi segreti, con Ivano MarescottiBrendan Gleeson e Anita Zagaria, una storia ambientata a DublinoMessaggi quasi segretiviene premiato come miglior film al Festival Internazionale “Scrittura e Immagine” 1997 ed è proiettato in vari festival mondiali[2].

Negli anni seguenti Jalongo realizza alcuni lavori per la televisione, tra cui Il caso Bebawi, la miniserie in due puntate Torniamo a casa (1999), con Barbara De RossiRoberto Citran e Arnoldo Foà, collaborando anche ad altre sceneggiature.

Nel 2001 comincia a condurre un gruppo di scrittura creativa con i detenuti del carcere romano di Rebibbia, e nel 2003 torna al cinema con un nuovo lungometraggio, Sulla mia pelle. Il film, interpretato da Ivan Franek e Donatella Finocchiaro e presentato in concorso al Torino Film Festival e al Festival Internazionale di Bangkok, affronta importanti temi sociali legati alla presenza della camorra in Campania.

Dal 2005 partecipa prima all’esperienza di Ring poi è tra gli animatori del movimento 100autori. Realizza il documentario Di me cosa ne sai, un’inchiesta sulla storia del cinema italiano e sulle trasformazioni culturali dell’Italia negli ultimi trent’anni. Presentato nel 2009 alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia, e ai Festival di Londra e AmsterdamDi me cosa ne sai ha ricevuto il premio della Federazione italiana dei circoli del cinema.

Nel 2010 gira La scuola è finita, sceneggiato insieme a Francesca Marciano, Daniele Luchetti e Alfredo Covelli, che racconta la drammatica realtà all’interno degli istituti scolastici. Il film, interpretato da Valeria GolinoVincenzo Amato e Fulvio Forti, è presentato in concorso alla quinta edizione del Festival di Roma.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *