UNA PAROLA AL GIORNO.IT
Flutto
flùt-to
SIGNIFICATO :: Onda del mare; mare; moto dell’onda vicino alla costa
voce dotta recuperata dal latino fluctus, derivato di flùere ‘scorrere’.
una man pur d’avorio la reggea
per questi errori preziosi e quelli;
E mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea,
l’or de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene a’ suoi rubelli.
Con Marino entriamo, trionfalmente, nel Barocco. Epoca maestosa fino alla pomposità, ricca fino al kitsch, eppure al fondo insicura e tormentatissima. Proprio per questo la sua poesia è al tempo stesso artificiosa e leggera, volta al puro diletto.
questo sonetto, ad esempio, descrive semplicemente una donna che si pettina, ma lo fa attraverso un’unica, elaborata metafora. I capelli sono “onde dorate”, attraversate da una nave d’avorio (il pettine), che è condotta qua e là da una mano non meno eburnea. E mentre il pettine divide la chioma con una riga drittissima, Amore raccoglie i capelli spezzati per farne catene, con cui legare le persone a lui ribelli.
Insomma non è certo una poesia profonda, eppure mi è sempre piaciuta molto. Un motivo è certamente la musicalità dolcissima, che ti conduce per mano da un verso all’altro. Basta far scivolare le parole sulla lingua, e si sente proprio il gusto della parola bella.
E poi c’è quella luminosità vellutata, nella quale realtà e metafora si confondono. Il lucido biancore del pettine affonda nel biondo caldo dei capelli, che fluiscono lenti come colate d’oro. E l’oro è in effetti protagonista, diffondendo la sua presenza anche da un punto di vista fonico (avorio, errori, Amor…) mentre l’allitterazione della L (flutti tremolanti e belli) sembra fluidificare ancor più la chioma, trasformandola quasi in luce liquida.
Ecco, qui si vede il modo straordinario in cui la poesia può trasfigurare la realtà: un piccolo istante, che nella corrente del tempo sarebbe del tutto insignificante, rivela una preziosità infinita, un’insospettata perfezione.
“Il fine del poeta è la meraviglia”, sentenziava Marino. E la meraviglia è qualcosa di più dello stupore: dà un senso di freschezza, di gioia, come il dolce canto di una donna che si leva nell’intimo delle sue stanze. È il calore di una luminosità nascosta nel cuore dei dettagli.
Lucia Masetti, dottoranda in studi umanistici all’Università Cattolica di Milano, ogni lunedì apre uno scorcio letterario sulla parola del giorno.
Flutto, fluire, flusso: il suono ci suggerisce qualcosa che scorre, che va avanti superando dolcemente ostacoli. Ci piacerebbe fluire e ancora di più fluttuare nell’aria, guardando dall’alto in basso la terra sottostante.