Dedico queste parole a tutti i miei amici, conosciuti o virtuali, in cui riconosco ogni giorno un po’ di me
GRAZIE TANTE
(filastrocca bislacca)
Mi piace dire “grazie”
mi piace chi lo dice:
i “grazie” sono spezie
per l’anima e la voce.
Ogni ringraziamento
dà gusto alla Parola
sa d’avvicinamento
d’abbraccio che consola
colui che lo pronuncia
non è più sconosciuto
col “grazie” lui denuncia
l’idea con cui è cresciuto:
che chi è a lui di fronte,
per via di quel suo gesto,
non è da lui distante
ma è sé in un altro posto.
Il “grazie” è riconoscere
nell’altro un po’ di noi
venutoci a soccorrere
come faremmo a lui
non è perciò altruismo
nemmeno cortesia:
è stilla d’egoismo
mischiata ad empatia.
Di reciprocità
sanno quelle sei lettere:
per me è un’assurdità
di dire “grazie” smettere.
Enzo Costa, con illustrazione di Aglaja