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Domani alle ore 21:00 · Caffè Basaglia · Torino
RASSEGNATi! – Carlo Pestelli LIVE@Caffè Basaglia
Sab 21:00 · Caffè Basaglia · Torino
In ricordo di Annalisa
Dom 20:00 · Caffè Basaglia · Torino
Il Caffè oltre confine
entrata
Caffè Basaglia. Centro di animazione sociale e culturale della comunità. Affiliato Arci.
Chi Siamo
assemblea
Caffè Basaglia. Centro di animazione sociale e culturale della comunità. Affiliato Arci.
Il Caffè Basaglia è un centro di animazione sociale e culturale delle comunità e in fede a questo principio, scritto nella storia e nelle scelte che ne hanno consentito la nascita all’inizio del 2008, è un luogo aperto a tutti, dove partecipare a incontri e dibattiti sul sociale, presentazioni di libri, performance di teatro, ascoltare musica, ballare tango e swing in serata dedicate, pranzare, cenare e bere qualcosa in compagnia.
Al Caffè Basaglia, come scrisse Franco Basaglia nel 1968, si affronta la “malattia mentale” in un luogo sereno, piacevole e soprattutto di integrazione: “Al di fuori dalle istituzioni, intendendo con ciò non soltanto fuori dall’istituzione psichiatrica, ma fuori da ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono” (Franco Basaglia).
Il luogo
Il locale, bar e ristorante, si trova a Torino in Via Mantova 34, negli spazi che hanno ospitato gli studi cinematografici Pastrone, culla del cinema italiano. In seguito sono stati adibiti ad opificio militare e, in ultimo, hanno ospitato alcuni studi di psicologia.
Ci sono voluti oltre sedici mesi di lavoro, in massima parte volontario, per trasformare un insieme di diversi piccoli ambienti nell’attuale locale. Alla fine del 2006 abbiamo lanciato una campagna di azionariato popolare con la quale abbiamo raccolto quasi duecentomila euro utilizzati per la ristrutturazione. Numerose donazioni hanno permesso al locale di crescere negli anni.
Oggi si compone di una grande cucina, un salone bar-ristorante con un soppalco dalle stesse dimensioni, una sala per riunioni ed una per i concerti e gli spettacoli teatrali e una terrazza di 150 mq, che funge da dehor nella bella stagione, con una splendida vista sulla Mole Antonelliana.
Caffe’ Basaglia–la biblioteca
Le persone
Vi lavorano a turno, come camerieri ed aiuto cuochi, pazienti psichiatrici, quasi cinquanta sono i volontari, un barman professionista e un cuoco e gestore di locali, coadiuvato a turno da giovani cuochi.
Il locale, fa parte del circuito Arci, ed è accessibile a qualsiasi associazione o singolo cittadino nell’intento di creare uno spazio fisico che funzioni da cantiere sociale, come laboratorio di pensiero in cui associazioni territoriali e singoli cittadini possano recuperare le funzioni proprie del territorio (solidarietà, informazione, partecipazione).
L’integrazione dei pazienti psichiatrici e di altre categorie “deboli” della società avviene attraverso l’attivazione di cambiamenti dal basso e dall’interno, dando loro visibilità e opportunità. Come? Attivando una scuola territoriale permanente rivolta alla cittadinanza per informare e sensibilizzare sul tema della salute mentale, con partecipazione di tutti gli attori coinvolti (pazienti, familiari, volontari, operatori, privato sociale, associazioni); creando una cultura delle diversità e della mescolanza che permetta il lavoro di rete sui vari pregiudizi e permetta di attivare le risorse della comunità territoriale anche attraverso momenti di scambio formativo; promuovendo cultura, informazione e dando spazio per le singole specificità intese anche come scambio di conoscenze e competenze; lavorando in rete con le istituzioni con proposte e modalità condivise e partecipate; e infine occupandoci dell’America Latina come importante laboratorio di cantieri sociali.
Il progetto “Caffè Basaglia” voluto e sorretto dall’associazione “C.i.o.p.p.” (Coordinamento internazionale oltre la patologia psichiatrica) in collaborazione con le cooperative “Ass.i.s.te”, “Insieme” e l’ARCI Torino, mira ad un effettivo inserimento di personale con disturbi neuropsichiatrici nel mondo lavorativo. Un progetto vincente, come dimostrano le attuali 4 assunzioni di persone affette da vari disturbi e gli anni di servizio di altre decine di pazienti/lavoratori che hanno avuto la possibilità di non essere solo e sempre visti come malati ma di “vivere il lavoro” in tutte le sue varie sfaccettature. “Al Caffè Basaglia non ci sono operatori sanitari – spiega lo psichiatra Ugo Zamburru, neopresidente dell’ARCI Torino – perché i pazienti qui non parlano dei loro problemi, ma sono dei veri dipendenti, con responsabilità che li gratificano: la comune volontà è soddisfare i clienti per far sì che ritornino”.
In 15 anni di attività l’”impresa sociale” come viene definita dagli organizzatori, ha creato lavoro per oltre 400 addetti. Perché se si responsabilizzano le persone con problematiche nella sfera psichica, essi hanno la possibilità di dare un contributo veramente unico: la “follia” di essere normali in un mondo fatto di pazzi.
Cento, mille “Caffè” Basaglia in tutto il mondo!
fintanto che esistono spazi pubblici ove nascono,circolano, si confrontano idee e opinioni spesso non politicamente corrette o fuori dai circhi mediatici la democrazia sopravvive
Viva i Caffè Basaglia terapeutici per la “Maggioranza deviante” e per i cosiddetti normali.Bisogna stare attenti a Salvini che vuole cambiare la legge 180.Non è che,da ministro degli Interni,la salute mentale-date certe premesse-diventerà una questione di ordine pubblico.Nella società postdemocratica c’è da aspettarsi di tutto.