Guido Crainz: “Quel patto nato dalla lotta partigiana”
“””…< È netto e senza equivoci il dettato costituzionale che vieta ‘la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. Altre parti poste in calce alla Carta sono trasitorie, questa affermazione invece è una ‘disposizione finale’ in senso proprio: completa il tessuto di una Costituzione nata, come diceva Pietro Calamandrei, ‘nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati’. Chiude la via a ogni possibile ritorno del fascismo, vietato in ogni sua sembianza, e ha le sue solide premesse nell’insieme stesso della Carta. Nel suo delineare principi e orientamenti capaci di radicare la democrazia nella cultura, nelle istituzioni e nella legislazione della Repubblica. La dodicesima disposizione rafforza e corona quell’impianto, sbarrando ogni varco al rinascere di un partito fascista ‘sotto qualsiasi forma’: e le ‘norme di attuazione’ sono state definite nel 1952 dalla legge Scelba >. …”””
( da la Repubblica di Sabato 30 Dicembre 2017 )