ANNA LOMBARDI, INVIATA A NEW YORK, REPUBBLICA 17-07-2018, INTERVISTA AL FILOSOFO POLITICO MICHAEL WALZER (NEW YORK, 1935)::: ” NE’ TRUMP NE’ PUTIN MERITANO LA NOSTRA FIDUCIA: ENTRAMBI FANNO POLITICA COME FANNO I LORO AFFARI. “

 

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Michael Walzer (New York1935) è un filosofo statunitense che si occupa di filosofia politicasociale e morale. I suoi più importanti contributi comprendono una revisione della teoria della “guerra giusta” che si sofferma sull’importanza della morale in tempo di guerra; la teoria della “uguaglianza complessa”, che lega il concetto di giustizia distributiva a quello di “sfere di giustizia” e “significato sociale dei beni”; un’idea di critica sociale “immanente” che trae i propri standard critici dalla cultura condivisa di una comunità; un’originale trattazione del problema dell’universalismo, inteso in senso “reiterativo”.

È l’inventore della definizione di americani con il trattino per definire gli americani come un popolo multietnico.

 

 

REPUBBLICA DEL — 17-07-2018

http://quotidiano.repubblica.it/edizionerepubblica/pw/flipperweb/flipperweb.html?testata=REP&issue=20180717&edizione=nazionale&startpage=1&displaypages=2

 

Visto dagli Usa

Michael Walzer

“ L’affarista e lo spietato nessuno dei due merita fiducia”

ANNA LOMBARDI,

 

Dal nostro inviato

NEW YORK

«L’incontro di due presidenti senza testimoni, con i soli interpreti al fianco, è qualcosa di inaudito: nessuno potrà mai davvero sapere che cosa si sono veramente detti. Quanto Trump abbia veramente incalzato Putin, ad esempio: cosa di cui dubito».

Michael Walzer, 83 anni, è l’influente filosofo americano, teorico della “guerra giusta”.

Professore emerito di Princeton, autore di decine di saggi, è anche condirettore della rivista politico culturale Dissident: considerato una delle figure più influenti della sinistra liberal americana.

A proposito dell’incontro fra i due leader il New York Magazine ha titolato in copertina: “Prump Tutin” a sottolinearne l’affinità.

«In effetti l’unica notizia che viene fuori dall’incontro mi è sembrata il buon umore dei due. E mi sembra una cattiva notizia per tanti qui in America, ma anche da voi in Europa. Ma come si fa a credere a Trump quando dice che i rapporti fra i due Paesi non sono mai stati così cattivi: fino a 4 ore fa?».

L’incontro arriva al termine di una settimana di scompiglio europeo, dove Trump ha attaccato un po’ tutti, dalla Nato a Theresa May…

«Donald Trump crede davvero che la rottura dell’Unione Europea possa essere una buona cosa per gli Stati Uniti. E in questo, come dicono molti analisti, fa effettivamente gli interessi di Putin. Ma la mia idea è che dipende dal suo retaggio di affarista. Non ha il senso del suo ruolo costituzionale, né gli interessano i valori di quello che noi finora abbiamo chiamato “mondo libero”. La sua cultura è quella degli affari. Dove ciascuno insegue il proprio interesse ed è per questo che va d’accordo con Putin».

E quale sarebbe l’interesse americano nel frantumare l’Europa?

«È solo la mia impressione, non so se sia veramente così, ma suppongo che un’Europa divisa, sarebbe costretta a fare accordi commerciali e di altro genere separati con gli Stati Uniti. Come si fa con le grandi compagnie, insomma: le si distrugge per poi comprare a prezzi stracciati i singoli elementi».

Putin e Trump dicono di avere affrontato la questione delle ingerenze russe sulla campagna americana. E di avere parlato di Siria, Ucraina, nucleare…

«Quello a cui abbiamo assistito mi sembra solo un grande show, una messa in scena che non porta risultati. A parte gettare fumo negli occhi in un momento in cui l’America deve fare i conti col più grave cyber attacco russo della storia. La mia idea, semmai, è che più Trump va avanti con la presidenza, più, sembra godersi il suo potere di distruttore dei vecchi equilibri mondiali».

Eppure Putin piace ancora a molta sinistra americana ed europea…

«Dovremmo essere disturbati da lui quanto lo siamo da Trump. Non lo comprendo, tanto più che sappiamo che finanzia molto le destre. Ma qualche idiota pensa ancora che essere anti occidentali voglia dire anche essere anti imperialisti. La mia opinione su Putin è pessima. Lo reputo un autoritario che sostiene altri autoritari solo per fare gli interessi del suo Paese. Sogna di riportare la Russia ai tempi del potere sovietico. Ed è spietato nelle sue ambizioni. Qualunque cosa possa aver detto, la cacciata degli iraniani dalla Siria, l’accordo sul nucleare quando lui stesso ha già violato precedenti accordi: non c’è nulla di cui ci si possa fidare».

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1 risposta a ANNA LOMBARDI, INVIATA A NEW YORK, REPUBBLICA 17-07-2018, INTERVISTA AL FILOSOFO POLITICO MICHAEL WALZER (NEW YORK, 1935)::: ” NE’ TRUMP NE’ PUTIN MERITANO LA NOSTRA FIDUCIA: ENTRAMBI FANNO POLITICA COME FANNO I LORO AFFARI. “

  1. Donatella scrive:

    Sono completamente d’accordo con questo filosofo ( grazie per avercelo segnalato). Trovo che sia Trump che Putin siano due loschi figuri, che purtroppo hanno un enorme potere. Il clima politico che si respira, misero, senza prospettive per il futuro, pauroso, crudele e inumano, è anche dovuto alla presenza di questi brutti personaggi.

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