MATTEO SALVATORE, CANTASTORIE —FOLKLORE PUGLIESE, VOL. 1–ITALO CALVINO ::: ” Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare “

 

 


Album:
1- La nascita 0:00
2- Lu limone 2:27
3- Turcenillo e rafanillo 5:01
4- Il banditore 7:17
5- Lu pugliese a Roma 9:18
6- Lu monaco ‘mbriacone 11:29
7- Razziella 15:09
8- Petto tonno 18:07
9- Lu pescivendolo 20:05
10- Girotondo pugliese 22:04
11- La vecchietta 24:58
12- Lu primmo ammore 28:10
13- Brutta cafona 30:38
14- Il grillo e la formica 33:34

Matteo Salvatore è stato un compositore e cantante di musica popolare, oltre che interprete di canti tradizionali del Gargano, Matteo Salvatore trascorre l’infanzia nella povertà che affligge la terra natìa e l’Italia intera dopo la prima guerra mondiale, tanto che proprio infanzia e povertà diventano i temi maggiormente ricorrenti nei testi delle sue canzoni.

Fin dagli anni Cinquanta compone ed esegue ballate tipicamente pervase da un’aura di allegria e comicità, ed arricchite da aneddoti divertenti narrati attraverso un linguaggio caratterizzato da particolare irriverenza.

Viene scoperto da Claudio Villa, che gli fa firmare un contratto per la sua stessa etichetta, la Vis Radio: debutta così nel 1955 con i primi tre 78 giri, pubblicati lo stesso giorno e contenenti sei brani registrati in un’unica sessione.

Pur avendo vissuto una giovinezza di miseria e di analfabetismo, grazie all’affermarsi del talento musicale ed alla forza poetica delle sue parole riesce a trovare il proprio riscatto, suscitando l’apprezzamento del pubblico e la stima da parte di diversi intellettuali tra cui Italo Calvino, il quale afferma che

« Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare. »
(Italo Calvino[1])
Anni in cui spesso s’incontra in via Virgilio, 8 a Roma sede della CAM per la quale registra: Le Puglie” di Matteo Salvatore Sigla: Tank MTG 8013/ Stereomono. Canzoni folkloristiche Pugliesi con Matteo Salvatore e Adriana Doriani.

Nel 1973 la sua carriera ha uno stop forzato: viene infatti arrestato con l’accusa di aver ammazzato la sua compagna, la cantante Adriana Doriani, accusa da cui poi verrà assolto dopo cinque anni e la revisione del processo.

Tra i suoi estimatori anche Vinicio Capossela che durante il concerto del Primo Maggio 2010 lo ha identificato come “il più grande cantore sullo sfruttamento”.

In una sua recente canzone, “Italia minore”, Eugenio Bennato descrive in pochi versi il grande artista pugliese:

« Grande poeta di povera gente
figlio diverso del sud dell’Italia,
la tua canzone è un emigrante
che va a cercare fortuna in Germania. »

www.measound.com

 

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