INTERVISRA A STEFANO PATRIARCA, GIA’ CONSIGLIERE DI GENTILONI CON DELEGA ALLE PENSIONI::: TAGLIO DELLE PENSIONI D’ORO::: ” MISURE RETROATTIVE CHE AUMENTANO L’INIQUITA’ “

 

REPUBBLICA DEL 14 AGOSTO 2018 –pag. 6 / in basso

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Intervista

Patriarca

“Misure retroattive che aumentano l’iniquità”

ROMA

Taglio delle pensioni d’oro.

Si tratta davvero di un ricalcolo contributivo, come sostiene il ministro Luigi Di Maio?

«Di ricalcolo, non c’è dubbio», risponde Stefano Patriarca, esperto previdenziale, già consigliere di Gentiloni a Palazzo Chigi, fondatore di Tabula.

«Vengono ricalcolate le pensioni già liquidate. Ma certo non si tratta di ricalcolo contributivo».

E allora di cosa parliamo?

«Nel testo depositato in Parlamento non si parla mai di montante contributivo, i contributi versati in una vita di lavoro, ma solo di coefficienti di trasformazione, quelle percentuali che misurano gli anni di godimento della pensione. In buona sostanza, si tratta di un taglio permanente basato solo sulla distanza tra l’età al momento del pensionamento e quella di vecchiaia».

Quella di vecchiaia già nota a tutti, vigente per legge nelle varie epoche?

«No, un’età molto più alta, ricostruita ora, addirittura applicando la speranza di vita attuale in modo retroattivo».

Si elimina l’iniquità insita nel sistema retributivo?

«No, anzi si rischia di accentuarla. In molti casi, si penalizza quanti vantano contributi equivalenti alla pensione che prendono. Un paradosso. Si penalizzano le donne, andate in pensione di vecchiaia a un’età più bassa di quella obiettivo, fissata ora. Al contrario, non si toccano alcune professioni con regimi previdenziali speciali — che davvero hanno pensioni molto alte e squilibrate rispetto ai contributi — andati in pensione a 70 anni. Per loro zero penali. Il sistema retributivo di per sé non è certo equo e ha dato luogo a prestazioni molto generose negli anni. Ma intervenire così significa aggiungere iniquità su iniquità».

Quali ostacoli tecnici e costituzionali intravede?

«Ricostruire la storia contributiva di tutti, come ieri ha scritto il ministro, è impossibile a detta dello stesso Inps. Non sono un giurista, ma l’intenzione di ricalcolare il passato mi sembra abbia un grave limite di costituzionalità. Le persone hanno fatto affidamento sulle leggi in vigore. In molti casi non hanno potuto fare altro».

Cosa si può fare?

«Un contributo di solidarietà finalizzato ad aumentare le pensioni più basse, equo e limitato nel tempo». — v.co.

 

 

Stefano Patriarca, statistico ed economista, è stato consigliere economico a Palazzo Chigi del governo Gentiloni, con delega alle pensioni. In passato, dirigente dell’ufficio studi e ricerche dell’Inps. E anche in Cgil, Cnel, Istat e ministero del Lavoro

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