ZWICKAU E ENDENICH –DOVE E’ NATO E DOVE E’ MORTO ROBERT SCHUMANN (1810- 1856 ) — QUALCOSA SULLA SUA MALATTIA MENTALE…

 

 

Robert Schumann nel 1839. Ritratto di J. Kriehuber

 

 

ZWICKAU, IN SASSONIA (GERMANIA) E’ L CITTA’ DELLE AUTO E DELLA MUSICA

…DOVE NASCE SCHUMANN NEL 1810…
Figlio di un ricco libraio ed editore, la madre dava lezioni di pianoforte, si appassionò durante la sua infanzia alla poesia e alla musica, assecondato dal padre. (WIKI)

 

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MERCATINI DI NATALE

 

 André Karwath aka Aka – Own work

 

IL COMUNE– André Karwath aka Aka – Own work

 

The river Zwickauer Mulde in Zwickau—André Karwath aka Aka – Own work

St. Marys church, at dusk.–Byron.calisto

St. Catharine’s church—André Karwath aka Aka – Own work

The Brückenberg I Hard coal mine (later named Karl-Marx), here in 1948

House where Robert Schumann was born 1810, museum at Hauptmarkt 5–André Karwath aka Aka – Own work

ENDENICH –OGGI UN QUARTIERE DI BONN –DOVE MORI’ ROBERT SCHUMANN

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MAISON DE LA SANTE’ –CASA DI CURA A ENDENICH

SCHUMANN, 

 nel 1850 fu chiamato a Düsseldorf come direttore generale della musica.

Durante questo soggiorno si aggravarono i sintomi della sua instabilità mentale, già manifestati in precedenza; soffriva di amnesie, di allucinazioni sonore, restava assorto per ore, fino al punto che il suo stato divenne tale, da essere licenziato.

In seguito, dopo un tentativo di suicidio gettandosi nel Reno, nel febbraio del 1854, fu salvato da barcaioli e successivamente internato nel manicomio di Endenich presso Bonn.

Là si trascinò ancora per due anni, appena rischiarati da fuggevoli lampi di lucidità, sempre assistito da Brahms e da altri amici che andarono ripetutamente a trovarlo fino alla morte. Clara lo rivide solo negli ultimi giorni di vita.

I disturbi nervosi che accompagnarono Schumann per lunghi anni della sua vita e della sua attività compositiva vengono attribuiti da alcuni (compresi i suoi medici) ad un’infezione di sifilide, contratta molti anni prima della morte[2], ed è stato ipotizzato anche un tumore cerebrale (meningioma); invece secondo un’ipotesi più accreditata e argomentata scientificamente (tale da suffragare pure l’ipotesi di una base genetica per la sua famiglia) la patologia di cui soffriva è da attribuirsi alla malattia maniaco-depressiva o altrimenti detta disturbo bipolare[3]. La morte sarebbe stata causata da avvelenamento da mercurio, usato allora come trattamento per la sifilide da cui si credeva affetto.[4]

 

 

Lettere da Endenich

Robert Schumann

Anno edizione: 2017
In commercio dal: 5 ottobre 2017
Pagine: 106 p., Brossura
EURO 13 –PREZZO PIENO

Descrizione

Il 27 febbraio 1854, in piena crisi artistica ed esistenziale, Robert Schumann esce dalla propria abitazione di Dusseldorf e si butta nelle fredde, nere acque del Reno. Salvo per miracolo, viene affidato alle cure del dottor Richarz e internato nel manicomio di Endenich, dove rimarrà fino alla morte, perseguitato da voci incorporee che lo accusano di non essere l’autore della sua musica e solo occasionalmente visitato da allievi e protetti, fra cui il prodigioso Johannes Brahms. Non rivedrà mai più l’amata moglie Clara e i figli. Intorno a questa follia – e alle enigmatiche Variazioni del fantasma, che Schumann sosteneva gli fossero state dettate dallo spettro di Franz Schubert – Filippo Tuena costruisce un romanzo a incastro, un congegno narrativo che dissimula la finzione e sfrutta sei punti di vista diversi – da un’anziana amica di Robert e Clara a Ludwig Schumann, affetto dallo stesso male del padre – per sondare il mistero che ancora circonda gli ultimi anni di Schumann e i suoi rapporti con la moglie e con Brahms, l’allievo dal volto angelico arrivato nella vita della coppia sei mesi prima del tentato suicidio e destinato a giocare un ruolo centrale non solo nella vita del Maestro, ma anche nella storia della musica. L’autore utilizza lettere, stralci di diari, partiture per raccontare una storia di arte e pazzia che ha i toni foschi di un romanzo gotico

 

NOTIZIE SULL’AUTORE:: FILIPPO TUENA

 

 

 

 

Casa Schumann. Diari (1841-1844)

Robert SchumannClara Wieck

Editore:EDT
Formato:EPUB
Testo in italiano
Cloud: Sì Scopri di più
Compatibilità: Tutti i dispositivi (eccetto Kindle) Scopri di più
Dimensioni: 2,52 MB
  • Pagine della versione a stampa: XXI-280 p.
  • IBS, 9,99 EURO

 

Lettere, diari, ricordi. «Appartenere alla mia arte con anima e corpo»

Clara Wieck

Curatore:C. Bolzan
Editore:Zecchini

Collana:Il calamaio musicale

Anno edizione: 2015
In commercio dal: 8 settembre 2015
Pagine: 262 p., Brossura
20 EURO PREZZO PIENO

Descrizione

Le lettere di Clara Wieck Schumann costituiscono una delle più ricche e preziose raccolte documentarie dell’intero Ottocento: oltre a permettere una più approfondita conoscenza della vita e dell’opera di una delle più grandi pianiste-compositrici del suo tempo, esse offrono una straordinaria panoramica del complesso universo artistico europeo grazie anche al legame con alcuni dei più importanti musicisti contemporanei, tra i quali Felix e Fanny Mendelssohn, Johannes Brahms, Franz Liszt, Richard Wagner, Joseph Joachim, Carl Reinecke, Theodor Kirchner, Franz Lachner, Joachim Raff, oltre, naturalmente, al suo celebre consorte Robert Schumann. In ogni caso, questi carteggi sono molto di più di un documento biografico, permettendo al lettore di penetrare nel complesso universo spirituale di un’artista ben oltre l’immagine mitizzata consegnata dalla storia: emerge così il profilo di una donna spesso inquieta e tormentata, colpita da eventi storici e personali altamente drammatici, sorretta da un credo artistico portato avanti con una coerenza, una abnegazione e una determinazione assolute, a dispetto di ogni avversità e di ogni ostacolo materiale. Le lettere sono presentate in un’ampia antologia commentata, comprendente anche svariate pagine di diario e alcune importanti testimonianze di parenti, allievi ed amici, con le quali il ritratto epistolare si completa attraverso dati e riflessioni di rara suggestione e di toccante intensità.

 

File:Burg Endenich Sammlung Duncker.jpg

UNA STAMPA DI ENDENICH …between 1857 and 1883 —Alexander Duncker (1813-1897)

 

 

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ENDENICH OGGI CHE FA PARTE DELLA…

 

 

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CITTA’ DI BONN

 

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ULTIMO DELL’ANNO A BONN

 

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BONNA, EX CAPITALE DELLA GERMANIA

 

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