MOSTRE
Courbet e la natura
22 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
«Il bello è nella natura»
Gustave Courbet
PALAZZO DEI DIAMANTI, FERRARA
progetto di ampliamento del palazzo dei diamanti (studio albini associati)
CORTILE INTERNO
Gustave Courbet
L’uomo ferito, 1844-54
Olio su tela, cm 81,5 x 97,5
Parigi, Musée d’Orsay
GUSTAVE COURBET, 1866– L’ORIGINE DEL MONDO
Gustave Courbet, per chi non lo sapesse, è il pittore del quadro icona “L’origine du Monde”, quadro custodito al musée d’Orsay a Parigi che negli anni fece, e continua a fare, molto discutere per la sua “audacia”. Il motivo è che rappresenta l’intimità di una donna, di cui non si conosce l’identità, che si dona allo sguardo dello spettatore in tutta la sua naturale femminilità.
La Città di Ferrara vuole fare omaggio all’indiscusso genio dell’ottocento e al suo originale modo di avvicinare la natura e la pittura di paesaggio. Fu un uomo dalla personalità forte e complessa, che s’impose come padre del Realismo e aprì la strada alla modernità in pittura in modo provocatorio e antiaccademico ispirandosi principalmente alla natura.
LA RENCONTRE OU BONJOUR MONSIEUR COURBET, 1854–
Il quadro è per Courbet un modo per esprimere che ormai la vecchia pittura tradizionale non ha più senso di esistere: il quadro non è più solo esclusiva delle classi agiate e non sono più solo re e imperatori ad essere raffigurati nei ritratti, ma sono sostituiti da scene di vita quotidiana e reale. (WIKI)
La mostra sarà composta da circa cinquanta tele tra cui ovviamente molti capolavori dell’artista medesimo, come “Bonjour Monsieur Courbet”, l’autoritratto “L’uomo ferito”(foto sotto), considerato un autoritratto sensuale, e le celebri “Fanciulle sulle rive delle Senna” (VEDI SOTTO), tutte opere che condurranno lo spettatore lungo un personale tragitto alla scoperta della natura vista attraverso gli occhi di Gustave Courbet, luoghi e temi cari all’artista. Si passa dai panorami della sua terra dipinti in gioventù, alle spettacolari raffigurazioni marine in mezzo alla tempesta, per poi giungere alle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti in cavità carsiche e che si aprono in torrenti, con nudi sensuali immersi in ricche vegetazioni per concludere alle sublimi scene di caccia dipinte in età matura.
Gustave Corbet fu considerato un maestro per gli impressionisti ed era estremamente apprezzato da Paul Cézanne.
La sua “magia” fu quella di svelare forme che attendevano di divenire visibili. Egli regalava una sorta di anteprima, catturava dei fenomeni naturali in transizione.
I paesaggi della sua regione di nascita, la Franca Contea, sembrano occupare un posto particolare nella lirica dell’artista, come dimostrano la vallata lussureggiante della Lue, gli aridi altipiani, gli impetuosi fiumi, il sottobosco contrapposto a cieli infiniti sono tutti elementi che Courbet ha rielaborato in moltissime e imprevedibili varianti.
Altro motivo che suscitò in lui questa voglia di natura furono i suoi viaggi. Visitò durante la sua vita le Coste mediterranee nei pressi di Montpellier, visse anche i paesaggi rocciosi della regione della Mosa in Belgio, vide anche le onde che s’infrangevano sugli scogli lungo le Marine della Normandia ed i laghi svizzeri che dipinse durante l’esilio e nei quali si evince la nostalgia che provava.
A questi temi aggiunse i nudi sensuali e la fauna dei paesaggi nei quali Courbet dimostrò non solo l’originalità nello sguardo, ma anche di essere partecipe e consapevole della grande tradizione pittorica occidentale studiata al Louvre.
Il pubblico, ammirando l’opera di Gustave Courbet, potrà carpire e assaporare il passaggio tra l’epoca romantica dell’ottocento e entrare nel Realismo facendosi accompagnare da un vero genio della pittura: Gustave Courbet.
Eugenia Neri
Gustave Corbet fu considerato un maestro per gli impressionisti ed era estremamente apprezzato da Paul Cézanne.
La sua “magia” fu quella di svelare forme che attendevano di divenire visibili. Egli regalava una sorta di anteprima, catturava dei fenomeni naturali in transizione.
I paesaggi della sua regione di nascita, la Franca Contea, sembrano occupare un posto particolare nella lirica dell’artista, come dimostrano la vallata lussureggiante della Lue, gli aridi altipiani, gli impetuosi fiumi, il sottobosco contrapposto a cieli infiniti sono tutti elementi che Courbet ha rielaborato in moltissime e imprevedibili varianti.
Altro motivo che suscitò in lui questa voglia di natura furono i suoi viaggi. Visitò durante la sua vita le Coste mediterranee nei pressi di Montpellier, visse anche i paesaggi rocciosi della regione della Mosa in Belgio, vide anche le onde che s’infrangevano sugli scogli lungo le Marine della Normandia ed i laghi svizzeri che dipinse durante l’esilio e nei quali si evince la nostalgia che provava.
A questi temi aggiunse i nudi sensuali e la fauna dei paesaggi nei quali Courbet dimostrò non solo l’originalità nello sguardo, ma anche di essere partecipe e consapevole della grande tradizione pittorica occidentale studiata al Louvre.
Il pubblico, ammirando l’opera di Gustave Courbet, potrà carpire e assaporare il passaggio tra l’epoca romantica dell’ottocento e entrare nel Realismo facendosi accompagnare da un vero genio della pittura: Gustave Courbet.
Eugenia Neri
Gustave Courbet
La quercia di Flagey, 1864
Olio su tela, cm 89 x 111,5
Ornans, Musée Gustave Courbet
Gustave Courbet
Autoritratto detto Courbet con il
cane nero, 1842Olio su tela, cm 46,5 x 55,5
Parigi, Petit Palais, Musée des
Beaux-Arts de la Ville de Paris
Gustave Courbet
La valle della Loue con cielo
di tempesta, c. 1870
Olio su tela, cm 54 x 65
Strasburgo, Musée des Beaux-Art
Gustave Courbet
Fanciulle sulle rive della Senna
(estate), 1857Olio su tela, cm 174 x 206
Parigi, Petit Palais, Musée des
Beaux-Arts de la Ville de Paris
Gustave Courbet
Giovane bagnante, 1866
Olio su tela, cm 130,2 x 97,2
New York, Metropolitan Museum of Art,
H.O. Havemeyer Collection. Lascito
della signora H.O. Havemeyer, 1929
Gustave Courbet
Caprioli alla fonte, 1868
Olio su tela, cm 97,5 x 129,8
Fort Worth, Kimbell Art Museum
Gustave Courbet
Il ruscello del Puits-Noir, 1865
Olio su tela, cm 80 x 100
Tolosa, Musée des Augustins
Gustave Courbet
La roccia di Bayard, Dinant, c. 1856
Olio su tela, cm 56 x 47
The Syndics of the Fitzwilliam Museum,
University of Cambridge
Gustave Courbet
Tramonto sul lago Lemano, 1874
Olio su tela, cm 54,5 x 65,4
Vevey, Musée Jenisch. Dono di Juliette
Courbet, sorella dell’artista
Gustave Courbet
L’onda, c. 1869
Olio su tela, cm 46 x 55
Edimburgo, National Galleries of
Scotland. Dono di Sir Alexander
Maitland in memoria della moglie
Rosalind, 1960
Gustave Courbet
I levrieri del conte di Choiseul, 1866
Olio su tela, cm 89,5 x 116,5
Saint Louis Art Museum. Acquistato
grazie alla signora Mark C. Steinbe
Gustave Courbet
Tramonto: la spiaggia a Trouville, c. 1866
Olio su tela, cm 71,5 x 102,3
Hartford, Wadsworth Atheneum Museum
Museum of Art. Dono in onore di Helene e Mark
Eisner, per scambio, con il contributo di
The Ella Gallup Sumner and Mary Catlin
Sumner Collection Fund
Gustave Courbet
Volpe nella neve, 1860
Olio su tela, cm 85,7 x 128
Dallas Museum of Art, Foundation for
the Arts Collection, Mrs. John B. O’Hara
Fund
Gustave Courbet
Cacciatore a cavallo, c. 1864Olio su tela, cm 119,4 x 95,3
Yale University Art Gallery. Dono di
J. Watson Webb, B.A. 1907, e Electra
Havemeyer Webb
Gustave Courbet
Il rifugio dei caprioli in inverno, 1866
Olio su tela, cm 54,1 x 72,8
Lione, Musée des Beaux-Arts
LA PLAGE DE TOURVILLE
TRAMONTO SUL LAGO DI GINEVRA
PAESAGGIO DELLA FRANCA CONTEA (dove è nato)
COSTA DEL CANALE IN TEMPESTA – 1869-70
GUSTAVE COURBET (FRANCESE, 1819 – 1877)
Courbet, il figlio di un contadino, era nato il 10 giugno 1819 a Ornans. Andò a Parigi verso il 1840, apparentemente per studiare legge; invece, ha imparato a dipingere copiando capolavori al Louvre, a Parigi. Nel 1850 espose The Stone Breakers (1849, ex Gemäldegalerie, Dresda, distrutta nel 1945), una rappresentazione schietta e schietta di operai che riparavano una strada. In esso, Courbet sfidava deliberatamente i precetti dei romantici-campioni dell’esotismo emotivamente caricato e dei potenti accademici-guardiani delle tradizioni moraleggianti della Beaux-Arts. Li ha ulteriormente oltraggiati con la sua enorme sepoltura ad Ornans (1850, Musée d’Orsay, Parigi), in cui un fregio di contadini mal vestiti avvolge una tomba sbadigliante. Courbet ha aggravato la sua sfida alla convenzione in un altro enorme dipinto,The Artist’s Studio (1855, Musée d’Orsay), che ha sottotitolato A True Allegory Riguardanti Sette anni della mia vita artistica . In esso, Courbet siede a dipingere un palcoscenico al centro della scena, a cui partecipano un ragazzino, un cane e un nudo femminile voluttuoso; a sinistra un gruppo di figure, potenzialmente soggetti per i suoi dipinti; a destra una folla vivace e animata dei suoi amici ammira il suo lavoro. Allo stesso tempo ha pubblicato un manifesto provocatorio che dettaglia il suo credo di arte e vita sociale realista. A questo punto ha goduto di popolarità diffusa.
A quel punto lo stile pittorico di Courbet era completamente sviluppato, caratterizzato da maestria tecnica, una tavolozza audace e limitata, semplicità compositiva, figure fortemente modellate e pesanti strati di vernice spesso impastati, spesso applicati con una spatola.
Radicale nella politica come nella pittura, Courbet è stato messo a capo di tutti i musei d’arte sotto il rivoluzionario Comune di Parigi del 1871 e ha salvato le collezioni della città dai saccheggi dei saccheggi. In seguito alla caduta della Comune, tuttavia, Courbet fu accusato di permettere la distruzione della colonna trionfale di Napoleone in Place Vendôme; fu imprigionato e condannato a pagare per la sua ricostruzione. Fuggì a Vevey, in Svizzera, nel 1873, dove continuò a dipingere fino alla sua morte avvenuta il 31 dicembre 1877.
http://www.schillerandbodo.com/artists/courbet/artworks/channel-coast-in-stormy
IL LAGO LEMANO
PAESAGGIO MARINO
CANTON DU JURA, 1872
JURA
LA VALLE DI ORNANS, 1858
UNA GOLA NEL JURA, 1873
PAESAGGIO DEL JURA
VICINO A ORNANS
PAESAGGIO VICINO A ORNANS
CASTELLO DI CHILLON
DOPO PRANZO A ORNANS
L’IMMENSITA’ DEL 1869
PAESAGGIO MARINO
BORDO MARE
MARE CALMO, 1866
L’ONDA–1869/70
L’ATELIER, 1855
Gustav Courbet – Atelier 1855 dett.
“E’ il mondo che viene a farsi dipingere da me….
Un ebreo, un prete, un repubblicano del 1793, un cacciatore, un falciatore, un ercole, un buffone, un mercante di abiti galloni, una moglie di un operaio e un operaio, un becchino, un teschio di un irlandese…E’ la storia fisica e morale del mio atelier, sono le persone che vivono della vita e che vivono della morte. E’ la società raccontata nella sua parte alta, intermedia e bassa. In poche parole è il mio modo di vederla nei suoi interessi e nelle sue passioni. ”
Gustav Courbet
L’ Atelier fu realizzato da Courbet col desiderio di presentarlo all’ Esposizione Universale del 1855 da cui fu poi rifiutato.
I personaggi raffigurati sono tutti personaggi reali, che hanno fatto parte degli ultimi 7 anni della vita del pittore al momento della realizzazione. Alcuni rappresentano loro stessi, altri allegorie. Nel quadro ci sono i suoi odi e le sue amicizie, gli ideali, le repulsioni, le simpatie. Tutto qui è un manifesto delle emozioni dell’uomo e dei gusti del pittore. Nell’ Atelir compaiono gatti e cani, strumenti a corda, libri, scrivanie, ma ciò che impregna il dipinto di un terreno spiritualismo sono le persone.
La commedia umana in una posa rubata così naturale da sembrarci fotografica, eppure così pregna di poesia e spiritualismo.
E’ considerato uno dei più alti capolavori di Gustav Courbet
https://www.facebook.com/alchemillaarte/
ARTISTA::: ANDRE’ GIL
ANDRE’ GILL, CARICATURISTE (1840-1885)
GARIBALDI
NADAR