REPUBBLICA DEL 12 AGOSTO 2018, pag.23 :: L’iniziativa ::: DOPO L’APPELLO DI CACCIARI LA PAROLA AI LETTORI

 

REPUBBLICA DEL 12 AGOSTO 2018

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L’iniziativa

DOPO L’APPELLO DI CACCIARI PAROLA AI LETTORI

L’appello di Massimo Cacciari e di altri intellettuali per mettere in campo un fronte, che, in vista delle elezioni europee del 2019, contrasti le istanze sovraniste, è stato pubblicato su la Repubblica di venerdì 3 agosto. Il documento, commentato e rilanciato da numerose personalità della politica e della cultura, ha stimolato la reazione di molti nostri lettori.

Desidero associarmi all’appello formulato da Massimo Cacciari e altri.

Ne condivido le motivazioni e l’obiettivo, avvertendo anch’io la gravità di una congiuntura politica che mette a rischio i valori fondanti della nostra società.

Sono parte dell’area politica che dovrebbe esprimere una concreta opposizione e mi rammarico che al momento non siano formulati con chiarezza i termini di riferimento e le strategie da offrire a quei cittadini che intendono bloccare le politiche dell’attuale coalizione al potere. Occorre un programma e non solo una critica a quel che va facendo l’attuale governo.

Una necessità tanto più urgente nella prospettiva delle elezioni europee che rischiamo di consacrare un’altra sconfitta di coloro che all’Europa credono. In assenza di una chiara strategia pro Europa prevarranno le destre sovraniste, magari tra loro divise, ma che possono trovare nell’antieuropeismo il collante che favorisca la loro vittoria nel futuro Parlamento europeo.

— Massimo Leggeri

Sono uno psicologo- psicoterapeuta che da trent’anni lavora nella sanità pubblica. Il timore di un declino del nostro Paese come di una svolta xenofoba in Europa mi ha sollecitato a esprimere il mio consenso all’iniziativa del prof. Cacciari e degli altri. Menti aperte possono contribuire alla creazione di un movimento culturale in grado di contrastare risentimento e sotterranee pulsioni distruttive. La rottura di equilibri precedenti ( globalizzazione) ha diffuso angoscia. I cambiamenti repentini indotti da forze anonime ( mercati finanziari) inducono un senso d’impotenza. Le certezze identitarie dei movimenti progressisti paiono vuote parole… Occorre ripensare la storia grazie a un’indagine attenta del presente per un nuovo slancio di fiducia! Nessuna propaganda. L’impegno coraggioso giorno per giorno.

Importante che in questa impresa siano coinvolte sia élite intellettuali che persone comuni ( come il sottoscritto).

A quando iniziative concrete per incontri e riflessioni?

— Claudio Crialesi

Aderisco all’appello di Massimo Cacciari e degli altri intellettuali. È ora che contro questo degrado politico, sociale, culturale, di cui questo governo è tra le più evidenti espressioni, si superino le divergenze e ci si unisca. Chi preferisce continuare a fare i propri interessi di bottega ( e non alludo a un solo gruppo, ma a tutti quelli che hanno a cuore il bene dell’Europa e del Paese, ma continuano a perpetuare divisioni) è il massimo responsabile della aberrante situazione che stiamo vivendo.

— Renzo Tosi

Ho costruito la mia idea di politica sui principi paterni della Resistenza e delle lotte sindacali. Ritengo indispensabile l’apertura di una fase di riflessione, come hanno esortato a fare il professor Cacciari e gli altri su queste pagine, in grado di contrastare le correnti di deriva culturale in atto. Considero, però, altrettanto indispensabile anche la creazione di ambiti dove si torni a fare controinformazione e formazione delle coscienze; è necessario, infatti, restituire ai cittadini gli strumenti per esercitare capacità di critica e scelta consapevole.

È indispensabile, insomma, uno sforzo creativo.

Tiziana Cesselon

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1 risposta a REPUBBLICA DEL 12 AGOSTO 2018, pag.23 :: L’iniziativa ::: DOPO L’APPELLO DI CACCIARI LA PAROLA AI LETTORI

  1. Tino scrive:

    Condivido l’appello di Massimo Cacciari. Spero che nasca qualcosa di concreto che sappia aggregare coloro che in questo periodo storico si sentono politicamente confusi e indecisi – non per colpa loro – riscattandosi così da questo intorpidimento non salutare.

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