E’ TORNATO ” SPELACCHIO ” IN PIAZZA VENEZIA …MA ADESSO PARLA! — E LO CHIAMANO ” SPEZZACCHIO “… è sempre un coso cupo…

Le nuove luci

 

 

REPUBBLICA-ROMA, 09-12-2018—pag. 3

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L’albero parlante dialoga con Raggi e omaggia Grillo

La festa per l’accensione di Spelacchio diventa un’occasione di tributo al leader

Immagine di copertina

 è un po’ più bello di quello dell’anno scorso, non vi pare…e in più parla!

 

Spelacchio si accende di led rossi. Spelacchio è il primo abete parlante nella storia — lunga, complessa, per interi decenni piuttosto buia — di piazza Venezia. Spelacchio china la chioma, lui che doveva essere l’albero del riscatto di Roma e dei romani dopo la figuraccia mondiale incassata dal predecessore, e davanti a migliaia di famiglie si riscopre arbusto di partito. A 5 Stelle, ovviamente.

Bastano pochi istanti, uno scambio di battute studiato a tavolino tra la sindaca Virginia Raggi e la voce artificiale prestata all’albero sponsorizzato da Netflix da Pino Insegno, per uscire dal seminato della cerimonia istituzionale.

«Ebbene signori, sono tornato.

Ma guarda chi c’è… Virgin Rays, o come si dice qui Virginia Raggi.

Benvenuta sindaca», attacca l’abete dagli altoparlanti. «Ciao Spelacchio! Bentornato!», replica l’inquilina di palazzo Senatorio.

«Il piacere è mio, è bello essere di nuovo a casa», ribatte Pino. «È bello rivederti qui… ma ti vedo in forma», continua il siparietto.

«Certo cara sindaca — è di nuovo Spelacchio a parlare — io modestamente in queste piazze e in queste vie ho scritto la storia del cinema del nostro Paese. Ma devo dire che un pubblico così l’ho visto di rado. Complimenti, fatevi un grande applauso». Non è ancora finita. C’è tempo ancora per un «ti abbiamo aspettato per un anno» di Raggi e per l’ultimo augurio dell’albero: «Cara sindaca, in bocca al lupo!».

Fino a quel momento c’erano stati i canti delle voci bianche del teatro dell’Opera, il minuto di silenzio per le vittime dell’assurda tragedia di Ancona e una pioggia di scatti per la prima cittadina grillina e il marito Andrea Severini, il vicesindaco Luca Bergamo. E l’ospite a sorpresa, il patron 5S Beppe Grillo. Nell’era della iperpersonalizzazione della politica, lo Spelacchio con il debole per la leadership saluta pure il comico genovese, a Roma per un evento della fiera Più libri più liberi. All’improvviso il suo nome rimbomba in una piazza illuminata dalle luci degli schermi degli smartphone e dal bagliore dei loro flash: «Buonasera Grillo, grazie anche a lei. Alzi un braccio, voglio vederla». Niente da fare, stavolta gli aghi dell’abete non fremono.

Nessuna risposta. Il capo pentastellato è in libera uscita, si limita a qualche battuta. Prima in stile Grinch: «Babbo Natale non esiste!». Poi sulla visita inattesa: «Bello l’albero, ma ho nostalgia di Spelacchio. Sarà diventato un tavolino Ikea. Roma? Qualcosa si sta muovendo…». Anche Grillo, che lascia la scena.

Tutti gli obiettivi sono per la sindaca. Virginia Raggi sta già colloquiando con i cronisti quando l’abete, mai domo, li arringa: «Signori giornalisti, facciamoli andare avanti questi flash. Ci vogliamo finire in prima pagina o no?». Missione compiuta: l’albero varesino, già finito nel mirino dei romani su Twitter e rinominato Spezzacchio a causa di qualche ramo fuori posto nelle fasi di allestimento, si è candidato per uno scranno nel variopinto panorama della politica capitolina. Di piazza e di governo, l’albero di Natale più famoso d’Italia ieri ha strizzato l’occhio ai 5S. Quasi ci fosse bisogno di controbilanciare la prova mattutina di Matteo Salvini in piazza del Popolo, all’altro capo di una via del Corso illuminata a festa da Acea. Lega e Movimento, a ognuno la sua folla.

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1 risposta a E’ TORNATO ” SPELACCHIO ” IN PIAZZA VENEZIA …MA ADESSO PARLA! — E LO CHIAMANO ” SPEZZACCHIO “… è sempre un coso cupo…

  1. Donatella scrive:

    Io sto con Spelacchio, quello originale del Natale 2017, le cui reliquie giacciono in una teca della RAI in via Nomentana. Custodi sono quelli della banda di “Propaganda live”.

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