ANDREA TARQUINI, BERLINO, REPUBBLICA DEL 12-11-2018 pag. 4 ::: PER I 100 ANNI DI INDIPENDENZA DELLA POLONIA IN PIAZZA SFILA L’ULTRADESTRA –CON FORZA NUOVA —E IL PRESIDENTE DUDA RINGRAZIA ” TUTTI I PARTECIPANTI “

 

 

 

 KACPER PEMPEL / REUTERS

L’altra Europa

Così a Varsavia la Ue è il nemico Sfila l’ultradestra e Duda applaude

Per i 100 anni della Polonia indipendente, in piazza anche gli italiani di Forza Nuova Sostegno del presidente

andrea tarquini,

 

berlino

 

A Parigi i leader d’Occidente e Putin celebrano il centenario della fine della Grande Guerra, insieme, nonostante contrasti duri. A Varsavia i cento anni d’indipendenza della Polonia hanno visto neonazisti, fascisti e ultradestra di tutta Europa – Roberto Fiore in testa per Forza Nuova – marciare insieme al corteo ufficiale col capo dello Stato Andrzej Duda, il premier Morawiecki, il leader storico della maggioranza eletta Jaroslaw Kaczynski. Gridavano “Potere bianco”, “No alla Ue”, “Europa bianca o meglio spopolata”. La giornata ha fotografato le crepe profonde tra le due idee d’Europa. Proprio mentre in Polonia l’opposizione europeista si riorganizza con nuovi leader.

Erano almeno in duecentomila, secondo stime della polizia polacca, i manifestanti che hanno occupato per ore il centro della piú moderna e dinamica capitale dell’Europa di mezzo e della sesta economia della Ue. Quelli dell’ultradestra erano i piú numerosi, hanno preso la città incontrastati nel giorno della festa nazionale. Senza trovare parole di presa di distanza dagli ultrà che lanciavano petardi contro gruppi di liberal europeisti e democratici che li contestavano, il presidente Duda ha detto: «Ringrazio tutti i patrioti che hanno sfilato». Come se Angela Merkel o Macron avessero espresso gratitudine a ultrà tedeschi o francesi in corteo a Berlino o Parigi.

“Via dall’Europa”, “Dio, onore, patria”, “Polonia bianca, Europa bianca”, scandivano i dimostranti organizzati dal Blocco nazionalradicale, l’organizzazione-ombrello degli ultrà polacchi. Lo striscione nero di Forza nuova era in testa all’enorme parte estremista del corteo, a poca distanza fisica dai leader sovranisti eletti. “Fuori dall’Europa”, scandivano issando bandiere nazionale e fiaccole. Invano la sindaca liberal uscente di Varsavia, Hanna Gronkiewicz- Waltz, ex presidente della Banca centrale, aveva chiesto il divieto di corteo per l’ultradestra.

«Ringrazio tutti per la presenza, gloria agli eroi», ha ribadito il presidente Duda. L’11 novembre 1918, con la resa degli Imperi Centrali, il padre della patria maresciallo Jozef Pilsudski, militare con simpatie socialiste, proclamó l’indipendenza e la organizzò efficiente in corsa come Stato di diritto con forze armate improvvisate ma moderne che furono poi capaci di fermare l’Armata rossa guidata da Budjonny alle porte di Varsavia bloccando la sua avanzata verso Berlino.

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