MORTO IL 23 DICEMBRE 2018 STEFANO LIVADIOTTI, GIORNALISTA D’INCHIESTA DELL’ESPRESSO — IL FATTO QUOTIDIANO 24-12-2018 —ABBIAMO CERCATO I SUOI LIBRI SU ” LE CASTE ” :: magistrati, sindacati, evasori, la Chiesa…

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 24-12-2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/24/morto-stefano-livadiotti-giornalista-dellespresso-che-indagava-sulle-caste-non-aveva-mai-paura-dei-potenti/4857779/

 

 

Morto Stefano Livadiotti, giornalista dell’Espresso che indagava sulle “caste”: “Non aveva mai paura dei potenti”

Morto Stefano Livadiotti, giornalista dell’Espresso che indagava sulle “caste”: “Non aveva mai paura dei potenti”

Il cronista lavorava al settimanale dagli anni Ottanta. Il ricordo del direttore Damilano e dei vice Abbate e Gilioli: “Era un uomo di sinistra che non aveva avuto paura di scrivere un libro sulle incrostazioni dei sindacati. Un uomo di legalità che aveva scritto un best seller sulla casta dei magistrati”

di | 24 dicembre 2018

È morto a Roma all’età di 60 anni (li avrebbe compiuti il 26 dicembre) il giornalista dell’Espresso Stefano Livadiotti. L’annuncio è arrivato attraverso un ritratto pubblicato sulla versione online del settimanale e firmato dal direttore Marco Damilano e dai vice Lirio Abbate e Alessandro Gilioli (tutti cresciuti professionalmente con Livadiotti).Nato a Roma il 26 dicembre 1958, Livadiotti lavorava all’Espresso dagli anni Ottanta, firmato centinaia di inchieste, ritratti e analisi economiche.“Era un uomo elegante, spiritoso, corrosivo” ricordano i tre giornalisti nel loro articolo. “Del nostro giornale condivideva il dna, le virtù e i vizi, la passione per la verità, la scrittura acuminata, il gusto di rompere le scatole al potente di turno”. “Non aveva mai paura di scrivere quello che pensava o che scopriva – continuano – e non aveva paura dei potenti così come non aveva avuto paura nemmeno della malattia. Era così: sfrontato, indomito, senza inchini, né timidezze, né prudenze. Indifferente alle conseguenze che poteva avere su di lui quello che aveva scoperto e scritto, perché scoprire e scrivere dava il senso alla sua vita più di qualsiasi encomio o vantaggio personale”. “Era un uomo di sinistra – concludono – che non aveva avuto paura di scrivere un libro sulle incrostazioni dei sindacati. Un uomo di legalità che aveva scritto un best seller sulla casta dei magistrati. Un giornalista verticale, un uomo verticale”.

Oltre al lavoro per L’Espresso, Livadiotti era diventato noto anche grazie a diversi libri in cui aveva fatto emergere i vizi e i problemi di alcune “caste”: L’altra casta. L’inchiesta sul sindacato, Magistrati. L’ultracasta e I senza Dio. L’inchiesta sul Vaticano.

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Stefano Livadiotti(Roma, 195823 dicembre 2018) è stato un giornalista e scrittore italiano.

OPERE:.

 

Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono - Stefano Livadiotti - copertina

Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono

Stefano Livadiotti

Editore:Bompiani
Anno edizione: 2014
In commercio dal:7 febbraio 2014
Pagine: 240 p., Rilegato
PREZZO PIENO: 16,50

Descrizione

I mezzi legislativi e tecnologici per scovare i furbetti del fisco ormai ci sono tutti. Però il 96 per cento di loro la fa franca. Perché sono tantissimi e votano. Quindi il governo preferisce non farli arrabbiare. Questa la tesi che Stefano Livadiotti dimostra a suon di dati e ricostruzioni in un inchiesta che farà apparire l’evasione fiscale da tutta un’altra prospettiva. Il paradosso di una classe politica trasversale che a parole dice di voler combattere l’evasione ma liscia costantemente gli evasori per assicurarsi il consenso. Norme annunciate e ritirate, leggi approvate e poi ammorbidite, redditometri orfani di titolari politici, nomi e cognomi, detti e contraddetti. Un’inchiesta che procede su due binari, dunque, e, per questo, innovativa e capace di fare discutere: i dati di un’evasione e di un sommerso imbarazzanti per un paese civile; i protettori occulti e meno occulti che ne foraggiano l’esistenza

L' altra casta. Privilegi. Carriere. Misfatti e fatturati da multinazionale. L'inchiesta sul sindacato - Stefano Livadiotti - copertina

L’ altra casta. Privilegi. Carriere. Misfatti e fatturati da multinazionale. L’inchiesta sul sindacato

Stefano Livadiotti

Editore: Bompiani
Anno edizione: 2008
Pagine: 236 p., Rilegato
15 EURO, ONLINE: 7,50

 

Descrizione
I sindacati sono oggi nel pieno di una profonda crisi di legittimità, che rischia di cancellare anche i loro meriti storici. L’autore sostiene che lo strapotere e l’invadenza delle tre grandi centrali confederali, e le sempre più scoperte ambizioni politiche dei loro leader, hanno prodotto nel paese un senso di rigetto. Lo documentano i più recenti sondaggi d’opinione: solo un italiano su venti si sente pienamente rappresentato dalle sigle sindacali e meno di uno su dieci dichiara di averne fiducia. L’immagine del sindacato come di un soggetto responsabile, capace di interpretare gli interessi generali, si è dunque dissolta. E ha lasciato il posto a quella di una casta iperburocratizzata e autoreferenziale che ha perso via via il contatto con il paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso. Un apparato che, in nome di una concertazione degenerata in diritto di veto, pretende di avere l’ultima parola sempre e su ogni cosa. Che si presenta come il legittimo rappresentante di tutti i lavoratori. Ma bada in realtà solo agli interessi dei suoi iscritti, che valgono ormai meno di un quarto dell’intero sistema produttivo nazionale. E perciò si mette puntualmente di traverso a qualunque riforma in grado di mettere in discussione uno status quo fatto di privilegi.

Magistrati. L’ultracasta

Stefano Livadiotti

Editore:Bompiani
Anno edizione: 2011
Formato: Tascabile
In commercio dal: 4 maggio 2011
Pagine: 225 p., Brossura
11,90 PREZZO PIENO
Descrizione
Secondo l’autore, quella dei giudici e dei pubblici ministeri è la madre di tutte le caste. Uno stato nello stato, governato da fazioni che si spartiscono le poltrone in base a una ferrea logica lottizzatoria e riescono a dettare l’agenda alla politica. Un formidabile apparato di potere che, sventolando spesso a sproposito il sacrosanto vessillo dell’indipendenza, e facendo leva sull’immagine dei tanti magistrati-eroi, è riuscito a blindare la cittadella della giustizia, bandendo ogni forma di meritocrazia e conquistando per i propri associati un carnevale di privilegi. Per la prima volta, cifra per cifra, tutta la scomoda verità sui 9.116 uomini che controllano l’Italia: gli scandalosi meccanismi di carriera, gli stipendi fino all’ultimo centesimo, i ricchi incarichi extragiudiziari, le pensioni d’oro, la scala mobile su misura, gli orari di lavoro, l’incredibile monte-ferie, i benefit dei consiglieri del Csm. E, parola per parola, le segretissime sentenze-burla della Sezione disciplinare, capace di assolvere perfino una toga pedofila.

I senza Dio. L’inchiesta sul Vaticano

Stefano Livadiotti

Editore: Bompiani
Anno edizione: 2013
Formato: Tascabile
In commercio dal: 2 ottobre 2013
Pagine: 237 p., Brossura
  • euro 10, prezzo pieno

 

Descrizione
Le amicizie pericolose. I business inconfessabili. Gli accordi sottobanco con i partiti per spartirsi privilegi miliardari e spesso ai confini con la legalità. Tra loschi giochi correntizi, scandali e misfatti, la Chiesa, a partire dalla sua gerarchia, assomiglia sempre di più a una delle classi politiche maggiormente screditate dell’intero Occidente. Una vera e propria casta, come quella dei palazzi del potere romano, ma ancor più scopertamente ricca, spregiudicata e arrogante nel pretendere ogni sorta di impunità per i suoi dignitari. Che, senza neanche essere eletti da chi è poi chiamato a sovvenzionarli generosamente, sono diventati dei veri intoccabili. Ecco perché, come testimoniano tutti i sondaggi, i credenti hanno ormai voltato le spalle alla Chiesa, in tutto il mondo. Stefano Livadiotti, autore di “L’altra casta” e “Magistrati. L’ultracasta”, racconta in un’inchiesta choc tutta la verità su un potere tanto dorato quanto ipocrita e corrotto, che predica bene, razzola malissimo e ha l’unico fine di perpetuare se stesso. Un mondo dove la carità è un optional, la verità un miracolo e il sesso si fa ma non si dice. Dove nessuno si fida di nessuno, tutti spiano tutti, e vince chi riesce a tirare il colpo più basso, in un’eterna guerra dei dossier per il controllo di una formidabile macchina da soldi. Un catalogo degli orrori che ha finito per nauseare un papa sempre più solo. Stanco. E consapevole di aver contribuito a consolidare un sistema perverso.
 
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2 risposte a MORTO IL 23 DICEMBRE 2018 STEFANO LIVADIOTTI, GIORNALISTA D’INCHIESTA DELL’ESPRESSO — IL FATTO QUOTIDIANO 24-12-2018 —ABBIAMO CERCATO I SUOI LIBRI SU ” LE CASTE ” :: magistrati, sindacati, evasori, la Chiesa…

  1. roberto rododendro scrive:

    non lo sapevo: mi dispiace molto. Un giornalista che stimavo.

    • Chiara Salvini scrive:

      ciao caro Rodo…che stai a roderti anche nelle feste…grazie della visita, vuoi entrare in casa ed accomodarti? Ti metto l’Intermezzo…ciao, cerca di passare delle buone feste…ti prego, ti prego…chiara

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