MARCO PATUCCHI, REPUBBLICA DEL 19-09-2018, pag. 4 ::: ” Il decreto dignità frena il lavoro::: a Milano in 700 rischiano il posto “

 

 

ECONOMIA

Il punto

Il decreto dignità frena il lavoro a Milano in 700 rischiano il posto

MARCO PATUCCHI,

 

ROMA

Primi effetti del “decreto dignità”.

Ma non sembrano quelli promessi dal vicepremier Luigi Di Maio a milioni di precari, per lo più giovani, che non hanno mai conosciuto diritti e tutele del lavoro. Per adesso si tratta di segnali sparsi, in particolare dalle aziende pubbliche, ma tutti della stessa tonalità: aver ridotto da 36 a 24 mesi la durata massima dei contratti a termine e l’introduzione delle causali, stanno precarizzando ancora di più il lavoro perché le imprese piuttosto che rischiare i contenziosi non rinnovano i contratti alla scadenza. Si limitano a sostituire un precario con un altro precario e, ovviamente, con contratti non superiori a due anni. Cautela che se non assolve le aziende, propone comunque più di un dubbio sul “decreto dignità”. Solo i prossimi dati statistici sull’occupazione diranno se il provvedimento sta incentivando i contratti a tempo indeterminato, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Il caso più eclatante è quello di Milano dove sono quasi 700 i precari a rischio rinnovo tra Amsa, Milano Ristorazione e Airport Handling, società partecipate dal Comune. C’è anche l’emergenza delle Poste nella provincia di Foggia o quelle di una miriade di piccole e medie industrie private in giro per il Paese (gli operai della LFoundry di Avezzano, ad esempio, hanno denunciato il loro caso davanti alle telecamere di Mediaset). «Le imprese alla scadenza del contratto o lasciano a casa il lavoratore o lo sostituiscono con un contratto da 24 mesi. Tutte comunque evitano la causale» spiega Francesco Seghezzi di Adapt. Anche la Cgil, che pure ha apprezzato il cambio di direzione del decreto dignità, ora frena: «.Manca una visione complessiva di politica industriale e del lavoro», afferma Massimo Bonini segretario a Milano E stavolta anche il Pd ha avvistato il problema: «Di Maio esca dai social – dice il segretario Maurizio Martina – e vada nei territori: il decreto dignità sta avendo effetti devastanti sull’occupazione».

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1 risposta a MARCO PATUCCHI, REPUBBLICA DEL 19-09-2018, pag. 4 ::: ” Il decreto dignità frena il lavoro::: a Milano in 700 rischiano il posto “

  1. Domenico Mattia Testa scrive:

    Il” decreto dignità” non sortirà gli effetti sbandierati dai 5 Stelle perchè mancano diritti e tutele garantiti dall’articolo 18,difeso con determinazione,quando essi erano all’opposizione.Gli imprenditori non si preoccupano della stabilità del lavoro dei propri dipendenti,perchè sarebbe troppo costoso per loro,quindi,per non ridurre i profitti, scaduti i 24 mesi,licenziano,specialmente quelli che contestano,danno fastidio,impossibilitati ora ad appellarsi alla giusta causa o rinnovano il contratto biennale senza soluzione di continuità.Con questa pratica diffusa e difficile da controllare per gli ispettori del lavoro e per i sindacati le imprese moltiplicano le condizioni di precarietà.Prescindendo dai leghisti che hanno fatto proprio il neoliberismo e la deregulation,i pentastellati che hanno messo al centro del programma il lavoro avrebbero dovuto dare ben altre risposte,prendere ben altre misure.Contrastare la precarietà è il vero presupposto di una nuova politica del lavoro su cui i pentastellati hanno denunciato limiti e deluso molti elettori.

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