ANSA.IT 13-12-2018 ORE 22,18 —CHERIF CHEKATT, IL KILLER DI STRASBURGO E’ STATO UCCISO IN UN BLITZ DALLA POLIZIA—

 

 

primopiano –13 dicembre ore 22:18

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2018/12/11/strasburgo-spari-al-mercatino-di-natale-_c8e28bb1-ef34-4eca-94d9-5bb8fd798361.html

 

Il killer di Strasburgo ucciso in un blitz della polizia. Salvini: amen, non sentiremo la sua mancanza

Nella zona dove Cherif Chekatt viveva. Ha sparato per primo contro gli agenti

 

 

 

 

 

 

Cherif Chekatt, il killer di Strasburgo, è stato ucciso in pieno quartiere di Neudorf, dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa dopo l’attentato commesso nel mercato di Natale. Chekatt è stato ucciso dalla polizia in un blitz nella rue du Lazaret. Aveva con sé una pistola e un coltello. E’ stato lui a sparare per primo contro i poliziotti, che lo hanno successivamente “neutralizzato”, secondo quanto appreso dalla radio France Info. Il terrorista si era rifugiato in un deposito vicino alla Plaine-des-Bouchers, vicino al centro di Strasburgo, nel quartiere della Meinau, non lontano da Neudorf dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa.

Nel pomeriggio un uomo vicino a lui  era stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga.

Oggi è stata compiuta anche un’operazione di polizia a Neudorf, il quartiere di Strasburgo dove resiede Chekatt: blitz che si è però concluso senza alcun fermo. Cherif Chekatt continua ad essere introvabile e le ricerche proseguono.

“Il terrorista islamico che ha ucciso innocenti a Strasburgo è morto. Amen, non sentiremo al sua mancanza. Una preghiera per i feriti che stanno ancora lottando”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Ma ci sarebbe un uomo vicino al terrorista è stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga.

Gli inquirenti hanno perquisito la casa in cui abita la sorella del terrorista. Lo ha appreso la tv BFM da fonti della polizia. Alla perquisizione ha assistito anche un’altra sorella di Chekatt, che si trovava nell’appartamento in visita.

“I medici si sono presi 48 ore per valutare le condizioni di Antonio”. Lo ha detto all’ANSA Danilo Moresco, padre di Luana, la fidanzata di Antonio Megalizzi, il giornalista trentino di 29 anni. “Sono stato ieri sera in ospedale a Strasburgo, la situazione è stabile, stazionaria. Antonio è in coma farmacologico. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto”, ha spiegato Moresco.

“Siamo venuti con spirito cristiano e umano per portare la nostra solidarietà alla famiglia di Antonio Megalizzi. Abbiamo incontrato la mamma che ha avuto indicazioni dai medici che la situazione è irreversibile, lei è disperata e molto provata”. Lo ha detto all’ANSA l’eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, all’uscita dell’ospedale di Strasburgo dove è ricoverato il giovane giornalista rimasto gravemente ferito nella sparatoria. Con Borghezio c’era anche l’europarlamentare Oscar Lancini.

La Prefettura francese ha detto che sono tre le persone morte nell’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo, confermando di fatto anche il decesso dell’uomo afghano che ieri era dato in condizioni irreversibili. La Prefettura ha poi precisato che una quarta persona rimasta gravemente ferita nell’attacco “è in stato di morte celebrale’. I feriti sono 13, di cui 5 gravi, hanno aggiunto le fonti di sicurezza.

Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria: è quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in centro. Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e rispettoso della “preghiera”.

Il killer di Strasburgo avrebbe ricevuto una telefonata dalla Germania immediatamente prima dell’attentato di Strasburgo, lo riferiscono fonti di intelligence citate dall’emittente berlinese RBB. Non è chiaro chi abbia chiamato e perchè, riporta l’emittente. Intanto la polizia del Baden-Wuerttemberg, Land vicino alla frontiera francese, ha twittato nella notte che sono proseguite le operazioni di ricerca del presunto attentatore Chérif Chekatt.

La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all’improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sul bilancio delle vittime dell’attentato di martedì sera ancora incertezze, ma secondo le ultime informazioni ci sarebbero almeno due morti, un morto cerebrale e 16 feriti, di cui due “tra la vita e la morte”.Tra i feriti anche un italiano, un giovane giornalista radiofonico,Antonio Megalizzi. Sono gravissime le sue condizioni: è stato ferito alla testa da un proiettile durante l’attentato di Strasburgo. Il connazionale, apprende l’ANSA da fonti qualificate, lotta in queste ore tra la vita e la morte nell’ospedale dove è ricoverato.

Ad una domanda sulle condizioni dell’italiano ferito, la ministra della Salute francese, Agnes Buzyn, ha detto di non potere fare precisazioni sulla nazionalità delle persone coinvolte.

Il procuratore di Parigi, Remi Heitz, ha precisato che due persone sono morte, la terza è in stato di morte cerebrale. L’aggressore – ha riferito – ha gridato ‘Allah Akbar’. Quattro persone a lui vicine sono attualmente in stato di fermo.

– I PRIMI SOCCORSI IL VIDEO

– IL PUNTO DELL’INVIATO DELL’ANSA 

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento ‘radicalizzato’ e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città, Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell’abitazione poche ore prima dell’attacco. Le forze dell’ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l’uomo.

Da Parigi a Nizza a Berlino, gli attentati più sanguinosi

IL VIDEO la zona dell’attentato

L’uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro
. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l’attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto.

A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il Parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, e tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo.


Il padre e i due fratelli del presunto killer di Strasburgo sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi.
Lo riferiscono fonti di polizia citate da Bfm-Tv ch aggiunge che alcuni membri della famiglia sono noti per essere radicalizzati. E’ stata fermata anche la madre, secondo Bfm-Tv.

Il presunto terrorista potrebbe essere fuggito in Germania subito dopo l’attentato: è quanto trapela da fonti di sicurezza franco-tedesche citate da Bild. Fonti investigative tedesche ritengono plausibile che Cherif Chekatt abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi in Germania.

L’unità di crisi della Farnesina ha raccomandato agli italiani subito dopo l’attentato di evitare la zona del centro storico
. In un tweet, si consiglia inoltre ai connazionali di seguire le indicazioni delle autorità locali.

 


Il Parlamento europeo è stato blindato dopo la sparatoria che si è verificata nel centro storico di Strasburgo

La dinamica dell’attentato – Il killer avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, vicino alla centralissima Place Kleber, dove si trova il mercatino e si sarebbe poi dato alla fuga in direzione della Grande Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari.

I presenti si sono dati alla fuga tra scene di panico. La polizia ha quindi isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno alla piazza Gutenberg, il traffico è stato deviato, mentre le ambulanze correvano verso il centro. “Il cuore della democrazia europea colpito dalla follia omicida”, ha commentato a caldo il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, anche lui a Strasburgo. Un attentato che tuttavia non arriva del tutto come un fulmine a ciel sereno. Già due anni fa, sotto Natale, la polizia francese aveva sventato un possibile attacco terrorista ai mercatini, smantellando una cellula a Marsiglia. Stavolta qualcuno si è riuscito a infilare tra le maglie della sicurezza, e a macchiare di sangue la città-bomboniera dell’Alsazia.

TUTTI I VIDEO

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ANSA.IT 13-12-2018 ORE 22,18 —CHERIF CHEKATT, IL KILLER DI STRASBURGO E’ STATO UCCISO IN UN BLITZ DALLA POLIZIA—

  1. Donatella scrive:

    Spicca, per umanità e profondità, il commento di Salvini. Fossi i parenti dell’italiano ferito gravemente, avrei messo alla porta Borghezio, fomentatore di odio razzista, idealmente collegato allo spirito dell’attentatore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *