eleonora capelli, repubblica del 27 settembre 2018/ pag. 9 ::: SCUOLA MEDIA A CASTEL DEL RIO (BOLOGNA) ::: UNA UNITA’ DIDATTICA::: ” LA MACCHINA DEI DESIDERI “, UN’ALUNNA SCRIVE:::” COME CACCIARE SALVINI? “—UN PUTIFERIO…

 

 

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La frase in un compito

“Come cacciare Salvini?” l’alunna fa infuriare la Lega

eleonora capelli,

 

 

 

bologna

Per scatenare la bufera è bastata una riga di quaderno con un desiderio in forma di domanda: « Come facciamo a cacciare Salvini? ». Il compito di un’alunna della scuola media di Castel Del Rio, in provincia di Bologna, rimbalza sui social. La Lega insorge come se si trattasse di un tema che l’insegnante di italiano ha chiesto di svolgere. É questo che viene denunciato dal consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti («La domanda choc dell’insegnante di italiano è un fatto gravissimo»), ripreso dalla sottosegretaria ai Beni culturali Lucia Borgonzoni ( « gravità inaudita » ), infine dal ministro dell’Interno. « Non ci voglio credere, andrò fino in fondo – ha commentato Salvini sul suo profilo Facebook scriverò al ministro della Pubblica istruzione. Un abbraccio a quei bimbi da parte di un papà che lavora per una scuola senza pregiudizi » . E infatti il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, ha disposto una visita ispettiva nell’istituto per far luce sull’accaduto. Ma secondo la ricostruzione degli uffici scolastici, le cose sono andate diversamente. « So per certo che quanto riportato non corrisponde al vero – assicura il direttore dell’ufficio scolastico provinciale, Giovanni Schiavone – è solo la battuta di un ragazzo finita su un quaderno, la scuola sarà in grado di spiegare, i docenti non c’entrano nulla». Il “fattaccio” è successo in una terza media, presenti gli insegnanti di italiano e di sostegno. L’esercizio dell’antologia, relativo a un’unità intitolata “La macchina dei desideri”, chiedeva di formulare degli auspici in forma di domanda. Per preparare il compito da svolgere a casa, ogni ragazzo esprimeva un desiderio. Uno scolaro ha proposto la frase su Salvini e l’insegnante è intervenuta per dire che quella non era pertinente: «Non trascrivetela». Una compagna di scuola l’ha riportata ugualmente. Il resto è un diluvio di parole di condanna, accompagnate dalla formula « se il fatto venisse confermato». Attacchi partiti prima di ogni verifica.

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1 risposta a eleonora capelli, repubblica del 27 settembre 2018/ pag. 9 ::: SCUOLA MEDIA A CASTEL DEL RIO (BOLOGNA) ::: UNA UNITA’ DIDATTICA::: ” LA MACCHINA DEI DESIDERI “, UN’ALUNNA SCRIVE:::” COME CACCIARE SALVINI? “—UN PUTIFERIO…

  1. Donatella scrive:

    Devo dire che questo desiderio proibito, espresso da giovanissimi scolari, è tra le cose più divertenti di del periodo storico che stiamo tristemente vivendo.

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