HUFFINGTON POST, 20-7-2018 ::: AL VIA LA BEATIFICAZIONE PER CHIARA CHE RINUNCIO’ ALLE CURE DI UN TUMORE CHE L’UCCISE PER NON COMPROMETTERE LA GRAVIDANZA DEL FIGLIO—+ una noticina di chiara

 

HUFFINGTON POST.IT /  20 LUGLIO 2018

https://www.huffingtonpost.it/2018/07/20/al-via-la-beatificazione-per-chiara-che-rinuncio-alle-cure-per-far-nascere-il-figlio_a_23486267/

 

 

CULTURE

20/07/2018 17:25 CEST | Aggiornato 23/07/2018 08:53 CEST

Al via la beatificazione per Chiara, che rinunciò alle cure per far nascere il figlio

La donna è morta il 13 giugno 2012, dopo aver rifiutato le cure di un tumore, per portare a termine la sua terza gravidanza

FACEBOOK/CHIARA CORBELLA PETRILLO

La Diocesi romana ha avviato il processo per la beatificazione di Chiara Corbella Petrillo, la giovane madre morta il 13 giugno 2012, dopo aver rifiutato le cure di un tumore, per portare a termine la sua terza gravidanza.

Chiara, che è sempre stata molto credente, è diventata il simbolo di un amore materno, spinto fino all’estremo sacrificio. A distanza di 6 anni dalla sua morte, viene ricordata, nel testo che ha sancito l’inizio del processo per la causa di beatificazione e canonizzazione, “come faro di luce”, come “testimonianza della fede in Dio, autore della vita, esempio dell’amore più grande della morte”.

Nel 2008 la donna ha sposato Enrico Petrillo. Dopo pochi mesi, ha scoperto di essere incinta. L’ecografia ha però evidenziato che la piccola Maria Grazia – questo il nome scelto per la loro primogenita – aveva una grave malformazione all’encefalo. Nonostante questo, Chiara ha deciso di mettere al mondo la sua prima figlia, rimasta in vita per solo mezz’ora.

Nel 2010 Chiara è rimasta di nuovo incinta. Anche per la seconda gravidanza, i dottori hanno spiegato alla donna che il bambino aveva scarse possibilità di restare in vita. Chiara, nuovamente, ha scelto di andare avanti: Davide, il nome scelto per il secondogenito, è rimasto al mondo solo pochi minuti.

Poi è arrivato lui, Francesco. Inizialmente le ecografie non avevano mostrato alcun segno di pericolo per la vita del nascituro. Ma dopo 5 mesi di gravidanza, Chiara ha scoperto di soffrire di un carcinoma alla lingua e ha rifiutato di curarsi, per non compromettere la vita del bimbo che portava in grembo. Il 30 maggio 2011 è nato Francesco e la madre si è finalmente decisa a sottoporsi alla terapia necessaria per arrestare il tumore. Purtroppo, però, Chiara non ce l’ha fatta. Ora la Chiesa di Roma ha aperto il processo di beatificazione.

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2 risposte a HUFFINGTON POST, 20-7-2018 ::: AL VIA LA BEATIFICAZIONE PER CHIARA CHE RINUNCIO’ ALLE CURE DI UN TUMORE CHE L’UCCISE PER NON COMPROMETTERE LA GRAVIDANZA DEL FIGLIO—+ una noticina di chiara

  1. Chiara Salvini scrive:

    chiara: non si può entrare nella coscienza altrui, né in quella della Chiesa, ma visto che la Chiesa la pone a modello ” di luce ” per tutti, donne e uomini, mi sento di dire che–anche se non so dire cosa avrai fatto al suo posto dal momento che , se si fosse curata, sarebbe stata la terza gravidanza ” andata male “—è un modello di vita che rifiuto – e che mi auguro anche le mie coetanee possano rifiutare…non mi sembra neanche un modello di amore in Dio, autore della vita…lo stesso che aveva dato la vita a chiara… e perché la sua vita valeva meno di quella del figlio che, tra l’altro, era ancora una vita indifferenziata, tutta da costruire, mentre lei aveva una vita già molto vissuta? Mi sembra che la Chiesa qui ci proponga il solito modello della donna ” serva “, cioè la cui vita deve ” servire ” a qualcun altro, mentre lei, di per sé, non ha diritti alla vita e me ne dispiace che proprio la Chiesa di Francesco abbia da fare questa parte, ciao ch.

  2. Donatella scrive:

    Fatta salva l’impossibilità di immedesimarsi nel comportamento altrui,mi sembra che in questa persona, che ha pagato il prezzo più alto per le proprie convinzioni, ci sia qualcosa di eccessivo nell’andare volontariamente verso una fine rovinosa.

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