ALESSANDRO OPES, REP. 12 GIUGNO 2018, PAG. 2 :::: IL GOVERNATORE DI VALENCIA : NON VOLTIAMO LE SPALLE PER UN PUGNO DI VOTI IN PIU’…

 

 

Intervista

Il governatore di Valencia

“Noi non voltiamo le spalle per un pugno di voti in più”

ALESSANDRO OPPES

 

XIMO PUIG, NEL 2015

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«Non è possibile guardare dall’altra parte, mentre il Mediterraneo si trasforma in un cimitero». Ximo Puig, presidente socialista della Regione di Valencia, è preoccupato ma da ieri vede un segnale di speranza grazie alla decisione del premier Pedro Sánchez di aprire le porte ai rifugiati.

Presidente, come è nata la proposta di accogliere i migranti della nave Aquarius?

«Noi già in passato, con la crisi di Lesbo, prendemmo la decisione di noleggiare una nave per prestare soccorso a persone che si trovavano in una situazione di emergenza.

Siamo convinti che tutte le regioni del Mediterraneo dovrebbero essere solidali nei momenti di crisi eccezionali. Non possiamo lasciar morire la gente: è una pura questione di umanità».

Che tipo di organizzazione si è data Valencia per far fronte all’arrivo di rifugiati?

«Abbiamo articolato un progetto con diverse Ong e con i Comuni per organizzare l’accoglienza. Ma è un impegno che può essere portato a compimento solo sotto la guida del governo centrale, che ha l’autorità per marcare la linea. Noi diamo il nostro appoggio pratico alla politica che venga decisa da Madrid».

E con il nuovo esecutivo di Pedro Sánchez avete subito trovato un interlocutore disposto ad ascoltarvi. Non si può dire altrettanto riguardo al precedente governo di Rajoy.

«Rajoy non ci ha mai voluto dare ascolto. Ma ora le cose sono cambiate. Appena è partita la proposta da Valencia, mi ha chiamato la vice-presidente del governo, Carmen Calvo, dicendomi che erano disposti ad appoggiare l’iniziativa».

Che cosa pensa possa cambiare, con il nuovo governo, riguardo alla politica migratoria?

«Quello che è stato fatto è un gesto.

Il problema è che la questione ora dev’essere affrontata dall’insieme dei Paesi Ue, che devono avere una politica migratoria umanitaria, chiara, ma allo stesso tempo devono aiutare i Paesi del Mediterraneo per uscire da questa situazione».

Una politica umanitaria dell’Europa potrebbe trovare uno dei principali ostacoli proprio da parte dell’Italia.

«Le parole che abbiamo sentito pronunciare dal ministro dell’Interno Salvini forse portano un pugno di voti, ma non sono degne di nessuno che pretenda di difendere l’umanesimo cristiano».

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