PER CHIARIRE ANCORA ::: L’ACCORDO DI 164 PAESI AL GLOBAL COMPACT VOLUTO DALL’ONU—GIAMPAOLO CADALANU, REPUBBLICA 11-12-2018 pag. 13 + LISTA DEI PAESI DEI MURI/ARMI ++ una mini-nota di chiara nel testo in fondo.

 

 

 

Global Compact voluto dall’Onu

Accordo sui migranti, ma l’Italia non c’è

 

GIANPAOLO CADALANU

L’accordo internazionale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, il cosiddetto Global Compact delle Nazioni Unite firmato ieri dai rappresentanti di oltre 164 nazioni a Marrakech, in Marocco, ha diviso il pianeta in due: chi crede che le migrazioni si debbano governare, e chi invece le vuole fermare, quali che siano i mezzi necessari. Gran parte dei Paesi ha accolto il patto multilaterale senza troppe difficoltà: dopo tutto, è solo la base per una collaborazione, il cui scopo è quello di tutelare i diritti elementari e la vita stessa dei migranti, fermando il traffico di esseri umani ed evitando lo stillicidio dei morti.

Il documento in 23 punti è un risultato timido di lunghi mesi di negoziato, ed è stato espresso per di più in una forma giuridica molto prudente, non vincolante e rispettosa delle competenze nazionali. I Paesi firmatari hanno accolto l’invito di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, il quale ha definito “una vergogna collettiva” il bilancio tragico dei migranti morti, “costo terribile di una migrazione non regolata”, cioè oltre 60 mila in questi ultimi anni.

Il leader del Palazzo di Vetro ha premuto per un’adozione più vasta possibile, sottolineando che «l’intesa non viola la sovranità degli Stati, né crea nuovi diritti per migrare», ma si limita a ribadire la necessità del rispetto dei diritti umani.

Guterres ha anche invitato a respingere la retorica populista: «Non si deve cedere alla paura o alle bugie» sul tema, ha insistito. A chiarire che su questo punto serva chiarezza e non slogan populistici, è intervenuta Angela Merkel, che ha garantito l’adesione della Repubblica Federale. La cancelliera ha sentito il bisogno di sottolineare che le migrazioni «sono un fenomeno normale» e che «se sono legali sono anche una cosa positiva».

Dall’altra parte ci sono i Paesi che di immigrazione preferiscono non parlare nemmeno. A voler affrontare fenomeni epocali con i muri e con le armi sono Stati Uniti, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia, Polonia, Austria, Croazia, Slovenia, Bulgaria, Svizzera, Australia e Israele. Il governo italiano ha deciso di non partecipare al vertice, rinviando al Parlamento l’adozione o meno del testo.

 

 

PAESI DEI MURI O ARMI:::

 

Stati Uniti, Ungheria

Repubblica ceca

Slovacchia

Polonia

Austria,

Croazia,

Slovenia 

Bulgaria

Svizzera

Australia e

Israele.

Il governo italiano ha deciso

di non partecipare al vertice,

rinviando al Parlamento

l’adozione o meno del testo.

 

 

nota di ch. –lasciamo pure fuori Francia ed Inghilterra perché espressamente non hanno mai affermato niente… e poi rimarremmo in troppo pochi !– ma basterebbe ricordarsi come  insieme hanno agito per i migranti di Calais per farli rientrare—  magari dalla finestra…

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1 risposta a PER CHIARIRE ANCORA ::: L’ACCORDO DI 164 PAESI AL GLOBAL COMPACT VOLUTO DALL’ONU—GIAMPAOLO CADALANU, REPUBBLICA 11-12-2018 pag. 13 + LISTA DEI PAESI DEI MURI/ARMI ++ una mini-nota di chiara nel testo in fondo.

  1. Donatella scrive:

    E’ vergognoso e ridicolo che il governo italiano abbia paura di un testo così generico, che ribadisce semplicemente alcuni criteri di umanità. Ma forse ormai non siamo più nell’ambito della comunità umana.

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