LE BELLE PERLE DI NEMO+ UNA ROSA— 16 NOVEMBRE 2018—LETTERE A REPUBBLICA + MASSIMO RIVA

 

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CINELIBRI.IOBLOGGO.COM-16 NOVEMBRE 2018

http://cinelibri.iobloggo.com/archive.php?y=2018&m=11

 

 

Giovanni Crisanti ” Rivoglio indietro il mio futuro “

16
NOV
2018

22:04 – NEMONEMO – SOCIETÀ

 

“””… < Sono un attivista di 19 anni impegnato sul territorio romano. Sono giorni che mi sento dire per le mie critiche a questo governo che “se non la pensi come loro, impara ad accettare le posizioni altrui”. Vorrei dire a tutti questi che non mi sento rappresentato da un governo che sfratta con ruspe dei poveri migranti che cercano di trovare un futuro migliore in Italia, né da un Parlamento che cerca una maggioranza su un condono per Ischia all’interno di un decreto per una città che piange dopo tre mesi decine di morti. Non mi sento rappresentato da un ministro che scrive in un tweet che “in cinque mesi è stato fatto più che in 5 anni”, quando non è stato fatto nulla se non varare decreti che licenzieranno decine di migliaia di lavoratori. Rivoglio indietro il mio futuro >.

(Lettera a la Repubblica di Venerdì 16 Novembre 2018)

 

Michele Massa: ” I nonni, i nipoti e il dono del tempo “

16
NOV
2018

21:57 – NEMONEMO – CURIOSITÀ

“””… < Oggi si celebra la festa dei nonni, gli unici in grado di regalare ai nipoti un dono prezioso: il tempo. Hanno orecchie pronte ad ascoltare i piccoli. Sono un punto fermo nella crescita. Sono beby sitter speciali, cuochi, autisti, esperti di giochi di prestigio. Apprezziamo il valore dei nonni, spesso fanno la differenza >. …”””

 

( lettera a la Repubblica di Martedì 2 Ottobre 2018 )

 

Leonardo Rizzo: ” Perché Bruxelles è la mia capitale “

16
NOV
2018

21:45 – NEMONEMO – SOCIETÀ

“””… < Sono nato al Sud, in Sicilia, e Bruxelles è la mia capitale. Alle medie ho cominciato a conoscere la storia europea. All’Università la cultura internazionale: i miei libri di riferimento sono diventati di lingua frencese e inglese. Ora la mia informazione è in inglese. Sono un medico, apprezzato qui perché ho portato le conoscenze dei maestri francesi. Sono il risultato vivente di una crescita europea, sono cittadino d’Europa. Bruxelles è la capitale di un sogno diventato realtà, di ex ragazzi come me che hanno voluto guardare a ciò che li tiene insieme. Sono europeo perché voglio che i nostri figli vivano liberi di realizzare i propri sogni. Resto in Sicilia per portare aria europea nella mia terra. L’Europa è la mia storia e il mio futuro. Bruxelles è la mia capitale e voglio che sia trattata con rispetto >. …”””

( lettera a la Repubblica di Martedì 2 Ottobre 2018 )

 

Massimo Riva: ” Un passo fuori dall’Unione “

16
NOV
2018
20:59 – NEMONEMO – SOCIETÀ

“””… < […] …la prospettiva di una Italexit sta prendendo sempre più corpo sull’ orizzonte europeo…. E non soltanto …. per la disfida ….sulle cifre del biancio. Bellicosamente chiosata dal vicepremier Salvini con un ‘me ne frego‘ (dei rilievi di Bruxelles) che rieccheggia non certo per caso uno dei più infausti periodi della storia patria. […]  Nello stesso giorno …. grillini e leghisti ….si sono ricompattati per approvare una mozione che di fatto postula un salvacondotto per il ‘viktatore’ di Budapest. Così rompendo il fronte dei Paesi più fermamente impegnati a difendere i principi dello Stato di diritto come basilari per la pacifica convivenza fra i soci dell’Unione. Ma anche manifestando un’esplicita scelta di campo in favore di quella formula della ‘democrazia illiberale’ che gli Orbán in Ungheria, i Kaczinsky in Polonia e le Le Pen in Francia vorrebbero usare come grimaldello per aprire la porta a regimi autoritari che ‘se ne freghino’  (direbbe Salvini) della lezione di Montesquieu e ancor più di quelle sanguinose della storia continentale. […] c’è un legame di complementarietà fra sfida contabile e autoritarismo politico. La guerra dichiarata sui conti pubblici …. Non si può reggere…. se non al costo di indebolire i principali istituti della democrazia liberale: dalla separazione dei poteri alla libertà d’opinione. E, infatti, con minacciosa preveggenza, leghisti e grillini hanno già cominciato a mettere sotto attacco l’autonomia della magistratura e la stampa non conformista, rivelando una visione politica sempre più inclinata verso quelle pulsioni plebiscitarie che sono l’anticamera del totalitarismo. La storia del Novecento insegna che i governi avventuristi in economia possono sopravvivere solo a condizione di ridurre gli spazi di democrazia e libertà. Con la manovra delineata, in sostanza, l’attuale governo sta forzando il deficit per tentare di riprendersi un potere perduto: quello di stampare moneta a suo arbitrio. E già questo è un passo che pone le premesse per l’addio all’euro. Mentre con la scelta di appoggiare le tendenze ‘illiberali’ dell’Est si lavora per disfarsi dell’Europa e dei suoi ingombranti vincoli sullo Stato di diritto. Ahinoi, c’è del metodo in questa follia >. …”””

 

( da “Il ratto d’Europa” , la Repubblica di Martedì 2 Ottobre 2018 )

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